Da migliorare (molto) la gestione del pubblico sulle grandi salite.
Vingegaard grande calcolatore, non spreca un'oncia di energia a differenza del suo avversario. Certo sarebbe bello vederlo, ad esempio, in un Lombardia o ad una Liegi, ma gli manca un po lo spunto veloce. Ognuno corre dove ha piu possibilità di vittoria (nel suo caso i GT).
Pogacar deva capire cosa vuole fare da grande: non puo fare la primavera come non ci fosse un domani e sperare di vincere (al netto dell'infortunio) il tour contro uno che lo prepara a puntino o sprintare sempre per una manciata di secondi buttando energie preziose. Di tour che si sono decisi per pochi secondi ricordo solo Lemond-Fignon. I tempi di Merckx dove tutti correvano sempre sono finiti da un pezzo.
Vingo è un corridore puro da corse a tappe, Pogacar un po meno (vista anche la sua polivalenza). I GT li vince (perchè solitamente a giro e vuelta gli avversari sono quello che sono) ma se trova uno come Vingo prende bastonate perchè soffre le grandi salite in sequenza, il caldo e l'altitudine e una cotta la prende sempre (Hautacam 2022, col de la loze 2023).
Per sperare di rivincere il tour contro questo Vingo deve fare come lui: impostare la prima parte di stagione solo sul tour e forse non basta.
Preciso che non sono tifoso ne di uno ne dell'altro