News Presentato il Giro d'Italia Women 2024

Ser pecora

Diretur
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Ringrazio per le risposte, secondo me l'entitá del gap tra le caratteristiche dei percorsi femminili e maschili non é giustificata. Penso anche che un percorso femminile cosí ridotto vada a diminuire la spettacolaritá e l'interesse delle gara

Prendi una corsa di un giorno come la Liegi:

F-143km, 2478mt+, vinta dalla Vollering a 37,1kmh di media in 3h50'
M-258km, 4450mt+, vinta da Evenepoel a 41,2kmh di media in 6h15' (l'ultimo è arrivato 18'50" dopo)

Realisticamente le donne quanto ci metterebbero sullo stesso percorso maschile? Sarebbe spettacolare "vedere" (da chi?) 8h di gara a 35kmh?
 
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bradipus

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qualunquemente
mi viene da dire che, se più seguito, potrebbero anche aumentare gli sponsor
Eh, ma non credo che aumentando le tappe aumenti il numero degli interessati.
Basti vedere qui sul forum; a seguire il ciclismo femminile siamo sempre i soliti quattro gatti, nonostante il numero ed il livello delle gare (e delle atlete) sia molto cresciuto in questi anni.
 

philthyphil

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Eh, ma non credo che aumentando le tappe aumenti il numero degli interessati.
Basti vedere qui sul forum; a seguire il ciclismo femminile siamo sempre i soliti quattro gatti, nonostante il numero ed il livello delle gare (e delle atlete) sia molto cresciuto in questi anni.
esatto.
secondo me il numero inferiore di tappe è dato anche da questo.

già siamo in 3 gatti (manco 4..) a seguire il giro donne per 7 tappe, chi lo fa fare all'organizzatore di andare a impelagarsi con ulteriori costi/richieste di permessi/organizzazione per "poco/niente"?

È brutto da dire, ed è un po' un gatto che si morde la coda (non se ne parla, non c'è seguito perché non se ne parla, non se ne parla perché non c'è seguito, ecc....) però la realtà, ad oggi, è così. per quanto le gare femminili possano essere belle come le corrispettive maschili il seguito di pubblico è quello che è.
 

jacknipper

Diversamente scalatore
9 Febbraio 2013
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Colnago per la strada & Kona per il fango
Eh, ma non credo che aumentando le tappe aumenti il numero degli interessati.
Basti vedere qui sul forum; a seguire il ciclismo femminile siamo sempre i soliti quattro gatti, nonostante il numero ed il livello delle gare (e delle atlete) sia molto cresciuto in questi anni.
io non ho l soluzione nè pretendo di averla, dico solo che, così come impostato, non richiamerà nessuno, neanche il sottoscritto per inciso (se non forse per la tappa finale, perchè anche quella col blockhaus sembra tanto la tappa maschile dello scorso anno)
mentre su altre gare, vedi strade bianche, è stato un piacere forse più che la gara uomini
 

jacknipper

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esatto.
secondo me il numero inferiore di tappe è dato anche da questo.

già siamo in 3 gatti (manco 4..) a seguire il giro donne per 7 tappe, chi lo fa fare all'organizzatore di andare a impelagarsi con ulteriori costi/richieste di permessi/organizzazione per "poco/niente"?

È brutto da dire, ed è un po' un gatto che si morde la coda (non se ne parla, non c'è seguito perché non se ne parla, non se ne parla perché non c'è seguito, ecc....) però la realtà, ad oggi, è così. per quanto le gare femminili possano essere belle come le corrispettive maschili il seguito di pubblico è quello che è.
eh ma siam sempre li, o investi o fai quello che tanno facendo
 

philthyphil

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Boh, speriamo che con RCS le cose migliorino (anche se, vista la miserella presentazione di ieri, le premesse non sono esaltanti).
secondo me vedremo la piega che prenderà nei prossimi anni con il TdF Femmes. Hanno una manciata di soldini in più che stanno investendo e un "co-sponsor" (Zwift) che qualche appassionato in più potrebbe richiamarlo, pubblicità un po' se ne è vista in giro lo scorso anno. Li vedremo se la corsa femminile attirerà più pubblico (e di che tipo) e quindi se RCS ci andrà o meno dietro
 

