Mi viene difficile pensare che dietro ci siano delle 'ragioni di sponsor e di denaro' per un premio che noi appassionati dimentichiamo nel giro di una settimana (chi si ricordava del vincitore dello scorso anno o di due anni fa?) e che secondo me non porta nessuna ricaduta di carattere economico agli attori in gioco.
Chi dovrebbe beneficiare di queste ragioni? La Jumbo, che sta abbandonando la sponsorizzazione? Cervelo, che non so nemmeno se continuerà ad essere la bici dei 'calabroni' il prossimo anno? E, nel caso, siamo sicuri che il marchio canadese sia politicamente più forte di Canyon e Colnago?
Non credo che il Vèlo d'Or sposti alcunché in termini di vendite e di fatturati, e nemmeno che abbia dietro un movente 'politico' (la notoriamente potentissima federazione danese?); è un riconoscimento che viene dato all'atleta, votato da una serie di giornalisti secondo il loro umore del momento, che lascia il tempo che trova e viene tranquillamente dimenticato nel giro di pochi giorni.
A parer mio è una specie di Telegatto o di Miss Italia del ciclismo (senza nemmeno le ospitate a pagamento), per cui è assolutamente una perdita di tempo accapigliarsi e fare dietrologie. Le uniche cose che contano davvero sono i palmarés, tutto il resto è beppecontismo, e noia...