News L'UCI vieta ai corridori transgender la partecipazione alle gare femminili
- Creatore Discussione BDC-MAG.COM
- Data di inizio
Zugnajima#11
Strat Twelve in Pit Lane
- 14 Giugno 2010
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Curioso notare come gli uomini che diventano donne vogliano gareggiare con loro, ma non mi pare ci sia la stessa fila di donne diventate uomini che vogliano gareggiare con i maschi. L'unica soluzione gare per uomini donne e trans, terza categoria per loro, tutti contenti, nessuna discriminazione.
Edit, che poi sarebbe facilissimo, per gareggiare con gli uomini devi esserlo nato e rimanerci, idem per le donne, cambi la tua sessualità ?
Fai le gare insieme a tutti quelli che lo hanno fatto così evitiamo di discriminare le donne nate donne e che hanno deciso di rimanere donne facendole gareggiare con i trans e contemporaneamente onoriamo le donne e tutti i sacrifici in più di noi maschi che fanno per gareggiare, vedi allenarsi con il ciclo, recuperare la forma dopo una gravidanza ed etc
Edit, che poi sarebbe facilissimo, per gareggiare con gli uomini devi esserlo nato e rimanerci, idem per le donne, cambi la tua sessualità ?
Fai le gare insieme a tutti quelli che lo hanno fatto così evitiamo di discriminare le donne nate donne e che hanno deciso di rimanere donne facendole gareggiare con i trans e contemporaneamente onoriamo le donne e tutti i sacrifici in più di noi maschi che fanno per gareggiare, vedi allenarsi con il ciclo, recuperare la forma dopo una gravidanza ed etc
Ultima modifica:
EliaCozzi
Scalatore
- 2 Marzo 2016
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Torniamo al punto in questione.
Mi pare di rilevare dai record mondiali di atletica che ci sia una bella differenza di prestazioni tra uomo e donna per cui è corretto e rispettoso per le donne gareggiare contro atlete dello stesso genere.
Quindi decisione uci giusta e spero faccia presto la stessa cosa, se già non è stato fatto, la world athletic prima di inquinare i vari primati con risultati fasulli.
Mi pare di rilevare dai record mondiali di atletica che ci sia una bella differenza di prestazioni tra uomo e donna per cui è corretto e rispettoso per le donne gareggiare contro atlete dello stesso genere.
Quindi decisione uci giusta e spero faccia presto la stessa cosa, se già non è stato fatto, la world athletic prima di inquinare i vari primati con risultati fasulli.
Rispolvero il tema.
Una cosa che non capisco è il significato del termine "identificarsi". Qualora ce l'abbia un significato, ma temo sia una parola astratta gettata nel mucchio apposta x creare ulteriore confusione.
Allora ci sono maschi che si "identificano" donne. E pertanto vorrebbero gareggiare tra le donne.
Scusate ma se io sono un lottatore elite di judo, muscolosissimo, e la bilancia dice 90Kg, se mi "identifico" di 50Kg, in che categoria gareggio?
Se io mi "identifico" medico chirurgo, posso fare ciò che fa un medico chirurgo?
E se mi "identifico" carabiniere posso fermare gli automobilisti e chiedergli la patente?
Morale: uno può anche "identificarsi" quello che vuole, però "identificarsi" come XYZ non vuol dire esserlo.
Una cosa che non capisco è il significato del termine "identificarsi". Qualora ce l'abbia un significato, ma temo sia una parola astratta gettata nel mucchio apposta x creare ulteriore confusione.
Allora ci sono maschi che si "identificano" donne. E pertanto vorrebbero gareggiare tra le donne.
Scusate ma se io sono un lottatore elite di judo, muscolosissimo, e la bilancia dice 90Kg, se mi "identifico" di 50Kg, in che categoria gareggio?
Se io mi "identifico" medico chirurgo, posso fare ciò che fa un medico chirurgo?
E se mi "identifico" carabiniere posso fermare gli automobilisti e chiedergli la patente?
Morale: uno può anche "identificarsi" quello che vuole, però "identificarsi" come XYZ non vuol dire esserlo.
4x16
Maglia Iridata
- 21 Marzo 2010
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- Bici
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Ti do ragione in parte; identificarsi vuol dire che io mi "sento" così, però un conto è identificarsi per una professione in cui non ci si può improvvisare, un conto è identificarsi con un genere; ogni essere umano è libero di sentirsi uomo o donna che sia a patto però che non vada a pregiudicare il modo di sentirsi di un'altro. Sei uomo e ti senti donna? Liberissimo di metterti minigonna e tacchi e nessun'altro si permetta di discriminare (criticare si perché c'è libertà di espressione, nei limiti, ovviamente) però se questo porta a vantaggi oggettivi come lo è nello sport allora questo va a scapito dei concorrenti che si identificano nel sesso di cui madre natura li ha dotati. Le persone trans vogliono gareggiare? Benissimo, si faccia una categoria trans e siano liberi di godersi il loro sport assieme a altre persone che si identificano come loro.
tutto giusto, l'inghippo è che forse il genere transgender non esiste. chi cambia sesso da uomo a donna ad esempio, legalmente è una donna. magari qualcuno che conosce la materia ci illumini.
