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bianco70

Scalatore
22 Agosto 2007
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Bologna
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Wilier 110 Air
Per tutto quello che non si misura e che influisce c’è la statistica ;-)

La volontà non è quella di trovare un modello deterministico, ma di avere degli elementi utili che possano guidare le decisioni
Posso capire questa posizione su altri aspetti,come quando hai testato volumi importanti in Z2, sull'aspetto ambientale lo capisco meno.
Perché poi se alla gara troviamo caldo e afa che si fa?
 

canserbero

Fremen
17 Settembre 2017
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Posso capire questa posizione su altri aspetti,come quando hai testato volumi importanti in Z2, sull'aspetto ambientale lo capisco meno.
Perché poi se alla gara troviamo caldo e afa che si fa?
Per allenarsi in condizioni sfavorevoli c’è modo e modo. Nel caso specifico bisogna anche poter far fronte nel migliore dei modi ai cambiamenti repentini (e duraturi?) che si stanno avendo in queste settimane perché non si può semplicemente abbassare l’intensità del 10/20% (perché ovviamente non adattati alle nuove condizioni) e tirare a campare; è ovvio dove si andrà a parare in questo modo, anche ammesso e non concesso che si riesca a mantenere il volume.

In generale, dall’esperienza dell’anno scorso posso dire che subire passivamente le condizioni, indipendente se indoor o outdoor, non è, per me, la strada migliore.
 
22 Marzo 2007
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human-powered
Stavo confrontando le sensazioni di varie sessioni di allenamento usando il diagramma psicrometrico; ci devono essere dei fattori che influiscono e che non sto considerando perché le differenze che ci sono tra varie sessioni, per esempio prendendo a riferimento il punto di rugiada (in modo tale da avere una misura di sintesi che metta in relazione i differenti livelli di temperatura ed umidità tra le sessioni) sono decisamente troppo piccole per spiegare delle sensazioni così diverse (o magari ho avuto delle giornate da dimenticare e basta).
La volontà non è quella di trovare un modello deterministico, ma di avere degli elementi utili che possano guidare le decisioni. Nel caso specifico, magari il punto di rugiada è una ca**ta, anche se ne sono sempre più convinto perché ci può essere umidità al 90% con punto di rugiada prossimo a 0; la logica (mia) era quella di confrontare il punto di rugiada con la temperatura della pelle (che è il primario responsabile del raffreddamento del corpo) controllando anche per il tasso di umidità. Epic fail :(

La "regolazione" è decisamente complessa: la temperatura della pelle incide sullo scambio con l'esterno, ma ad esempio la differenza di temperatura core-pelle induce riflesso che modifica il flusso sanguigno alla pelle e quindi ridistribuisce in modo diverso il flusso complessivo. Siccome intervengono in parallelo molti elementi di risposta e di compensazione, e lo stato effettivo non è esattamente lo stesso (o comunque non c'è modo di individuarlo in modo preciso), non è strano che ci siano evoluzioni un po' diverse (e non deterministiche, se non approssimativamente: che è tipico dei sistemi complessi).
 
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22 Marzo 2007
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Nel caso specifico bisogna anche poter far fronte nel migliore dei modi ai cambiamenti repentini (e duraturi?) che si stanno avendo in queste settimane perché non si può semplicemente abbassare l’intensità del 10/20% (perché ovviamente non adattati alle nuove condizioni) e tirare a campare; è ovvio dove si andrà a parare in questo modo, anche ammesso e non concesso che si riesca a mantenere il volume.
Dovrai comunque necessariamente trovare un buon compromesso fino a quando non è migliorato un certo aspetto / hai ottenuto un adattamento favorevole/utile. Ma in fondo ti interessa più l'effetto dell'intensità e del volume piuttosto che l'intensità e il volume stessi, cioè potresti comunque creare una progressione dello stimolo senza temporaneamente aumentare l'intensità e/o il volume. Considerazione obbligatoriamente molto generale.
 

