Dalla quantità è più probabile che esca il fenomeno che non da 4 gatti.
Probabile, ma per ora, perchè di ora sto parlando, non è così.
Se Roglic si deprime e a Pogacar gli viene la cagarella cronica la Slovenia scompare dalla mappa come è stato per i 120 anni precedenti.
L'Italia, senza top, infila una gragnola di vittorie lo stesso...(e stiamo parlando di campioni del mondo e classiche, non della gara locale).
Diciamo piuttosto che ti manca appunto il corridore "top" e pure di "spettacolo" (perché al momento, a livello di Pidcock in Italia ce ne sono ad esempio, in UK ci sarebbero già piazze intitolate al loro Colbrelli se avessero vinto una Roubaix), ma appunto quello può benissimo essere il coniglio dal cilindro estemporaneo. Vedi la Slovacchia con Sagan.
Per me quello che conta è la costanza e la media dei risultati. È da li che viene fuori il top. Non il contrario. Ed è li che si vede "la qualità" di un movimento.
Piuttosto, appunto, in Italia si è talmente abituati bene che Aru è stato un paracarro, Caruso è solo un onesto scarpone, Moscon una mediocre testa calda, Nibali quello che si sopravaluta, etc.etc..
Discorso ad effetto, con finale strappapplausi, ma che non cambia la sostanza della attualità. Nessuno paragona, storia, tradizione, se vogliamo strutture e probabilmente futuro, dell'Italia, con una Slovacchia, che nasce e probabilmente morirà (se non è già morta) ciclisticamente con Sagan...che fra l'altro è cresciuto in Italia. E manco con la Slovenia.
Binda, Coppi, Bartali, Gimondi, Bugno, Moser, lasciamoli stare. Ora abbiamo tanti professionisti e nessuna punta di massimo livello. Solo questo ho detto. Che poi magari domani ne escono fuori 2/3 e tutti contenti. Ma ora non è così. Bearsi, sul passato, sulla tradizione ecc. mi sembra di sentire i romani che ancora si ergono sul piedistallo dell'Impero Romano, decaduto da millenni e hanno una città a pezzi.
Mi incuriosisce l'affermazione che in Italia al livello di Pidcock ce ne sono. Che significa? Chi? Abbiamo un 22enne campione olimpico e campione del mondo cx, con le prospettive che ha mostrato lui? Lo ho citato (come Evenepoel) in prospettiva, non certo come campione fatto e finito. Prendendo il 2021 tra la stagione sua e di Colbrelli, mi tengo la stagione del secondo, ma prendendo i 2 corridori esclusa appunto l'ultima stagione, io uno scambio ce lo farei. Tu no? Questione di opinioni.
Non lo definirei il coniglio dal cilindro, peraltro. Non certo come un Sagan slovacco. Più magari frutto di un movimento che ha lavorato bene e pur non avendo una tradizione come quella dell'Italia, negli ultimi anni ha tirato fuori Wiggins, Cavendish, Froome, Thomas, un onesto Yates e in generale parecchi altri ottimi successi.