News L'Italia avrà solo 3 corridori alle olimpiadi di Parigi 2024

BDC-MAG.COM

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18 Febbraio 2014
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L'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) ha pubblicato ieri la classifica per nazioni, grazie alla quale si stabilisce il numero di corridori che ogni nazione avrà diritto a schierare nella corsa su strada maschile ai giochi olimpici di Parigi del 3 agosto 2024. Le prime cinque nazioni avranno quattro rappresentanti: Belgio, Danimarca,...
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Lumi

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8 Novembre 2020
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Il cambio di CT ha portato dei risultati ... nella direzione opposta a quella desiderata.

Dopo il tanto clamore per far fuori Cassani a me sembra evidente che in certe federazioni l'orientamento al risultato non è la priorità.
 

Lumi

Scalatore
8 Novembre 2020
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sicuramente sbaglio, ma in quella classifica il ruolo del CT credo sia irrilevante, dovrebbero essere i punti UCI dei corridori in tutte le competizioni fatte, non dai risultati ottenuti in competizioni per squadre nazionali...
Se è così in effetti il CT c'entra poco, hai ragione

PS: posto che la mia non era una critica al CT che non conosco bene, ma alla federazione
 

Skardy

Siòr
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Se è così in effetti il CT c'entra poco, hai ragione

PS: posto che la mia non era una critica al CT che non conosco bene, ma alla federazione
La FCI è manchevole perchè per quelle che sono le sue prerogative e responsabilità (quindi non tutte sue) ha fatto e sta facendo nulla affinchè si crei un movimento che produca corridori buoni. Il campione nasce da solo e per caso anche se su una grande base è più facile che uno con talento eccezionale lo scopra avvicinandosi al ciclismo piuttosto che a qualcosa di altro ma i corridori buoni si possono formare. Buoni corridori vanno in buone squadre ottengono buoni risultati e fanno punti UCI. Io di questa federazione ricordo l'accantonamento di Cassani pretestuoso e immotivato la riammissione degli ex dopati alle GF e una gestione opaca di alcuni soldi che hanno portato a polemiche che hanno coinvolto la figlia di Gimondi. Ora non è che sia superinformato ma possibile che non si sappia di provvedimenti buoni? O non li fanno o non sono capaci a pubblicizzarli il che è comunque negativo visto che un provvedimento sotto traccia sortisce la metà dell'effetto che otterrebbe se fosse ben pubblicizzato.
 
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Lumi

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La FCI è manchevole perchè per quelle che sono le sue prerogative e responsabilità (quindi non tutte sue) ha fatto e sta facendo nulla affinchè si crei un movimento che produca corridori buoni. Il campione nasce da solo e per caso anche se su una grande base è più facile che uno con talento eccezionale lo scopra avvicinandosi al ciclismo piuttosto che a qualcosa di altro ma i corridori buoni si possono formare. Buoni corridori vanno in buone squadre ottengono buoni risultati e fanno punti UCI. Io di questa federazione ricordo l'accantonamento di Cassani pretestuoso e immotivato la riammissione degli ex dopati alle GF e una gestione opaca di alcuni soldi che hanno portato a polemiche che hanno coinvolto la figlia di Gimondi. Ora non è che sia superinformato ma possibile che non si sappia di provvedimenti buoni? O non li fanno o non sono capaci a pubblicizzarli il che è comunque negativo visto che un provvedimento sotto traccia sortisce la metà dell'effetto che otterrebbe se fosse ben pubblicizzato.
Condivido, intervento in linea con il mio pensiero, della storia questa federazione ricordo più eventi politici (positivi o negativi che li si voglia giudicare) che attività concrete per promuovere lo sport
 

Ser pecora

Diretur
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Il campione nasce da solo e per caso anche se su una grande base è più facile che uno con talento eccezionale lo scopra avvicinandosi al ciclismo piuttosto che a qualcosa di altro ma i corridori buoni si possono formare.

A me pare che in Italia di corridori buoni se ne formino a bizzeffe. Alcune squadre U19 e U23 sono tra le migliori al mondo (Zalf, CTF, etc..) e sfornano corridori in continuazione che vanno nelle grosse squadre.

