News Milan Vader grave dopo la caduta ai paesi baschi

alboslr

Gregario
8 Settembre 2014
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atalaslr
Non ne posso più di queste brutte notizie.
Evenpoel miracolato da una caduta di 10 metri, Bernal che va camminando con un bastone all'età di 25 anni e Froome con mezzo kg di titanio in corpo.
Io, nel mio piccolo evito di fare gare dove si hanno strade disastrate e cerco di stare su strade secondarie e meno trafficate.
Quando posso faccio gravel; tutto questo per limitare dei rischi che prima pensavo accettabili, ora non più.
So che nello sport professionistico si hanno dei rischi che gli atleti sanno di correre e mi chiedo come si può migliorare la sicurezza dei corridori senza darmi una risposta.
Il mio più profondo augurio di guarigione va a questo atleta!
 

albertissimo

Apprendista Cronoman
1 Settembre 2008
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Cannondale S6 Dura Ace
Non ho uno storico preciso sulle cadute dei ciclisti.
Tuttavia ne ricordo 4 epocali:
1)- Wouter Weilandt;
2)- Fabio Casartelli;
3)- Serse Coppi;
4)- Giulio Bartali.
È uno sport pericoloso sia per chi come noi gira per piacere sulle strade aperte al traffico sia per chi porta la prestazione sportiva ad un livello superiore, come i professionisti.
L'altro giorno Magrini in telecronaca sosteneva che con i freni a disco i professionisti staccano all'ultimo e non "preparano" la frenata.
Questo comporta maggiori rischi e le note conseguenze.
 
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grimpeur75

Passista
13 Febbraio 2007
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Bianchi Specialissima disc
Non ho uno storico preciso sulle cadute dei ciclisti.
Tuttavia ne ricordo 4 epocali:
1)- Wouter Weilandt;
2)- Fabio Casartelli;
3)- Serse Coppi;
4)- Giulio Bartali.
È uno sport pericoloso sia per chi come noi gira per piacere sulle strade aperte al traffico sia per chi porta la prestazione sportiva ad un livello superiore, come i professionisti.
L'altro giorno Magrini in telecronaca sosteneva che con i freni a disco i professionisti staccano all'ultimo e non "preparano" la frenata.
Questo comporta maggiori rischi e le note conseguenze.
Kivilev alla Parigi Nizza….e Demoitié a una Gand quakche anno fa….
 

Nibalone

ri-ciclo-creativo #fattoinromagna
4 Marzo 2011
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paduano fidia
Non ho uno storico preciso sulle cadute dei ciclisti.
Tuttavia ne ricordo 4 epocali:
1)- Wouter Weilandt;
2)- Fabio Casartelli;
3)- Serse Coppi;
4)- Giulio Bartali.
È uno sport pericoloso sia per chi come noi gira per piacere sulle strade aperte al traffico sia per chi porta la prestazione sportiva ad un livello superiore, come i professionisti.
L'altro giorno Magrini in telecronaca sosteneva che con i freni a disco i professionisti staccano all'ultimo e non "preparano" la frenata.
Questo comporta maggiori rischi e le note conseguenze.
Secondo me l'analisi di Magrini non è corretta. Ma proprio per niente, tra l'altro gli incidenti che hai citato sono avvenuti prima del uso dei dischi.
 

albertissimo

Apprendista Cronoman
1 Settembre 2008
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Cannondale S6 Dura Ace
Secondo me l'analisi di Magrini non è corretta. Ma proprio per niente, tra l'altro gli incidenti che hai citato sono avvenuti prima del uso dei dischi.
Indubbiamente.
I casi citati erano riferiti alla pericolosità insita nell'andare in bicicletta e nello specifico di gareggiare.
A prescindere dal sistema frenante.
Il discorso di Magrini era riferito al "nuovo" modo di frenare in discesa che potrebbe accentuare i rischi per chi va al limite come i professionisti.
 
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Fill

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23 Ottobre 2020
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Specialiezed
Non ho uno storico preciso sulle cadute dei ciclisti.
Tuttavia ne ricordo 4 epocali:
1)- Wouter Weilandt;
2)- Fabio Casartelli;
3)- Serse Coppi;
4)- Giulio Bartali.
È uno sport pericoloso sia per chi come noi gira per piacere sulle strade aperte al traffico sia per chi porta la prestazione sportiva ad un livello superiore, come i professionisti.
L'altro giorno Magrini in telecronaca sosteneva che con i freni a disco i professionisti staccano all'ultimo e non "preparano" la frenata.
Questo comporta maggiori rischi e le note conseguenze.
Molti la pensano come Magrini.
Ma è un dato di fatto che negli ultimi 10 anni almeno che si assiste a una degenerazione del fenomeno.
Anche prima dell'avvento dei fini a disco...
L'immagine chiarisce poco sulle cause della caduta.
Ma è una di quelle situazioni che non giustifica una caduta..
 
