News Orbea comunica aumento di prezzi

Corvo Torvo

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11 Aprile 2016
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mah non direi ho avuto 2 telai top di gamma di marchi notissimi che vedi nelle gare worldtour con l'adesivo sotto "made in china". stessa cosa per componenti sempre di livello top di marche note, confezione con su scritto made in china
Non è escluso che marchi top producano in Cina: riescono a vendere a prezzi da gioielleria oggetti di bassa qualità sfruttando il proprio grande. Chiamali scemi
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Non è escluso che marchi top producano in Cina: riescono a vendere a prezzi da gioielleria oggetti di bassa qualità sfruttando il proprio grande. Chiamali scemi
Su che basi bolli come di bassa qualità, oggetti di cui non sai nemmeno il nome? Solo perchè sono fatti in Cina, allora sono di bassa qualità?
 

gibo2007

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Non è escluso che marchi top producano in Cina: riescono a vendere a prezzi da gioielleria oggetti di bassa qualità sfruttando il proprio grande. Chiamali scemi
In genere più che Cina si parla di Vietnam, Cambogia e sudest asiatico in generale che per loro (taiwanesi e cinesi) sono un pó come il nostro est europeo. Ormai tutto il know how è lì quindi la qualità non è affatto bassa, se la sono sviluppata in anni e anni. È Basso il costo della manodopera.
 
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Corvo Torvo

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11 Aprile 2016
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Su che basi bolli come di bassa qualità, oggetti di cui non sai nemmeno il nome? Solo perchè sono fatti in Cina, allora sono di bassa qualità?
Esatto. Sto parlando di oggetti consumer non di prodotti strategici.
Negli ultimi 20 anni siamo drammaticamente passati da prodotti che avevano una loro durata ad altri praticamente usa e getta. Chi va a produrre in Cina accetta questo degrado prestazionale, tanto alla fine è il consumatore a pagarlo.
 

samuelgol

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Esatto. Sto parlando di oggetti consumer non di prodotti strategici.
Negli ultimi 20 anni siamo drammaticamente passati da prodotti che avevano una loro durata ad altri praticamente usa e getta. Chi va a produrre in Cina accetta questo degrado prestazionale, tanto alla fine è il consumatore a pagarlo.
Non credo proprio che sia il caso di telai di bicicletta usati dalle squadre WT.
 

matthewbene

via col vento
10 Dicembre 2020
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Non è escluso che marchi top producano in Cina: riescono a vendere a prezzi da gioielleria oggetti di bassa qualità sfruttando il proprio grande. Chiamali scemi
non è che non è escluso è sicuro. ho avuto 2 cannondale supersixevo hm e una giant sl (entrambi telai top di gamma) con su l'adesivo made in china. telai leggerissimi, rigidi (su tutti quelli che ho avuto i due telai su cui mi sono trovato meglio), mai un problema(anzi si un rivetto), verniciatura ineccepibile. ho anche avuto una bici con scritto made in italy con problemi di verniciatura (crepe crepette intorno ai fori di ingreso cavi e portaborracce e tendenza a sfogliarsi su tutti forcellini), un telaio made in france che si è rotto senza apparente causa, 2 telai made in usa con problemi alla scatola movimento centrale in carbonio (uno preso gioco e risolto con loctite, altro talmente gioco che il telaio era da buttare)
di che qualità parliamo dunque?
il fatto che alcune ditte abbiano fabbriche sia a taiwan che china che europa cosa vuol dire? che in cina gli operai lavorano coi gomiti invece che con le mani?
 

