È vero che è meglio usare la chiave dinamometrica per serrare le viti su bici in carbonio? Cioè il carbonio richiede una mano più esperta nella manutenzione?
Su un telaio di viti da serrare ce ne sono 4:
- il reggisella: se il collarino è in alluminio, anche con telaio e cannotto sella in carbonio, la vite del collarino si può stringere a sentimento, certo non da spanare il filetto, ma c'è moltissimo margine. Se invece è un reggisella di quelli "proprietari" con il morsetto integrato del telaio, allora vanno rispettate le indicazioni del costruttore e avere una dinamometrica, o almeno avere un'idea di quanto siano 5Nm è utile
- l'expander dentro il cannotto forcella, vale anche per le bici in alluminio che spesso hanno la forcella in carbonio: per esperienza non c'è limite a questo, io ho volutamente rotto un expander inserito in un pezzo di cannotto tagliato per eccesso: ecco ... si è tranciata la vite dell'expander prima che il carbonio del cannotto mostrasse qualche indizio di cedimento.
- l'attacco del manubrio sul cannotto forcella (2 viti) ecco, questo è forse il punto più critico perché potrebbe creparsi il manubrio. Il cannotto forcella non cederà, anche perché se montato correttamente il manubrio/stem stringe su una parte di tubo al cui interno c'è l'expander che fa da contrasto. Se le viti del manubrio vengono tirate troppo si può crepare il carbonio. Un po' di accortezza e l'uso della pasta specifica per il carbonio si riuscirà a fissarlo in modo sufficientemente fermo senza tirare troppo le viti.
Se non si ha la dinamometrica, per avere un'idea di quanto siano 5Nm: prendi una chiave a brugola, la inserisci nella testa della vite in modo che la chiave sia orizzontale, poi a 10cm di distanza ci appoggi un peso di 5kg. Son tanti.