bradipus

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secondo me vedremo la piega che prenderà nei prossimi anni con il TdF Femmes. Hanno una manciata di soldini in più che stanno investendo e un "co-sponsor" (Zwift) che qualche appassionato in più potrebbe richiamarlo, pubblicità un po' se ne è vista in giro lo scorso anno. Li vedremo se la corsa femminile attirerà più pubblico (e di che tipo) e quindi se RCS ci andrà o meno dietro
Per quanto visto finora, non sono granché ottimista.
Hanno preso in carico il Giro donne perché tirati per la giacca, mentre sono gli unici organizzatori di corse storiche di un giorno che non hanno ancora varato la gara femminile. Sanremo e Lombardia brillano per l'assenza, mentre Fiandre, Liegi, Amstel, Freccia Vallone, Roubaix, Strade Bianche, Emilia, Gant, La Panne, persino la Cadel Evans ed il Tour de Guangxi sono anni che vedono correre anche le ragazze. Solo San Sebastian ci tiene compagnia... anche se per correttezza va ricordato che hanno fatto quest'anno la prima edizione di una gara in terra araba, con l'UAE Tour.
Speriamo che col Giro ci sia un cambio di marcia di RCS in questa direzione.
 
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Rick_86

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Prendi una corsa di un giorno come la Liegi:

F-143km, 2478mt+, vinta dalla Vollering a 37,1kmh di media in 3h50'
M-258km, 4450mt+, vinta da Evenepoel a 41,2kmh di media in 6h15' (l'ultimo è arrivato 18'50" dopo)

Realisticamente le donne quanto ci metterebbero sullo stesso percorso maschile? Sarebbe spettacolare "vedere" (da chi?) 8h di gara a 35kmh?

Ma qui il gap é giá molto piú ridotto. Facendo le proporzioni avremmo un giro per le donne di 1840km (invece di 856, quello maschile é di 3321) e un dislivello di 23890m (invece di 12000, quello maschile é di 42900). Quello che a me fa strano (ripeto, senza conoscere le logiche che portano a queste scelte) é vedere un percorso che é per lunghezza e altitudine 1/4 rispetto a quello maschile.
 

bradipus

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Ma qui il gap é giá molto piú ridotto. Facendo le proporzioni avremmo un giro per le donne di 1840km (invece di 856, quello maschile é di 3321) e un dislivello di 23890m (invece di 12000, quello maschile é di 42900). Quello che a me fa strano (ripeto, senza conoscere le logiche che portano a queste scelte) é vedere un percorso che é per lunghezza e altitudine 1/4 rispetto a quello maschile.
Come detto, non credo si tratti di una questione tecnica, ma economica.
I costi hanno una progressione lineare con il numero di tappe, non così i ricavi; oggi i Giri femminili, con le loro otto tappe, coprono due weekend (dove si verifica il massimo degli ascolti), bisogna aggiungere altre cinque tappe con un giorno di riposo per ottenere un weekend in più. Un aumento di costi complessivamente del 75%.
Dubito molto che si riuscirebbe ad aumentare in maniera proporzionale i ricavi da sponsor e diritti televisivi, in una situazione che già oggi fa fatica a reggersi in equilibrio.
 
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martin_galante

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Per i maschietti che vogliono far fare 20 tappe alle donne, vi sfugge qualcosa che si chiama ciclo mestruale, e che puo' compromettere la prestazione per diversi giorni o, a seconda della situazione, rendere una tappa una vero e proprio calvario. Anche per le manifestazioni sportive di un solo giorno, il ciclo si pianifica con pillola e via dicendo. Gia' nell'atletica, che conosco un po' meglio del ciclismo, molte (moltissime) donne hanno un flusso mestruale minimo, irregolare, o semplicemente amenorrea per via dello stress fisico e della bassissima massa grassa. Magari questo fenomeno e' meno presente nel ciclismo in quanto il livello e' piu' basso, ma non mi pare il caso di complicare loro la vita ulteriormente

Mettere anche solo 12 tappe (che coi riposi fanno due settimane) costringe le atlete ad una pianificazione esatta del ciclo mestruale: si rischia di compromettere mesi di allenamento per un ciclo sfasato di qualche giorno (cosa appunto non rara visto il lavoro cui e' sottoposto il fisico). Fare venti tappe come per gli uomini implica prendere ormoni per non rischiare di vedere mesi di lavoro vanificati, e comunque tantissimi ritiri per sopraggiunto ciclo. A me per altro i giri di una settimana piacciono pure per le gare maschili, e sono ben contento che stiano riaguadagnando prestigio tra gli uomini.
 