Poi se il discorso è la solita solfa che manca il Pogacar....(quando fino all'altro ieri c'era Nibali...).

La federazione in Italia potrebbe fare di piu'? Sicuramente (come sicuramente potrebbe lavorare in modo più "professionale"), ma vorrei capire in che modo, perché ci sono anche dei limiti dati da com'è costituito il sistema.

Però, a parte tutto, quali sarebbero le federazioni che lavorano molto meglio e formano campioni a ciclo continuo?
 

Ser pecora

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Appunto, a cosa servono le Federazioni?

Dipende da come sono strutturate innanzitutto. In Francia ad es. centralizzano molto la formazione di vari atleti di talento, ma hanno anche strutture e finanziamenti statali importanti. Detto questo la Francia non vince un GT da 40 anni...e il gruppo non mi pare esploda di francesi vincenti...

In Uk anche centralizzano molto, ma dipendenti da sponsor privati. Ed infatti finché avevano il turbo-manager (Brailsford) hanno fatto sfracelli, ora meno. Cosi come su strada, dove tutto il progetto Sky/Ineos sembra aver finito la scialappa.

Se togliamo gli inevitabili "cicli" l'Italia però sforna ottimi corridori con continuità (che è più importante dell'avere il supercampione in mezzo al nulla).
 

Lumi

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Interessante le info su UK e Francia (che nonostante i problemi che hai evidenziato nella classifica maschile sono quarta e quinta, quindi in "serie A", per semplificare).

Il modello Italiano come si distingue da quelli UK e Francia, nel bene e nel male?

Il punto che mi ha colpito è che l'italia non era mai uscita dalla "serie A" delle nazionali fino ad ora, sembrerebbe che questo sia il punto più basso, non un normale ciclo già avvenuto in passato.
 

Skardy

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A me pare che in Italia di corridori buoni se ne formino a bizzeffe. Alcune squadre U19 e U23 sono tra le migliori al mondo (Zalf, CTF, etc..) e sfornano corridori in continuazione che vanno nelle grosse squadre.
Io corridori buoni non ne vedo. Se ce ne fossero perchè avremmo meno punti UCI di quasi tutte le nazioni con storia ciclistica alle spalle e non vinciamo gare importanti quasi mai?
ZALF e CTF sfornano forse prospetti. Che poi non mantengono quasi mai. Perchè? perchè in realtà sono stati fatti crescere male e troppo in fretta e quindi sono più pronti di altri a 19 anni e sono poi bolliti a 21? E' il primo perchè che mi viene in mente. Magari se invece di dargli il misuratore a 10 anni col nutrizionista le tabelle eccetera lo lasci pedalare insegnandogli altro a 19 è più indietro dell'istant enfan prodige che però è al top a 19 e poi è finito mentre quello che ha basi diverse ha prospettive maggiori di crescita quando è il momento ed è anche meno bollito di testa oltre che usurato fisicamente.

Poi se il discorso è la solita solfa che manca il Pogacar....(quando fino all'altro ieri c'era Nibali...).
Il discorso non è la solita solfa che manca il Pogacar. Quello lo ho detto che può venire a prescindere ovunque. Il talento abnorme lo trovi dal nulla non c'è federazione che tenga. E' anche vero che se ogni 10 anni ne vengono fuori 2 così se rendi il tuo movimento appetibile fruibile eccetera ci saranno più praticanti ed è più probabile che quei 2 si avvicinino al ciclismo mostrando le loro doti anzichè finire su qualche campo di calcio a simulare falli e infortuni mai subiti. Il campionissimo lo crea la natura la federazione può alzare le possibilità di scoprirlo compito della federazione è (sarebbe) creare il movimento.
La federazione in Italia potrebbe fare di piu'? Sicuramente (come sicuramente potrebbe lavorare in modo più "professionale"), ma vorrei capire in che modo, perché ci sono anche dei limiti dati da com'è costituito il sistema.
Le sue responsabilità sono ovviamente limitate a quanto è in suo potere. E' chiaro che la creazione di un movimento sportivo globale dipende dalla gestione e amministrazione di tutta la nazione e in questo ogni federazione ha degli ovvi limiti.