lory71

Novellino
8 Luglio 2020
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Orbea
Lavoro e vivo in Cina da tanti anni. Qui è possibile produrre qualunque cosa con la miglior qualità possibile. Basta volerlo e saperlo fare ed essere disposti a pagare di conseguenza. Almeno l'80% dei telai ( oltre a cerchi, manubri, etc) in carbonio sono "made in China", nello specifico arrivano da aziende localizzate principalmente di fronte a Taiwan ( che caso....) dove si è sviluppato un distretto specializzato nella lavorazione del carbonio. Altri produttori sono nello Jiangsu. Pochissimi hanno fabbriche proprietarie. Nella maggior parte dei casi si appoggiano a fornitori e gestiscono il controllo qualità in loco.
So per certo che il costo industriale di un telaio è intorno ai 150-180 US $. Ma questo non significa NULLA rispetto al prezzo a cui viene venduto al pubblico. Prezzo che è il risultato di una serie di costi tra cui R&D, marketing, ricarichi vari, etc.
In Cina i costi del personale crescono mediamente del 6-8% all'anno ( era 10-12% fino a 10 anni fa). Il resto dei costi aziendali è relativamente costante con aumenti che sono intorno al 1-2% anno.
Le materie prime sono aumentate in modo significativo negli ultimi 6 mesi, i motivi sono molteplici, tra i tanti anche il fatto che il governo locale controlla i prezzi ed ha interesse che rimangano alti ( quando si esporta) per aumentare il PIL.
I costi dei trasporti dall'Asia al resto al mondo sono aumentati di 4-5 volte e non è prevista una diminuzione significativa prima della metà del 2022.
In un container da 40 piedi ci stanno componenti per 120-150 biciclette. Quindi se prima erano 10$ a bici di trasporto, adesso sono 40-50$.
Tutto questo per dire che un minimo di aumenti è comprensibile ( 5-6%), tutto il resto è speculazione dovuta alla grande domanda e mancanza di offerta.
Il tutto ovviamente "secondo me". :)
 

golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
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Pochissimi hanno fabbriche proprietarie. Nella maggior parte dei casi si appoggiano a fornitori e gestiscono il controllo qualità in loco.
So per certo che il costo industriale di un telaio è intorno ai 150-180 US $.
Sapevo anch'io che il costo si aggira in genere intorno al prezzo da te indicato.. quello che mi piacerebbe sapere è il numero (orientativamente) di fabbriche che lavorano il carbonio, visto che oramai la cina è pressochè un trader generalizzato.
 

stambecco

Maglia Gialla
14 Giugno 2005
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si
So per certo che il costo industriale di un telaio è intorno ai 150-180 US $. Ma questo non significa NULLA rispetto al prezzo a cui viene venduto al pubblico. Prezzo che è il risultato di una serie di costi tra cui R&D, marketing, ricarichi vari, etc.
in realtà qualcosa significa, o quantomeno serve a farsi un'idea

I costi dei trasporti dall'Asia al resto al mondo sono aumentati di 4-5 volte e non è prevista una diminuzione significativa prima della metà del 2022.
In un container da 40 piedi ci stanno componenti per 120-150 biciclette. Quindi se prima erano 10$ a bici di trasporto, adesso sono 40-50$.
Tutto questo per dire che un minimo di aumenti è comprensibile ( 5-6%), tutto il resto è speculazione dovuta alla grande domanda e mancanza di offerta.

se i nostri produttori decidessero di riprendere a produrre qui sarei solo che contento, sia perchè tagliano fuori chi specula in questo modo sia perchè si aprirebbero maggiori possibilità di ripresa e lavoro qui da noi. Ma non credo succederà.
 

lory71

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Orbea
Sapevo anch'io che il costo si aggira in genere intorno al prezzo da te indicato.. quello che mi piacerebbe sapere è il numero (orientativamente) di fabbriche che lavorano il carbonio, visto che oramai la cina è pressochè un trader generalizzato.
Per quello che ho potuto vedere direi parecchie decine nell'area di Xiamen e una decina nello Jiangsu. Ma potrebbero essere molte di più, specialmente a Xiamen. La vicinanza con Taiwan ne fa un posto ideale per le aziende Taiwanesi per produrre in Cina e portarsi in casa materiali con costi di logistica e tempi molto limitati.
 
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lory71

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se i nostri produttori decidessero di riprendere a produrre qui sarei solo che contento, sia perchè tagliano fuori chi specula in questo modo sia perchè si aprirebbero maggiori possibilità di ripresa e lavoro qui da noi. Ma non credo succederà.
Considera che un'azienda in Cina paga il 25% di tasse ( se High Tech paga il 15%) e un operaio costa, compreso di tutto, 6-800 Euro al mese. Affitto considera ( anche se dipende molto dalle zone) la metà che in Italia. Aggiungi che su certe cose le aziende locali possono risparmiare parecchio ( sicurezza, impianti di abbattimento emissioni, etc) e vedi che le differenze con l'Europa sono importanti. La speculazione ci sarebbe esattamente nello stesso modo con una base di partenza molto più alta. Non è pensabile tornare a produrre certe cose in Europa se non a costo di pagarle molto molto di più e applicare politiche protezionistiche ( dazi) super restrittive.
Se i telai fossero prodotti in Europa occidentale, costerebbero 3-4 volte in più. Forse in Romania ( dove Campagnolo produce i cerchi), te la caveresti con il doppio.
 