bagga

Scalatore
27 Luglio 2019
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giant tcr sl
Per carità, tutto bene fino a un certo punto, siamo pur sempre amatori
Io vado già ora fuori di testa che vedo il sole mentre entro nella pain cave...
D'estate penso preferirei pedalare ad alba o tramonto in ogni caso piuttosto che i rulli, e le giornate di pioggia accorciare e prenderla se proprio non posso stare fermo, ma ovviamente sono valutazioni personali
in linea di massima sono assolutamente d'accordo con te ma nelle ultime settimane, causa alcuni cambiamenti nella vita di tutti i giorni, sto iniziando a capire chi usa molto i rulli e lo fa anche in estate...

la mia prospettiva sarà quella di avere a 3-4 giorni alla settimana dove riesco a gestire gli orari come mi pare, e quindi comunque vada uscire su strada in bici che sia all'alba o al tramonto, e altri 3-4 giorni dove non ci riuscirò e le alternative saranno o stare fermi o rulli e credo che opterò per la seconda ipotesi...
 
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TS91

ZzZz
30 Ottobre 2023
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Canyon Aeroad
in linea di massima sono assolutamente d'accordo con te ma nelle ultime settimane, causa alcuni cambiamenti nella vita di tutti i giorni, sto iniziando a capire chi usa molto i rulli e lo fa anche in estate...

la mia prospettiva sarà quella di avere a 3-4 giorni alla settimana dove riesco a gestire gli orari come mi pare, e quindi comunque vada uscire su strada in bici che sia all'alba o al tramonto, e altri 3-4 giorni dove non ci riuscirò e le alternative saranno o stare fermi o rulli e credo che opterò per la seconda ipotesi...
Anche io nella stessa situazione, per lavoro mi dovrò trasferire tra 15gg e non so come durante la settimana riuscirò a gestire gli allenamenti...Fatto sta che la concomitanza dell'arrivo del caldo e la possibilità di dover fare i rulli mi spaventa molto(mi sparerò il pinguino in faccia:mrgreen:)
Per fortuna posso usare la corsa come cross-training
 
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canserbero

Fremen
17 Settembre 2017
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La "regolazione" è decisamente complessa: la temperatura della pelle incide sullo scambio con l'esterno, ma ad esempio la differenza di temperatura core-pelle induce riflesso che modifica il flusso sanguigno alla pelle e quindi ridistribuisce in modo diverso il flusso complessivo. Siccome intervengono in parallelo molti elementi di risposta e di compensazione, e lo stato effettivo non è esattamente lo stesso (o comunque non c'è modo di individuarlo in modo preciso), non è strano che ci siano evoluzioni un po' diverse (e non deterministiche, se non approssimativamente: che è tipico dei sistemi complessi).
Un po’ di dati ce li ho pure (temperatura pelle, core, temperatura, umidità), e anche volendo ricorrere ad un modello, la cosa più difficile rimane quella di trovare la variabile risposta; mi rifiuto di considerare come possibile variabile un rpe o comunque qualcosa che sia troppo soggettivo.
Dovrai comunque necessariamente trovare un buon compromesso fino a quando non è migliorato un certo aspetto / hai ottenuto un adattamento favorevole/utile. Ma in fondo ti interessa più l'effetto dell'intensità e del volume piuttosto che l'intensità e il volume stessi, cioè potresti comunque creare una progressione dello stimolo senza temporaneamente aumentare l'intensità e/o il volume. Considerazione obbligatoriamente molto generale.
In realtà anche solo mantenere il volume diventa la sfida. Nell’ipotesi di mantenere il volume e in maniera sostenibile, quel che più mi preoccupa nel breve-medio termine è la diminuzione di carico esterno (quello interno è verosimile che aumenti sensibilmente).
 