Infatti, che io sappia si può cambiare legalmente sesso ratificando la carta di identità etc
Quindi sei legalmente donna
Ma basta un check alla tua storia clinica...
P.S. questo qui è un grande: https://www.tempi.it/canada-protesta-powerlifter-si-dice-donna-batte-trans/
Ok, grazie delle risposte.
Una cosa che mi turba tantissimo: ci sono paesi (credo UK e US) dove usare pronomi maschili (he, him, his) x un uomo che si "identifica" donna è un reato, rischia di passare come "hate crime", proseguibile penalmente.
Va bene il rispetto, l'accoglienza, no alla violenza sia fisica che altro. Però se io so che un individuo ha cromosomi XY (quelli dei maschi) non voglio essere obbligato a fare come se lui fosse femmina.
Una cosa che mi turba tantissimo: ci sono paesi (credo UK e US) dove usare pronomi maschili (he, him, his) x un uomo che si "identifica" donna è un reato, rischia di passare come "hate crime", proseguibile penalmente.
Va bene il rispetto, l'accoglienza, no alla violenza sia fisica che altro. Però se io so che un individuo ha cromosomi XY (quelli dei maschi) non voglio essere obbligato a fare come se lui fosse femmina.
perchè tante seghe mentali? fregatene, quella m***a trasposta a legge non arriverà mai qui (o cmq saremo morti nel frattempo)
andry96
Ammiraglia
Dietro a quell' "identifica" che cerchi tristemente di banalizzare c'è una patologia certificata che si chiama disforia di genere che aimé è una condizione tremenda per chi la vive e lo è ancora di più in una società ricca di omuncoli che la banalizzano in questo modo.
Che poi sia tremendamente complicato legiferare a riguardo è palese e che in alcuni casi si sia arrivati a situazioni paradossali ma di certo ciò che è giusto è lontano anni luce da quello che scrivi
andry96
Ammiraglia
Una persona che cambia sesso diventa inevitabilmente e legalmente dell'altro sesso, proprio perché ne è stata certificata una patologia e ha seguito il successivo iter
È ovvio che nel mondo dello sport capire cosa fare è tremendamente complesso perché si tratta di una situazione decisamente delicata, da un lato c'è una persona che si sente inevitabilmente donna e che ha fatto un percorso per esserlo ma è chiaro che capire come il passato influisca sulle sue prestazioni fisiche e come legiferare è veramente problematico
Ci stiamo complicando la vita con sovrastrutture ideologiche assurde, per rispettare i diritti di tutti non è necessario calpestare il caro vecchio buon senso comune. Un uomo “biologico” che compete con delle donne ha un vantaggio “biologico” ingiusto, anche se si sente donna.
Non direi, aldilà della semplificazione di alberto relativa all'identificazione sui generis, a livello sportivo il discorso lo farei veramente molto semplice: nato biologicamente femmina: gareggi. no? pazienza
andry96
Ammiraglia
Si parla di persone che hanno effettuato il processo di terapia ormonale e quant'altro e non sto dicendo che sia giusto o sbagliato farle gareggiare, non ho sicuramente le conoscenze per escluderlo a priori, è ovvio che la risposta facile è no per tutti punto e basta, facile a dirsi, soprattutto per quelli che non hanno questo problema
Ma è anche chiaro che se vi è la possibilità per capire che qualcuna di queste persone possa secondo opportuni controlli ecc avere i requisiti di gareggiare escluderli è una limitazione
Prendiamo atto che esistono limiti che non si possono superare e con cui bisogna imparare a convivere, l’idea per cui tutti dovrebbero poter fare tutto è semplicemente sbagliata. Quindi se uno nato uomo vuole vivere da donna bene, se vuole gareggiare con le donne pero’ non puo’, non farei alcuna eccezione, questo non lede alcun suo diritto (perche’ non è un diritto gareggiare) e serve a rispettare i diritti delle donne di gareggiare in una competizione equa.
Credo che il caso complicato casomai sia un altro, ovvero quello di donne con cromosomi femminili ma configurazioni ormomali ormonali particolari che danno vantaggi simili a quelli di un uomo ad es. Caster Semenya nel mezzofondo secondo me lei aveva diritto a gareggiare con le donne perche’ la sua condizione non se la era cercata, ma glielo hanno impedito.