Fondamentalmente, tutti noi pur parlando da seduti non riusciamo con certezza a soppesare bene tutto, ora attribuire delle colpe certe a uno dei due, che erano entrambi a 70 kmh e ben oltre i 1000 w per quello che possono aver fatto e pensato in pochi millesimi di secondo mi par impossibile. In quei momenti, il fare un qualcosa di pensato e deliberato è mentalmente quasi impossibile.
La squalifica me la aspetto per un gesto grave, scorretto e deliberato. Come ad esempio il traino di Nibali alla Vuelta. Qui sul grave non siam concordi, sullo scorretto nemmeno, sul deliberato credo ancor meno. I pareri tecnici degli stessi corridori ed ex corridori (Petacchi ad esempio) concordano che il gesto in sè non fosse affatto grave. Come faccia una giuria ad avere una tal certezza, sulla gravità (a prescindere dagli esiti) e soprattutto sulla deliberatezza, faccio fatica a capirlo.
L'unica cosa che mi viene in mente è che con questa punizione esemplare (che come tutte quelle esemplari non sono manco giuste ed equilibrate) abbia voluto riaffermare la grandeur francese. Noi siamo Le Tour e possiamo prescindere da chiunque, anche dal campione del mondo ed elemento più mediatico, come fecero con Pantani e Cipollini all'epoca. E dal un lato han ragione, Le Tour è Le Tour.
Peccato che non abbiano avuto la forza di farlo con tutti e mo nel loro albo d'oro hanno 7 caselle vuote.