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Per i maschietti che vogliono far fare 20 tappe alle donne, vi sfugge qualcosa che si chiama ciclo mestruale, e che puo' compromettere la prestazione per diversi giorni o, a seconda della situazione, rendere una tappa una vero e proprio calvario. Anche per le manifestazioni sportive di un solo giorno, il ciclo si pianifica con pillola e via dicendo. Gia' nell'atletica, che conosco un po' meglio del ciclismo, molte (moltissime) donne hanno un flusso mestruale minimo, irregolare, o semplicemente amenorrea per via dello stress fisico e della bassissima massa grassa. Magari questo fenomeno e' meno presente nel ciclismo in quanto il livello e' piu' basso, ma non mi pare il caso di complicare loro la vita ulteriormente

Mettere anche solo 12 tappe (che coi riposi fanno due settimane) costringe le atlete ad una pianificazione esatta del ciclo mestruale: si rischia di compromettere mesi di allenamento per un ciclo sfasato di qualche giorno (cosa appunto non rara visto il lavoro cui e' sottoposto il fisico). Fare venti tappe come per gli uomini implica prendere ormoni per non rischiare di vedere mesi di lavoro vanificati, e comunque tantissimi ritiri per sopraggiunto ciclo. A me per altro i giri di una settimana piacciono pure per le gare maschili, e sono ben contento che stiano riaguadagnando prestigio tra gli uomini.
mi pare che nessuno abbia parlato di 20 tappe ma di 10-12, quindi solo 2-4 in più, con i riposi si va a chiudere in 2 settimane, 15gg
 

martin_galante

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mi pare che nessuno abbia parlato di 20 tappe
Ho letto varie volte "stessi percorsi degli uomini"

ma di 10-12, quindi solo 2-4 in più, con i riposi si va a chiudere in 2 settimane, 15gg
Secondo me per alcune va bene, per altre sicuramente meno. Come uomo, non so ben dirti tutte le implicazioni, probabilmente sarebbe da chiedere alle interessate (che mi pare infatti siano contrarie a giri lunghi). in media ci sono circa tre settimane consecutive in cui il ciclo non impatta le prestazioni; ossia per meta' delle donne ci sono meno di 21giorni consecutivi. Magari se all'inizio dell'anno programmi il giro, riesci a centrare il periodo. Ma mettiamo che hai un problema ed un mese prima devi riprogrammare e fare il tour, o cose simili, mi sembrerebbe che in molti casi si debba ricorrere ad ormoni in dosi elevate per ritardare il ciclo.

In molti casi di queste cose neanche se ne parla, ma ovviamente accadono. Ad Atene 2004, i quattrocento metri donne furono organizzati con batterie, semifinali e finali nell'arco di quattro giorni (come normale).
Ana Guevara, che era la campionessa in carica e favorita, inizio' ad avere il ciclo proprio in quei quattro giorni. E perse la finale che era anche la sua unica possibilita' di vincere le olimpiadi. Assumo che lo sport femminile sia pieno di eventi simili, non tutte pero' amano parlare delle proprie mestruazioni.

Poi e' chiaro che una donna che ha un ciclo breve, programmabile e regolare, o semplicemente va in amenorrea appena e' molto magra, puo' anche fare 21gg. Pero' -secondo me- c'e' una grossa fetta di atlete per le quali sarebbe un grosso problema. In ogni caso, rimanderei la questione alle interessate e agli esperti della cosa. Volevo solo dire che non mi sembra un problema fatto solo di logistica.

Per altro le donne nell'ultra non sono lontano dagli uomini. Delle ultime tre RAAM, due le ha vinte una donna. Arrivando in 9 giorni...
 
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Rick_86

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Canyon Endurace AL
La domanda interessante, secondo me, non é perché il giro d'Italia femminile non sia uguale a quello maschile, ma come mai esista una grandissima differenza tra i due giri (quello F é tra 1/4 e 1/3 di quello M).
 

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La domanda interessante, secondo me, non é perché il giro d'Italia femminile non sia uguale a quello maschile, ma come mai esista una grandissima differenza tra i due giri (quello F é tra 1/4 e 1/3 di quello M).
Credo che una risposta molto valida l'abbia appena data @martin_galante .
Oltre all'aspetto economico / organizzativo di cui ho scritto qualche post fa.
 

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