Però, a parte tutto, quali sarebbero le federazioni che lavorano molto meglio e formano campioni a ciclo continuo?
A partire dalla GB verosimilmente tutte quelle che ci sono avanti e che evidentemente hanno lavorato meglio negli ultimi 10/15/20 anni. O anche quelle che pur con una tradizione una popolazione una conformazione del territorio e molto altro sarebbero molto più svantaggiate e disagiate di noi eppure sono numericamente al nostro livello.
 

Ser pecora

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Io corridori buoni non ne vedo. Se ce ne fossero perchè avremmo meno punti UCI di quasi tutte le nazioni con storia ciclistica alle spalle e non vinciamo gare importanti quasi mai?
ZALF e CTF sfornano forse prospetti. Che poi non mantengono quasi mai. Perchè? perchè in realtà sono stati fatti crescere male e troppo in fretta e quindi sono più pronti di altri a 19 anni e sono poi bolliti a 21? E' il primo perchè che mi viene in mente. Magari se invece di dargli il misuratore a 10 anni col nutrizionista le tabelle eccetera lo lasci pedalare insegnandogli altro a 19 è più indietro dell'istant enfan prodige che però è al top a 19 e poi è finito mentre quello che ha basi diverse ha prospettive maggiori di crescita quando è il momento ed è anche meno bollito di testa oltre che usurato fisicamente.

Dire che questo va contro ogni evidenza degli ultimi anni.
Bernal, Pogacar, Ayuso, Evenepoel, DeLie, Tarling, etc.etc...è tutta gente che è esplosa prima di essere ancora U23...e non mi pare rappresentino un problema per nessuno, loro federazioni men che mai...
Le grosse squadre prendono ormai corridori che non sono nemmeno junior. Idem in campo femminile.

Quindi direi che semmai è l'esatto contrario: in Italia si tende ad essere ancora conservativi e obbligare i giovani a "fare la trafila" con le solite balle che altrimenti si bruciano presto, etc...nel frattempo le grosse squadre non lo sanno e gli italiani li prendono eccome nelle development.

Che in Italia non ci siano "buoni corridori" è il colmo dai...veramente figlio del pensare che il ciclismo siano i 4-5 che vincono i GT e le monumento....basti pensare che l'Italia ha 10 corridori per punti UCI nei primi 100 al mondo. Uk 5, PaesiBassi e Spagna 8, Slovenia 3....al momento in Italia mancano i super-campioni non i corridori buoni.
Fossimo al posto della Slovenia la federazione sarebbe incensata da mattina a sera...
 

robeambro

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Factor Ostro Gravel
A me pare che in Italia di corridori buoni se ne formino a bizzeffe. Alcune squadre U19 e U23 sono tra le migliori al mondo (Zalf, CTF, etc..) e sfornano corridori in continuazione che vanno nelle grosse squadre.

Poi se il discorso è la solita solfa che manca il Pogacar....(quando fino all'altro ieri c'era Nibali...).

La federazione in Italia potrebbe fare di piu'? Sicuramente (come sicuramente potrebbe lavorare in modo più "professionale"), ma vorrei capire in che modo, perché ci sono anche dei limiti dati da com'è costituito il sistema.

Però, a parte tutto, quali sarebbero le federazioni che lavorano molto meglio e formano campioni a ciclo continuo?
Credo sia anche un discorso di squadra. Rispetto al passato (a costo di generalizzare non specifico), credo conti molto meno l'individuo e molto più la squadra per vincere. E di italiani promettenti in squadre WT di primissimo rilievo ce ne sono pochi, ma quei pochi (chessò un Bagioli, e anche Milan anche se la Bahrain non la metterei al livello della QS) dei risultati li ottengono. I vari talenti sperduti tra vari team di secondo piano che speranze hanno quando vogliono vincere contro le corazzate?

