Su questo siamo in parte d'accordo, ognuno corre secondo le sue caratteristiche; quello che volevo dire è che anche Froome aveva nelle corde la capacità di fare dei discreti numeri, e quando gli è servito li ha pure fatti (vedi Finestre), ma caratterialmente o atleticamente aveva altre capacità, ed era giusto che mettesse a frutto quelle.
E poi anche lui ci ha fatto divertire, in un certo senso... vedi la corsa sul Ventoux
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Pure Indurain ai tempi fu criticato perché non dava spettacolo: ad un certo punto si stufò, e durante una tappa del Tour 1995 con arrivo a Liegi piantò tutti ed andò in fuga. Solo Bruyneel (che poi vinse la tappa) riuscì a tenergli la ruota, senza peraltro dargli un cambio; il gruppo (con gente come Jalabert, Riis, Zulle, Bugno, Chiappucci, Virenque, Pantani, Rominger) beccò quasi un minuto, nonostante il feroce inseguimento.
E poi, a dirla tutta, anche vedere gare con cinquanta o più chilometri di fuga solitaria non è poi 'sto gran divertimento... personalmente preferisco sempre vedere la battaglia, magari di seconde linee, all'assolo del campione.