La salita dell'università mi pare l'abbiamo sottovalutata tutti e di sicuro non si faceva di slancio o di potenza. Treni esplosi, un vincitore a sorpresa. La quicksteppe poteva puntare su Alaphilippe invece di fargli portare borracce.
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Beh, a fare esplodere i treni (che poi sono due DQS e Lotto Jumbo) non è che sia stata la salita, direi più la maxicaduta, che ha evidentemente creato problemi di posizionamento a Viviani e ha eliminato Groenewegen.
Da questo video
si vede come davanti abbiano "scollinato" sui 50 km/h, quindi direi che sì, era una salita da fare di slancio e di potenza, non certo da gestire. Certo come in tutte le volate se parti presto paghi.
Credo che sia come la storia del bicchiere, c'è chi lo vede mezzo pieno, e chi lo vede mezzo vuoto, ma alla fine si parla delle stessa cosa
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In riferimento alla tappa di oggi, quando c'è un risultato come questo, mi viene da pensare che siamo di fronte ad un ricambio generazionale ... i corridori più giovani cominciano a farsi avanti.
92, 90, 94, 89, 90, 90, 89, 90, 89, 82.
Sono gli anni di nascita della top10. Il più giovane è ben noto (Ewan), i due 92 non sono vincitori seriali ma di certo neanche due sconosciuti. Teunissen che ha vinto poi rappresenta più il gregario di livello che becca la giornata a suo modo fortunata, che non l'uomo nuovo destinato a dominare il futuro.
Tutto il resto è già affermato da tempo, i vari Cavendish, Greipel, Kittel (più per problemi suoi, che per l'anagrafe), Gilbert (in arrivi veloci), Kristoff, Boasson Hagen, sono stati scalzati da questi qua da 2/3 anni.
I giovani promettenti sono i vari Jakobsen, Philpsen, Asgreen, Hodeg, Halvorsen, Moschetti, ma sono ancora lontani dal poter impensierire i corridori dall'89 al 94 che sono già un paio di anni che si prendono tutto.