Sul perché le squadre di primo piano non prendano poi tanti italiani non saprei, ma per dire se un Rota o uno Zana (per dirne due a caso, ma anche i vari Mozzato, Battistella) non fossero in squadre di terzo piano, secondo me riuscirebbero a mettere il proprio valore in mostra. Poi che non abbiamo il Pogacar è appurato..
 

Ser pecora

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Credo sia anche un discorso di squadra. Rispetto al passato (a costo di generalizzare non specifico), credo conti molto meno l'individuo e molto più la squadra per vincere. E di italiani promettenti in squadre WT di primissimo rilievo ce ne sono pochi, ma quei pochi (chessò un Bagioli, e anche Milan anche se la Bahrain non la metterei al livello della QS) dei risultati li ottengono. I vari talenti sperduti tra vari team di secondo piano che speranze hanno quando vogliono vincere contro le corazzate?

Sul perché le squadre di primo piano non prendano poi tanti italiani non saprei, ma per dire se un Rota o uno Zana (per dirne due a caso, ma anche i vari Mozzato, Battistella) non fossero in squadre di terzo piano, secondo me riuscirebbero a mettere il proprio valore in mostra. Poi che non abbiamo il Pogacar è appurato..

Questo credo sia un buon punto, e credo dipenda proprio da un fattore di "dispersione" dei talenti. In Italia il bacino di praticanti è molto grande (il ciclismo è il 3° sport per tesserati dietro calcio e nuoto), c'è grande tradizione, ma i meccanismi di selezione vanno rivisti probabilmente. Io credo ci siano un sacco di talenti che si disperdono per come è congegnata ancora "la trafila" con gare che privilegiano corridori veloci e con spunto su tutto, con una marea di micro-società che non hanno i mezzi per valorizzare i talenti e, forse, non li mandano dove potrebbero esserlo.
Inoltre c'è zero considerazione per la pista e le cronometro (e qui si la federazione ha delle responsabilità) oltre che poca per la mtb. Che con il traffico, le strade e l'educazione media degli automobilisti locali sarebbe un'ottima alternativa alla strada per le giovanili (in altri paesi tanti talenti vengono fuori dalla mtb infatti).

In generale penso sia un settore da "svecchiare" a livello di mentalità, e si potrebbero gestire meglio le risorse, accentrandole un po' (ma nel paese degli n-mila campanili la vedo difficile).
 

bianco222

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24 Giugno 2013
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Olmo ZeroTre Disc
Interessante le info su UK e Francia (che nonostante i problemi che hai evidenziato nella classifica maschile sono quarta e quinta, quindi in "serie A", per semplificare).

Il modello Italiano come si distingue da quelli UK e Francia, nel bene e nel male?

Il punto che mi ha colpito è che l'italia non era mai uscita dalla "serie A" delle nazionali fino ad ora, sembrerebbe che questo sia il punto più basso, non un normale ciclo già avvenuto in passato.
Ma di fatto siamo ancora in serie A. Perché siamo nelle prime 10. Considera che ai mondiali la "serie A" è a 10 squadre e se in passato siamo stati 7° o 8° probabilmente non ce ne siamo accorti.
Inoltre c'è da considerare che il ciclismo si è globalizzato. Un tempo erano 4-5 paesi a monopolizzare il ciclismo e ovviamente questi paesi non uscivano mai dalla serie A. Oggi è diverso e dobbiamo accettarlo (anche perché in realtà è positivo per il nostro sport).

Aggiungiamo che in campo femminile siamo secondi anni luce davanti ai terzi...
 
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Dire che questo va contro ogni evidenza degli ultimi anni.
Bernal, Pogacar, Ayuso, Evenepoel, DeLie, Tarling, etc.etc...è tutta gente che è esplosa prima di essere ancora U23...e non mi pare rappresentino un problema per nessuno, loro federazioni men che mai...
Le grosse squadre prendono ormai corridori che non sono nemmeno junior. Idem in campo femminile.

Quindi direi che semmai è l'esatto contrario: in Italia si tende ad essere ancora conservativi e obbligare i giovani a "fare la trafila" con le solite balle che altrimenti si bruciano presto, etc...nel frattempo le grosse squadre non lo sanno e gli italiani li prendono eccome nelle development.

