Ciao e grazie per la risposta.
Devo dire che le sensazioni che racconti sarebbero quelle che piacerebbe vivere a me iscrivendomi alla DOLOMITICA.
Quello che mi lascia un po così è appunto "ce la farò?".
Tu come ti sei allenato nell'anno della gara?
Per esempio sabato ho fatto un giro da 130 km e 2250 mt dsl, ma se penso che sarei ad un quinto della DOLOMITICA mi viene un pò di sconforto!!
Faccio gare in MTB, ho fatto 3 anni la DOLOMITI SUPER BIKE, alla fine però la stanchezza si sente eccome.
L'ultima salita salivo al miiiiinimoooooo......vabbè......fatta tutta a ritmo gara cioè bella tirata!!
Ecco che mi chiedo come sarebbe pedalare tutta la notte per una giornata intera......
Molto gentilmente mi diresti che luci hai usato?
Io userei il
BRYTON, la traccia come l'hai gestita? Si riesce bene a seguirla?
Dammi più info possibili......Ti prego!!
Grazie ancora
Tanto per capire e per fare due chiacchiere... la DSB (gara a cui, tra parentesi, sono molto attaccato, frequentando l'Alta Pusteria dal 1982...) e' ad oggi il tuo riferimento come sforzo massimo che ti sei trovato a sostenere?
Se si', a mio modestissimo parere, hai due incognite grandi come una casa: la prima, affrontare un Lungo con la “L" maiuscola, la seconda, passare la notte in sella.
Come ti e' stato scritto sopra, per la prima sfida, puoi anche non ammazzarti di lunghi tutti i weekend, tuttavia, almeno una o due volte, mettere il naso sopra i 250 km e i 5000 metri di dislivello potrebbe essere utile, soprattutto per vedere come reagisce la tua testa all'enormità di quei numeri: imparare a scomporre il lungo in "n" corti e' l'ABC di ogni atleta che si cimenti con l'Endurance. Tieni conto, poi, che, a differenza di una gara in MTB, sarai in assoluta solitudine: come te la cavi a passare dalle sette alle nove ore in sella con te stesso? C'e' chi non fa una piega, chi si esalta e chi, invece, ha bisogno costantemente di vedere gente attorno.
Per la notte, vale quello che ha detto
@pedalone della bassa : le prime volte che sono andato in MTB o a correre con al buio nei boschi con la frontale e' stata un'esperienza tra il "surreale", sentendosi quasi "sospesi", e il terrificante. Decisamente non si improvvisa.
Come al solito, e' impossibile pensare di preparare tutto sulla carta, soprattutto per un'impresa cosi' complessa, ma una sana sperimentazione su tutti gli aspetti della preparazione (vestiario, attrezzatura, nutrizione, allenamento), a colpi di errori, inevitabili, e aggiustamenti, e' quello che IMHO dovrebbe tenerti occupato nei prossimi mesi.
Tienici aggiornati, anche perché, vista la situazione corrente, sono convinto che sempre piu' persone, orfane delle GF "classiche", cominceranno a guardare verso questo tipo di manifestazioni e, più in generale, come praticato esemplarmente da
@catman e
@giulio.gennari , verso questa forma di ciclismo "ad ampio respiro".
In bocca al lupo! :-)