bonny92
Scalatore
Insieme ad un carico di bidet, così imparano pure con quelliPotremmo fare arrivare anche noi il Giro a Parigi, così imparano .
Insieme ad un carico di bidet, così imparano pure con quelliPotremmo fare arrivare anche noi il Giro a Parigi, così imparano .
Quello che ho sempre sognato per il Giro e che fino ad oggi non ho ancora visto realizzato: ultima tappa sempre a Roma, senza se e senza ma.
E mentre sono tutti distratti ci riprendiamo la GiocondaPotremmo fare arrivare anche noi il Giro a Parigi, così imparano .
Il Giro d'Italia è partito dall'estero la prima volta nel 1965, non mi sembra che si sia snaturato chissà che, il Tour de France ha iniziato a farlo pure prima.Non sono gli stessi è evidente negli anni i costi sono lievitati notevolmente ma allo stesso tempo è diminuito anche il seguito che il ciclismo aveva a cavallo tra le due guerre,non esistono più grandi investimenti in Italia per il ciclismo,se per portare avanti un carrozzone divenuto oramai troppo oneroso si è costretti a snaturare la corsa si è fatto il passo più lungo della gamba
Ehm... quello sarebbe un furto, visto che non è mai stata nostra. Limitiamoci a Place de la Concorde.E mentre sono tutti distratti ci riprendiamo la Gioconda
Schechesfeérvar o Schechesfeérvor.Székesfehérvár, l'irreprensibile Székesfehérvár, non sapevo favesse anche ciclismo...
(Scusatemi :-))
P.S. Qualcuno sa come si pronuncia?
OTSchechesfeérvar o Schechesfeérvor.
Anche il Tour parte dall'estero a volte. Anche loro hanno fatto il passo più lungo della gamba?Non sono gli stessi è evidente negli anni i costi sono lievitati notevolmente ma allo stesso tempo è diminuito anche il seguito che il ciclismo aveva a cavallo tra le due guerre,non esistono più grandi investimenti in Italia per il ciclismo,se per portare avanti un carrozzone divenuto oramai troppo oneroso si è costretti a snaturare la corsa si è fatto il passo più lungo della gamba
Il Giro d'Italia non si è corso dal 1915 al 1918 e dal 1941 al 1945. Il Tour invece non si è corso dal 1915 al 1918 e dal 1940 al 1946.le corse a tappe come giro o tour hanno visto due guerre...
Credo proprio di sì, se non altro per una questione di offerta. C'era il calcio, il ciclismo, la radio (per chi se la poteva permettere) i giornali e null'altro.Il ciclismo negli anni 30 era più seguito di ora?
E quindi senza strumenti per seguirlo, ivi inclusi i mezzi di trasporto, era più seguito. E vabbè.Credo proprio di sì, se non altro per una questione di offerta. C'era il calcio, il ciclismo, la radio (per chi se la poteva permettere) i giornali e null'altro.
ti riporto quanto messo nell'altra discussioneQuando verrà presentato il resto del Giro?
Dipende che senso vuoi dare al termine "seguire".E quindi senza strumenti per seguirlo, ivi inclusi i mezzi di trasporto, era più seguito. E vabbè.
Io rispondevo a un post che scriveva questo:Dipende che senso vuoi dare al termine "seguire".
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Se "seguire" lo intendi in senso sportivo, nell' Italia degli anni 30 il ciclismo era lo sport popolare per eccellenza.
Sì diamine, specie se confronti con gli anni '30!Si è moltiplicata la popolazione?No
Intendevo non nella misura in cui si è moltiplicata l'attenzione mediatica verso gli sport. E' dura dover spiegare ogni volta dettaglio per dettaglio a fronte di un discorso più ampioSì diamine, specie se confronti con gli anni '30!
Sì ma non ti arrabbiareIntendevo non nella misura in cui si è moltiplicata l'attenzione mediatica verso gli sport. E' dura dover spiegare ogni volta dettaglio per dettaglio a fronte di un discorso più ampio
So benissimo che non hanno pedalato sotto i bombardamenti pensavo non ci fosse bisogno di dirlo, questo non significa che non hanno vissuto le due guerreIl Giro d'Italia non si è corso dal 1915 al 1918 e dal 1941 al 1945. Il Tour invece non si è corso dal 1915 al 1918 e dal 1940 al 1946.
Per cui Giro e Tour NON hanno visto due guerre. L'unica corsa che non fu interrotta per la seconda guerra mondiale fu il Giro delle Fiandre, che nel 1940 si svolse prima dell'invasione del Belgio, nei quattro anni successivi fu consentito dalle forze di occupazione per motivi politici e nella primavera del 1945 quando il Belgio era già stato liberato.