Che in Italia non ci siano "buoni corridori" è il colmo dai...veramente figlio del pensare che il ciclismo siano i 4-5 che vincono i GT e le monumento....basti pensare che l'Italia ha 10 corridori per punti UCI nei primi 100 al mondo. Uk 5, PaesiBassi e Spagna 8, Slovenia 3....al momento in Italia mancano i super-campioni non i corridori buoni.
Fossimo al posto della Slovenia la federazione sarebbe incensata da mattina a sera...
Evidentemente diamo un senso al termine buon corridore abbastanza diverso. Comunque per me un buon corridore lo è se è competitivo e magari vince qualche gara importante. Ma almeno competitivo. I nostri attualmente non ci vanno nemmeno vicino. Nemmeno in quelle di un giorno che sono notoriamente più aperte nelle soluzioni. Ha fatto un pò eccezione Ganna quest'anno.
Riguardo a Pogacar Evenepoel Bernal (o quello che ne sarebbe potuto essere) non li definisco buoni corridori dunque non li annovero nel mazzo di quelli che vanno fatti crescere in una determinata maniera. Capirai Remco giocava a pallone fino a 16 anni figuriamoci se è cresciuto in una maniera pro ciclismo.
Questo credo sia un buon punto, e credo dipenda proprio da un fattore di "dispersione" dei talenti. In Italia il bacino di praticanti è molto grande (il ciclismo è il 3° sport per tesserati dietro calcio e nuoto), c'è grande tradizione, ma i meccanismi di selezione vanno rivisti probabilmente. Io credo ci siano un sacco di talenti che si disperdono per come è congegnata ancora "la trafila" con gare che privilegiano corridori veloci e con spunto su tutto, con una marea di micro-società che non hanno i mezzi per valorizzare i talenti e, forse, non li mandano dove potrebbero esserlo.
Inoltre c'è zero considerazione per la pista e le cronometro (e qui si la federazione ha delle responsabilità) oltre che poca per la mtb. Che con il traffico, le strade e l'educazione media degli automobilisti locali sarebbe un'ottima alternativa alla strada per le giovanili (in altri paesi tanti talenti vengono fuori dalla mtb infatti).

In generale penso sia un settore da "svecchiare" a livello di mentalità, e si potrebbero gestire meglio le risorse, accentrandole un po' (ma nel paese degli n-mila campanili la vedo difficile).
Ecco forse non ho espresso bene questi concetti che tutti assieme li addebito a una FCI. Quella attuale che vedo immobile o quasi in tal senso e quella passata come minimo. Meccanismi di selezione sbagliati trafila giovanile sbagliata gare mal congegnate microsocietà povere anzichè società sostenute dalla federazione che invece sperpera i soldi a mandare mogli e parenti vari in vacanza alle manifestazioni internazionali (un esempio non l'unico) poca mtb poca pista (ma lì entra in ballo la acrenza di strutture che può non essere colpa della federazione) anche se come attività su pista non siamo messi male a livello alto mentalità generalmente da svecchiare.
Ho preso tutte le cose che hai indicato. Quale di queste non è responsabilità diretta della FCI? Il problema da risolvere era Cassani no? Il problema da risolvere era riammettere i bombati alle GF con tanto di pessimo esempio per i giovani su come vanno visti certi imbroglioni?
 

Ser pecora

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Evidentemente diamo un senso al termine buon corridore abbastanza diverso. Comunque per me un buon corridore lo è se è competitivo e magari vince qualche gara importante. Ma almeno competitivo. I nostri attualmente non ci vanno nemmeno vicino. Nemmeno in quelle di un giorno che sono notoriamente più aperte nelle soluzioni. Ha fatto un pò eccezione Ganna quest'anno.
Riguardo a Pogacar Evenepoel Bernal (o quello che ne sarebbe potuto essere) non li definisco buoni corridori dunque non li annovero nel mazzo di quelli che vanno fatti crescere in una determinata maniera. Capirai Remco giocava a pallone fino a 16 anni figuriamoci se è cresciuto in una maniera pro ciclismo.

