Nel 1994 un telaio De Rosa Titanio (solo telaio) costava 3 milioni di lire.
Nel 1988 il "top di gamma" di Colnago era questa:
Vedi l'allegato 379799
Che con lo stipendio medio col fischio che te la compravi....
Comunque, memoria a parte, è chiaro che il mercato del ciclismo è cambiato molto negli ultimi 15 anni. Ancora di più rispetto 20-30 anni fa, quando il ciclismo in Italia era farsi le categorie giovanili e casomai, poi, mantenendo l'hobby, continuare a farsi delle uscite di gruppo, ma non c'erano i CEO delle aziende ad andare a farsi le GF, o i challenge su Strava, etc...
Secondo me quello che è traumatico per molti è prendere coscienza che il "top di gamma" del ciclismo è diventato
realmente esclusivo, come lo è nelle auto o moto ad es. E' proprio cambiato il target di quei prodotti (accessori compresi).
E quella che una volta era l'alta gamma oggi è la "media".
Fare i paragoni con la situazione degli anni '70-'80-'90 non ha senso...il ciclismo era una cosa diversa, completamente slegato dalle logiche che ci sono oggi. A cominciare proprio dal tipo di utilizzo, che oggi non è "da corsa". E' "sportivo" o come lo si vuole chiamare, ma non è "correre" come lo era 25-30 anni fa.
E lo si vede dalle bici direi, basti vedere le geometrie. Un bici vintage pre anni '80 è un trabiccolo che l'utente X farebbe fatica ad utilizzare. Una moderna bdc, con gomme da 28', rapporti compact, geometrie moderne e freni a disco la puo' utilizzare anche quello che nella vita è solo salita su una olandesina.
Poi è soggettivo credo considerare questo un'evoluzione positiva o no.