22 Marzo 2007
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Un po’ di dati ce li ho pure (temperatura pelle, core, temperatura, umidità), e anche volendo ricorrere ad un modello, la cosa più difficile rimane quella di trovare la variabile risposta; mi rifiuto di considerare come possibile variabile un rpe o comunque qualcosa che sia troppo soggettivo.
Sarebbe interessante se riuscissi a mettere tutto su un grafico per un paio di sessioni.
Non sottovalutare RPE :)
 

canserbero

Fremen
17 Settembre 2017
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I dati su temperatura core, pelle, fc ce li ho già su in un grafico unico, ora la sfida sarà poter accedere ai dati grezzi per metterli assieme a quelli di umidità relativa e temperatura stanza
 
22 Marzo 2007
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I dati su temperatura core, pelle, fc ce li ho già su in un grafico unico, ora la sfida sarà poter accedere ai dati grezzi per metterli assieme a quelli di umidità relativa e temperatura stanza
Continuando nel leggero OT: sfruttando le mie doti di smanettone spannometrico :-)xxxx (a volte servono) proverei anche solo ad allineare le immagini "stirate" per fare corrispondere inizio e fine, giusto per valutare se e come correlano variazioni e trend (ovviamente aggiungerei potenza, fc, magari percezione sforzo). Sicuramente grezzo e non automatizzabile, ma potrebbe funzionare :)
 
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fabiopon

Maglia Gialla
19 Novembre 2009
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Genova
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Specialized Roubaix SL2 + Olmo Zeffiro VCT + Rockraider 5.1
Oggi prima uscita stagionale di 1h e 40min con una frequenza cardiaca media di 122battiti piuttosto costanti, ho cercato di non andare mai oltre i 140 e di non scendere troppo al di sotto dei 120.
Stai in pianura spero...
Spesso parto con questo proposito ma, solo per attraversare Genova, sforo abbondantemente. Poi però iniziano le salite :cry: e allora ciao.
Lo considero anche un esercizio di "testa", molto utile in vista di giri lunghi.
 
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canserbero

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17 Settembre 2017
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Oggi prima uscita stagionale di 1h e 40min con una frequenza cardiaca media di 122battiti piuttosto costanti, ho cercato di non andare mai oltre i 140 e di non scendere troppo al di sotto dei 120.
Riportare i valori assoluti è poco utile per far capire cosa si è fatto (assumendo che parte dello scopo del post fosse questo). Se 120-140 sono i limiti della tua z2 allora avanti così :-)
 
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canserbero

Fremen
17 Settembre 2017
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Continuando nel leggero OT: sfruttando le mie doti di smanettone spannometrico :-)xxxx (a volte servono) proverei anche solo ad allineare le immagini "stirate" per fare corrispondere inizio e fine, giusto per valutare se e come correlano variazioni e trend (ovviamente aggiungerei potenza, fc, magari percezione sforzo). Sicuramente grezzo e non automatizzabile, ma potrebbe funzionare :)
Il problema principale sono le scale diverse :(
 

16pinto

Pedivella
28 Gennaio 2023
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224
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Balsorano (L'Aquila)
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??
Stai in pianura spero...
Spesso parto con questo proposito ma, solo per attraversare Genova, sforo abbondantemente. Poi però iniziano le salite :cry: e allora ciao.
Lo considero anche un esercizio di "testa", molto utile in vista di giri lunghi.
200 metri di dislivello piuttosto costanti quindi si diciamo che è prevalentemente pianura, oggi ho fatto un altro percorso ma con lo stesso dislivello ma con più strappi quindi ho faticato a fare un lavoro costante.
 
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Jerome 89

Choose life...
31 Luglio 2018
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Roswell, New Mexico.
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Quella dei sogni...
Buongiorno a tutti, in un'uscita di 2h30m interamente in z2, devo reintegrare mangiando qualcosa surante l'uscita? Oppure basta stare alto con i carboidrati nel pasto prima dell'uscita?
L'obbiettivo sarebbe creare un leggero deficit calorico, a mio modesto parere ho 1 kg in più rispetto al mio peso forma...
Grazie se qualcuno vorrà aiutarmi
 
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