Ecco forse non ho espresso bene questi concetti che tutti assieme li addebito a una FCI. Quella attuale che vedo immobile o quasi in tal senso e quella passata come minimo. Meccanismi di selezione sbagliati trafila giovanile sbagliata gare mal congegnate microsocietà povere anzichè società sostenute dalla federazione che invece sperpera i soldi a mandare mogli e parenti vari in vacanza alle manifestazioni internazionali (un esempio non l'unico) poca mtb poca pista (ma lì entra in ballo la acrenza di strutture che può non essere colpa della federazione) anche se come attività su pista non siamo messi male a livello alto mentalità generalmente da svecchiare.
Ho preso tutte le cose che hai indicato. Quale di queste non è responsabilità diretta della FCI? Il problema da risolvere era Cassani no? Il problema da risolvere era riammettere i bombati alle GF con tanto di pessimo esempio per i giovani su come vanno visti certi imbroglioni?

-Milan ha vinto una tappa al Giro e fatto 4 volte secondo (per inesperienza direi)
-Dainese tappa al Giro e Vuelta
-Zana ha vinto tappa al giro e vinto il giro di Slovenia, più tot piazzamenti
-Bagioli ha vinto GranPiemonte e 2° al Lombardia
-Ciccone maglia a pois al Tour

io questi li definirei "buoni corridori"...poi non so...

Poi è stata un'annata un po' deludente un po' proprio per Ciccone (che potrebbe fare di più per i mezzi che ha), Bettiol (che si vede solo a tratti) ed altri che magari in squadre più competitive (come dice robeambro) potrebbero far meglio, come Rota, Mozzato (che comunque 2 buone vittorie se le è portate a casa), Albanese, Velasco, etc...

A livello giovanile: tra gli U23 i campioni del mondo 2019 e 2021 sono italiani (Battistella e Baroncini), Tiberi junior 2019 a crono, etc..etc..

In compenso in campo femminile (stessa federazione) i risultati sono egregi. Idem la pista che è un miracolo continuo.

Si scarseggia nella mtb.

Si potrebbe fare meglio chiaramente e Dagnoni ha inanellato una serie di figuracce, ma ci sono anche tante cose strutturali che vanno oltre Dagnoni.
 

bradipus

Vendicatore Mascherato e motore di ricerca
23 Luglio 2009
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qualunquemente
-Milan ha vinto una tappa al Giro e fatto 4 volte secondo (per inesperienza direi)
-Dainese tappa al Giro e Vuelta
-Zana ha vinto tappa al giro e vinto il giro di Slovenia, più tot piazzamenti
-Bagioli ha vinto GranPiemonte e 2° al Lombardia
-Ciccone maglia a pois al Tour

io questi li definirei "buoni corridori"...poi non so...

Poi è stata un'annata un po' deludente un po' proprio per Ciccone (che potrebbe fare di più per i mezzi che ha), Bettiol (che si vede solo a tratti) ed altri che magari in squadre più competitive (come dice robeambro) potrebbero far meglio, come Rota, Mozzato (che comunque 2 buone vittorie se le è portate a casa), Albanese, Velasco, etc...

A livello giovanile: tra gli U23 i campioni del mondo 2019 e 2021 sono italiani (Battistella e Baroncini), Tiberi junior 2019 a crono, etc..etc..

In compenso in campo femminile (stessa federazione) i risultati sono egregi. Idem la pista che è un miracolo continuo.

Si scarseggia nella mtb.

Si potrebbe fare meglio chiaramente e Dagnoni ha inanellato una serie di figuracce, ma ci sono anche tante cose strutturali che vanno oltre Dagnoni.
Aggiumgo che a livello U23 abbiamo due ragazzi sul podio del Tour de l'Avenir (Pellizzari e Piganzoli), più Busatto vincitore alla Liegi di categoria (con Del Pretto terzo).
Forse si sente già la 'mano' di Salvoldi, che tanto bene ha fatto nel settore femminile?

Nella mtb non dimentichiamoci l'ottima annata di Martina Berta, sesta nella classifica generale di CdM.