samuelgol

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.............se i nostri produttori decidessero di riprendere a produrre qui sarei solo che contento, sia perchè tagliano fuori chi specula in questo modo sia perchè si aprirebbero maggiori possibilità di ripresa e lavoro qui da noi. Ma non credo succederà.
Ci sono troppi "diritti" riconosciuti ai lavoratori perchè ciò avvenga. E' ovviamente giusto riconoscere dei diritti ai lavoratori che certamente non devono essere trattati alla stregua di servi o peggio schiavi. Però quando questi diritti fanno pendere la bilancia solo a loro favore, e l'imprenditore diventa loro schiavo, allora raccoglie armi e bagagli e delocalizza.....similarmente al link che hai postato nell'altro 3d: ok una tutela agli inquilini in questo momento, ma quando un proprietario si trova despossessato del proprio bene senza alcuna tutela dalla legge e in più deve pure pagarci le imposte come nulla fosse, allora nella normativa qualche stortura c'è....e le storture portano benefici nell'immediato a chi ne beneficia, ma alla lunga diventano un boomerang. Tradotto sui lavoratori, la delocalizzazione all'estero, porta maggiore disoccupazione.
 
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Considera che un'azienda in Cina paga il 25% di tasse ( se High Tech paga il 15%) e un operaio costa, compreso di tutto, 6-800 Euro al mese. Affitto considera ( anche se dipende molto dalle zone) la metà che in Italia. Aggiungi che su certe cose le aziende locali possono risparmiare parecchio ( sicurezza, impianti di abbattimento emissioni, etc) e vedi che le differenze con l'Europa sono importanti. La speculazione ci sarebbe esattamente nello stesso modo con una base di partenza molto più alta. Non è pensabile tornare a produrre certe cose in Europa se non a costo di pagarle molto molto di più e applicare politiche protezionistiche ( dazi) super restrittive.
Se i telai fossero prodotti in Europa occidentale, costerebbero 3-4 volte in più. Forse in Romania ( dove Campagnolo produce i cerchi), te la caveresti con il doppio.


cioè che un telaio top da bici (che vanno dai 3mila ai 5mila euro) dovrebbe costare dai 10mila ai 20mila euro per essere profittevole per l'azienda? Fatico a crederlo
Prima che fossimo invasi dai prodotti dell'oriente come facevamo? Mi sembra che marchi italiani ed anche francesi se la siano cavata bene in passato
 

Ser pecora

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Prima che fossimo invasi dai prodotti dell'oriente come facevamo? Mi sembra che marchi italiani ed anche francesi se la siano cavata bene in passato

Facevamo che compravi un telaio in acciaio ed alluminio che costava a produrlo qui tanto quanto un carbonio in Cina oggi (con buona pace degli amanti del metallo).
I 150$ a telaio che fanno tanto arrabbiare qualcuno non sono solo dovuti al costo della manodopera, è il costo oggi se hai impianti, personale, know-how E per certi quantitativi. Tutti investimenti fatti da qualcuno negli anni.

Tant'è che gente come Decathlon (che non vende top di gamma a 5k eu), su altri tipi di telai, se li fa fare....in Italia (provincia di Cuneo).
 

stambecco

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Facevamo che compravi un telaio in acciaio ed alluminio che costava a produrlo qui tanto quanto un carbonio in Cina oggi (con buona pace degli amanti del metallo).
I 150$ a telaio che fanno tanto arrabbiare qualcuno non sono solo dovuti al costo della manodopera, è il costo oggi se hai impianti, personale, know-how E per certi quantitativi. Tutti investimenti fatti da qualcuno negli anni.

Tant'è che gente come Decathlon (che non vende top di gamma a 5k eu), su altri tipi di telai, se li fa fare....in Italia (provincia di Cuneo).

anche i telai in carbonio, che allora erano "a congiunzioni" tipo colnago e time, ma anche look ed altri, erano prodotti qui in Europa (credo) ed avevano prezzi alti rispetto ad altri è vero, ma comunque non ai livelli odierni

poi si dice eh ma i top di oggi hanno il cambio elettronico, i dischi, i cavi integrati, ecc. Si è vero però baratterei volentieri quel "nulla" con 5mila euro tenuti in tasca, ovvero per quanto mi riguarda 5/6 mila euro per una bici top li spesi allora e li spenderei oggi volentieri, ma non andrei oltre per decenza.
Se oggi devo tirare fuori quella cifra per avere medio continuo ad usare il mio top di gamma che nel 2010 pagai 6000 euro ma che è un vero top di gamma sia nel telaio che nel gruppo che nelle ruote che nella componentistica.

