La Intermarche' si e' ritrovata in una situazione non ovvia. E' una squadra con una identita' belga (credo vallona). Due sponsor, uno belga e l'altro, Intermarche', francese ma con una forte presenza in Belgio come catena di supermercati. Maggioranza di corridori belgi, con qualche francese e qualche olandese, ed i due uomini chiave della dirigenza, Bourlaert e Van Der Schueren, pure loro belgi (un vallone ed un fiammingo). Ora, in questa squadra nota soprattutto in Belgio, con un piccolo budget ed in cui comunque non e' passato nessuno dei super-fenomeni del momento, si sono ritrovati un corridorre giovane, forte, e soprattutto con un enorme potenziale mediatico. Il cui peso deriva, oltre che dal talento nella gambe, anche dall'essere eritreo. Ora si capisce che per una piccola squadra, lasciarsi sfuggire l'occasione Biniam, vuol dire probabilmente non averne altre. Al tempo stesso pero' la natura nazionale della Inter, non ne fa la squadra in grado di ottimizzare il ritorno di immagine -e di sponsorizzazioni- dell'eritreo.
Intermarche' si e' esposta rinnovando a Girmay fino al 2028, difficile dire che abbiano sbagliato, per altro il contratto (300k prima, 1milione dopo rinnovo) e' abbastanza parsimonioso. Al contempo, e' chiaro che altre squadre con dimensioni meno nazionali avrebbero monetizzato piu' facilmente. Penso per esempio alla Bahrain che, a dispetto del nome, ha uno sponsor molto legato all'Africa. Va pure detto che oltre a lui, i giovani non sono proprio le punte del world tour, e tutti gli altri nomi piu' noti han gia' passato gli anni migliori.
Insomma, budget ben gestito, talento trovato e pagato relativemente poco, ma alla fine non basta se l'immagine globale non offre un pacchetto 'totale' allo sponsor. A volte ci si puo' trovare in difficolta' pur sbagliando poco-niente. In fondo gli basta il nome di uno sponsor 'giusto', spero riescano a trovarlo.