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samuelgol

Flughafenwächter
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Indubbiamente.
I casi citati erano riferiti alla pericolosità insita nell'andare in bicicletta e nello specifico di gareggiare.
A prescindere dal sistema frenante.
Il discorso di Magrini era riferito al "nuovo" modo di frenare in discesa che potrebbe accentuare i rischi per chi va al limite come i professionisti.
Magrini ha detto una sciocchezza. Staccare (e non preparare la frenata) quando si fa? Nei tornanti. In qualsiasi altra curva i freni si toccano appena. A me non viene in mente nessuna caduta di chi "staccando" al tornante è caduto in qualche maniera o è andato dritto.
Da che mondo e mondo una miglioria tecnica aiuta. I freni a disco no. Siccome funzionano meglio (implicitamente ammesso da Magrini) allora i corridori cadrebbero di più? Suvvia. Ste sciocchezze non starei manco a veicolarle.
 

Teo66

Scavalcacavalcavia
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MTB
Magrini ha detto una sciocchezza. Staccare (e non preparare la frenata) quando si fa? Nei tornanti. In qualsiasi altra curva i freni si toccano appena. A me non viene in mente nessuna caduta di chi "staccando" al tornante è caduto in qualche maniera o è andato dritto.
Da che mondo e mondo una miglioria tecnica aiuta. I freni a disco no. Siccome funzionano meglio (implicitamente ammesso da Magrini) allora i corridori cadrebbero di più? Suvvia. Ste sciocchezze non starei manco a veicolarle.
Si potrebbe toglierli del tutto i freni, così non cadono :==
 

Maiella

Biker Maiellensis
28 Gennaio 2015
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Il freno a disco é migliorativo e su questo non ci sono dubbi. Ciò che trovo insensato é proprio mettere in correlazione le cause delle cadute con il sistema frenante presente sulle bici (anche nel caso in cui si trattasse di freni rim).
 

Guido72

Pignone
5 Febbraio 2015
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Cervèlo R5
Io vedo sempre più spesso 65enni che vanno a 70km/h in discesa.... Per me è inaccettabile, rischi veramente di non rialzarti più, e non solo sportivamente...
 

calmorr

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Pinarello Dogma AK61/ Villata inox
Non per la statistica, ma a 12 km/h in salita ho preso un segnale stradale sulla fettuccia oltre la linea bianca ( stavo guardando il deragliatore) e mi sono ribaltato picchiando la faccia ( suture sul labbro etc ). A 60 km/h in discesa un colpo di vento mi ha sbilanciato e sono scivolato fuori strada : sbucciature e tagli , ho continuato la gara fino alla postazione dell'ambulanza per le medicazioni. Come dire , la velocita' non e' tutto, dipende da come vai a terra e cosa trovi sulla strada ( guard-rail, fossi, paracarri )
 

martin_galante

Nel Gruppetto
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cletta
Non per la statistica, ma a 12 km/h in salita ho preso un segnale stradale sulla fettuccia oltre la linea bianca ( stavo guardando il deragliatore) e mi sono ribaltato picchiando la faccia ( suture sul labbro etc ). A 60 km/h in discesa un colpo di vento mi ha sbilanciato e sono scivolato fuori strada : sbucciature e tagli , ho continuato la gara fino alla postazione dell'ambulanza per le medicazioni. Come dire , la velocita' non e' tutto, dipende da come vai a terra e cosa trovi sulla strada ( guard-rail, fossi, paracarri )
Grazie tanto. Ma la probabilita' di farsi male a 12km/h ed a 60km/h, beh non e' la stessa. Il motivo per cui tanti amatori prendono rischi in discesa non mi e' tanto chiaro. Non so se sia ancora cosi', ma anni fa sulle Alpi orientali, in estate i giornali erano dei bollettini di ciclisti e motociclisti caduti con conseguenze gravi o letali. In questo senso, i dischi qualche sicurezza in piu' la danno in quanto un amatore se vuole puo' scendere con calma senza rischiare anche se non e' un falco, magari mettere ruote piu' larghe etc. Per i professionisti, un problema e' forse la coesistenza di due sistemi frenanti diversi per cui se si e' in un gruppo in una discesa tecnica, le diverse modalita' di frenata complicano ancor piu' le gia' complesse dinamiche della delicata situazione. Io piu' invecchio piu' ho paura di andare in bdc, anche se non mi sono mai fatto male, al piu' ho rotto una costola off-road.
 

