Preso atto che distanziare i banchi non bastava ed era quasi ovunque impossibile, preso atto che come siamo stati tutti a quella età, il distanziamento anche a scuola era in molti casi improponibile (bagni in comune, mense, palestre, corridoi), preso atto che non è possibile per tutti portarli a scuola in auto e preso atto che anche con virus meno infettivi, la scuola è sempre stato luogo di massimo contagio, si studiavano situazioni di frequenza alternativamente mattutina o pomeridiana e solo in alternativamente a una didattica a distanza ben organizzata, possibile, visto che in Germania a scuole chiuse era attuata con piena soddisfazione dei genitori e degli alunni. In ogni caso, la scelta fra le varie opzioni, era da delocalizzare su base regionale, provinciale e finanche comprensoriale e non prendere a Roma, ove non si ha contezza (ed è una colpa) della realtà sul territorio....e le dichiarazioni pubblicamente rilasciate dal responsabile del dicastero, dimostrano come non abbia la minima idea della realtà che si trova a gestire....oppure è una marionetta in mano alla politica che ha deciso che per propaganda era funzionale far vedere scuole aperte, salvo chiuderle di fronte all'ineluttabile (come sta avvenendo) potendo però dire: "noi le abbiamo riaperte". Ad un prezzo altissimo per la popolazione e con una didattica ridicola aggiungo io.