E considera che il mio "fondo ammortamento" :mrgreen: sulla bici da corsa è di 1000 euro all'anno quindi fai un rapido conto
 

samuelgol

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........
I 150$ a telaio che fanno tanto arrabbiare qualcuno non sono solo dovuti al costo della manodopera, .......
Ovvio, non solo. L'imposizione fiscale ci mette il suo, gli impicci burocratici immensi ci mettono il loro.....tutto un insieme di cose che porta a delocalizzare.....ma non direi che necessariamente porti a ridurre anche la qualità come molti credono. Una azienda seria il controllo qualità lo fa lì come lo farebbe qui, viceversa non lo fa lì come non lo farebbe qui.
 

Ser pecora

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anche i telai in carbonio, che allora erano "a congiunzioni" tipo colnago e time, ma anche look ed altri, erano prodotti qui in Europa (credo) ed avevano prezzi alti rispetto ad altri è vero, ma comunque non ai livelli odierni

-Negli anni '90 c'erano già in Italia aziende che producevano monoscocca, tra cui "veri" monoscocca (senza piantone) come C4 e Fiocco/Aviotech. Il punto è che poi devi continuare ad investire, crescere, se no finisci male.

-Che "una volta" le bici costassero meno è un mito. Una Colnago Arabesque ad es. costava una fucilata analoga ad un top di gamma odierno, e senza freni a disco, elettronica & c. Solo per le congiunzioni arzigogolate che per carità (almeno nelle prime serie, prima che il mago di Cambiago se le facesse fare microfuse) prendevano una montagna di ore di manodopera.

-In Francia, le bici dei "costruttori" costavano come automobili già prima della 2^guerra. Erano appannaggio solo di liberi professionisti e molto benestanti.

E poi comunque non si capisce perché il metro del prezzo delle bici deve sempre essere quello del top di gamma....in quale altro settore funziona cosi?! Come se "il prezzo delle auto" fosse quello delle Ferrari...
 
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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
per "deformazione" sono andato a vedere il costo, tra gli altri, di un container

effettivamente, da metà novembre, ad oggi, si è passati, per la tratta Cina-Europa, da un 2.100 dollari a 12.000 dollari
non so quante bici possano contenere, ma l'aumento di questa voce di costo, e l'aumento del costo del petrolio…….effettivamente un peso ce l'hanno

che poi, questo, sia "usato" anche come "scusa" per sfruttare il momento di mercato domanda/offerta……..
 

stambecco

Maglia Gialla
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-Negli anni '90 c'erano già in Italia aziende che producevano monoscocca, tra cui "veri" monoscocca (senza piantone) come C4 e Fiocco/Aviotech. Il punto è che poi devi continuare ad investire, crescere, se no finisci male.
non volevo fare una distinzione fra monoscocca o congiunzioni in quanto c'entrava poco nel discorso. in ogni caso il congiunzione per certi versi era meglio in quanto permetteva taglie più uniformi
-Che "una volta" le bici costassero meno è un mito. Una Colnago Arabesque ad es. costava una fucilata analoga ad un top di gamma odierno, e senza freni a disco, elettronica & c. Solo per le congiunzioni arzigogolate che per carità (almeno nelle prime serie, prima che il mago di Cambiago se le facesse fare microfuse) prendevano una montagna di ore di manodopera.

vabbè, riporti l'esempio di una bici particolare (che non conosco) che poteva esssere un esercizio di stile, come la bmc limited che oggi vendono a 20mila euro
-In Francia, le bici dei "costruttori" costavano come automobili già prima della 2^guerra. Erano appannaggio solo di liberi professionisti e molto benestanti.

prima della seconda guerra io non c'ero, ma nel 2000 si e le look e le time, ma anche colnago, lo ricordo bene perchè diversi amici le avevano, non costavano le cifre odierne
E poi comunque non si capisce perché il metro del prezzo delle bici deve sempre essere quello del top di gamma....in quale altro settore funziona cosi?! Come se "il prezzo delle auto" fosse quello delle Ferrari...

non si paragona il top di gamma al resto, ma il top di gamma di qualche anno fà allo stesso odierno. In ogni caso una bici al top da 5mila euro possono permettersela molti di più di quanti si possono permettere una Ferrari se non altro per il rapporto fra stipendio/costo del bene
 

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