Zonzolo

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19 Ottobre 2010
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Trek Madone /randomobile Specialized Roubaix
Non ho uno storico preciso sulle cadute dei ciclisti.
Tuttavia ne ricordo 4 epocali:
1)- Wouter Weilandt;
2)- Fabio Casartelli;
3)- Serse Coppi;
4)- Giulio Bartali.
È uno sport pericoloso sia per chi come noi gira per piacere sulle strade aperte al traffico sia per chi porta la prestazione sportiva ad un livello superiore, come i professionisti.
L'altro giorno Magrini in telecronaca sosteneva che con i freni a disco i professionisti staccano all'ultimo e non "preparano" la frenata.
Questo comporta maggiori rischi e le note conseguenze.
La tesi di Magrini, che (forse) ha più esperienza di molti di noi non è poi così stupida, se solo si riflette un attimo.
I freni a disco sono infinitamente meglio dei vecchi freni a caliper, questo è palese. L'unico svantaggio, scendendo forte come un professionista, è che essendo più potenti consentono di frenare più tardi e per meno tempo, così se per disgrazia si é commesso un errore il tempo per ricuperarlo é minore.
Per noi tapascioni il problema non sussiste, per i professionisti é da tenere presente.
E il problema delle staccate non è mai nei tornanti, dove comunque si va piano ed è difficile fare grandi differenze, il problema è nelle curve nelle quali ad esempio si arriva a 80 km/h e in percorrenza bisogna scendere a 50 km/h.
"Le differenze vere si fanno nel misto veloce" (cit. Paolo Savoldelli)
 
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Zonzolo

Apprendista Passista
19 Ottobre 2010
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Pianeta Terra
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Trek Madone /randomobile Specialized Roubaix
Il motivo per cui tanti amatori prendono rischi in discesa non mi e' tanto chiaro.
Potrebbe essere perché la velocità scarica adrenalina? Questa è la spiegazione di tutti gli sport pericolosi, da quelli motoristici, all'alpinismo, al paracadutismo, al deltaplano, alla discesa dei torrenti in canoa ecc.
E poi come disse un grande acrobata: "stare sul filo é vivere, tutto il resto è aspettare".
Non a tutti può piacere, ma a molti piace vivere così e per ora (fortunatamente) ognuno di noi può scegliere che vita desidera vivere.
 

Lumi

Scalatore
8 Novembre 2020
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Colnago V3Rs
La tesi di Magrini, che (forse) ha più esperienza di molti di noi non è poi così stupida, se solo si riflette un attimo.
I freni a disco sono infinitamente meglio dei vecchi freni a caliper, questo è palese. L'unico svantaggio, scendendo forte come un professionista, è che essendo più potenti consentono di frenare più tardi e per meno tempo, così se per disgrazia si é commesso un errore il tempo per ricuperarlo é minore.
Per noi tapascioni il problema non sussiste, per i professionisti é da tenere presente.
E il problema delle staccate non è mai nei tornanti, dove comunque si va piano ed è difficile fare grandi differenze, il problema è nelle curve nelle quali ad esempio si arriva a 80 km/h e in percorrenza bisogna scendere a 50 km/h.
"Le differenze vere si fanno nel misto veloce" (cit. Paolo Savoldelli)
Ma siamo seri, se per assurdo fosse vero quanto dici, estrapolando il tuo discorso un freno che non frena sarebbe piu’ sicuro …. Ma non credi che se hai un freno piu’ potente hai anche piu’ margine per recuperare una situazione imprevista, ad esempio uno ostacolo che vedi all’ultimo o un improvviso rallentamento per un caduta davanti a te? La teoria che il freno piu’ potente è piu’ pericoloso non sta in piedi
 

martin_galante

Nel Gruppetto
24 Ottobre 2017
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cletta
Potrebbe essere perché la velocità scarica adrenalina? Questa è la spiegazione di tutti gli sport pericolosi, da quelli motoristici, all'alpinismo, al paracadutismo, al deltaplano, alla discesa dei torrenti in canoa ecc.
E poi come disse un grande acrobata: "stare sul filo é vivere, tutto il resto è aspettare".
Non a tutti può piacere, ma a molti piace vivere così e per ora (fortunatamente) ognuno di noi può scegliere che vita desidera vivere.
Forse si, pero' la strada e' un luogo condiviso con gli altri
 
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