A tutti i condropatici

kar38

Recordman
23 Ottobre 2010
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si grazie
veramente ho sempre lavorato lungo tutta l'estenzione ne ortopedico ne fisioterapista mi hanno dato delle direttive, la mia condropatia fortunatamente è ancora molto leggera e solo al ginocchio destro

la speranza è quella che non degeneri troppo nel corso degli anni....:cry
 

Le0

Pignone
12 Giugno 2011
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veramente ho sempre lavorato lungo tutta l'estenzione ne ortopedico ne fisioterapista mi hanno dato delle direttive, la mia condropatia fortunatamente è ancora molto leggera e solo al ginocchio destro

la speranza è quella che non degeneri troppo nel corso degli anni....:cry


in teoria per il vastomediale se lavori sull'ultimo tratto dovresti rafforzarlo molto di piu senza rischiare di sollecitare troppo l'articolazione del ginocchio, perchè se per la condropatia non lavora bene in quanto non è perfettamente nella sede corretta e ben stabile ad ogni flessione e sotto sforzo continua a lavorare non correttamente con in piu il carico dei pesi.

Però se non te lo hanno detto i medici andrà bene così e poi sei tu che lo devi sentire, io lo sento subito che sforza troppo l'articolazione su tutta la corsa.
 

kar38

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in teoria per il vastomediale se lavori sull'ultimo tratto dovresti rafforzarlo molto di piu senza rischiare di sollecitare troppo l'articolazione del ginocchio, perchè se per la condropatia non lavora bene in quanto non è perfettamente nella sede corretta e ben stabile ad ogni flessione e sotto sforzo continua a lavorare non correttamente con in piu il carico dei pesi.

Però se non te lo hanno detto i medici andrà bene così e poi sei tu che lo devi sentire, io lo sento subito che sforza troppo l'articolazione su tutta la corsa.


sinceramente non ho mai avvertito fastidi particolari, cmq non esagero mai con i pesi anche xkè sono già abbastanza sviluppati preferisco lavorare sulla resistenza

e anche l' ortopedico disse che la muscolatura era già abbondante e sufficiente
 

Le0

Pignone
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sinceramente non ho mai avvertito fastidi particolari, cmq non esagero mai con i pesi anche xkè sono già abbastanza sviluppati preferisco lavorare sulla resistenza

e anche l' ortopedico disse che la muscolatura era già abbondante e sufficiente

e allora che ti sto a parlare a fare arnold :mrgreen::mrgreen: stai parlando con uno che ha il quadricipide più piccolo del polso ;nonzo%;nonzo%:mrgreen:
 

m-dis

Apprendista Scalatore
3 Aprile 2008
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tarmac
il risultato di una sindrome da sovraccarico monocompartimentale femoro tibiale interna con aree di algo distrofia.
Presenza di modesta falda di versamento intra-articolare.

Ora la condropatia la afferro, ma tutto il resto?

Quindi la tua è una condropatia FEMORO-TIBIALE a differenza di molti "soci del club" che se non sbaglio è FEMORO-ROTULEA ....stesso approcci e stessi esercizi, mi sembra strano ;nonzo%
 

overlord44

Apprendista Passista
27 Febbraio 2007
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La butto lì, nel 2009 quando mi diede fastidio la condropatia avevo risolto con giovamenti tangibili con 15 sedute di isocinetica! Un semplice macchina ma su di me miracolosa!
Ora attendo che si liberi il posto...
 

Le0

Pignone
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Quindi la tua è una condropatia FEMORO-TIBIALE a differenza di molti "soci del club" che se non sbaglio è FEMORO-ROTULEA ....stesso approcci e stessi esercizi, mi sembra strano ;nonzo%

ma guarda io ci ho capito poco, anche perchè ho male sopra internamente e sotto, piu o meno ovunque,

però se non ho capito male la condropatia riguardan la cartilagine, ovunque essa sia, per cui con la contrazione del muscolo il ginocchio lavora fermo non muovendosi e non ballando,

in realtà non credo la mia sia femore tibiale, nel senso che ho due cose, una algodistrofia, che altro non è da quanto ho capito una infiammazione e quella riguarda la parte superiore dove si innesta il femore e quella sotto della tibia, e poi la condropatia che se non erro nel referto dovrebbe essere con la dicitura assottigliamento della fibrocartilagine interna.
 
Ultima modifica:

kar38

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La butto lì, nel 2009 quando mi diede fastidio la condropatia avevo risolto con giovamenti tangibili con 15 sedute di isocinetica! Un semplice macchina ma su di me miracolosa!
Ora attendo che si liberi il posto...


come funziona questa isocinetica, visto che stiamo tutti sulla stessa barca è meglio specificare le varie terapie che si seguono,magari può essere di aiuto agli altri
 

overlord44

Apprendista Passista
27 Febbraio 2007
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E' un macchinario tipo leg-ex, (che utilizzano anche molto i calciatori) con la cosa positiva che non carica con dei pesi fissi e magari sbagliati, ma in base alla propria forza e successivamente si implementa in base ai miglioramenti. Poi carica sia in andata che in ritorno, a differenza della leg.
A me personalmente la leg-ex mi faveva vedere le stelle.

Cmq per maggiori dettagli copio e incollo da articolo online:
Le apparecchiature isocinetiche sono strumenti che consentono di effettuare esercizi muscolari a velocità costante lungo l'intero arco di movimento. Dopo una fase di accelerazione, una volta raggiunta una data velocità angolare, l'apparecchio isocinetico rende impossibile il superamento di tale velocità poiché la forza muscolare che consentirebbe di aumentare la velocità della leva, viene assorbita dall'apparecchio e restituita come resistenza.
Quindi, poiché la massima forza varia seconda l'angolo articolare, anche la resistenza meccanica incontrata dal muscolo varierà col variare dell'angolo articolare, in modo che alle estremità dell'arco di movimento sia bassa ed aumenti proporzionalmente man mano che aumenta il vantaggio meccanico della leva. Così facendo il muscolo incontra una resistenza che rimane costante lungo tutto l'arco di movimento, al contrario di quanto avviene nei comuni esercizi dinamici dove la tensione varia al variare della leva. Ne deriva che la resistenza che il paziente deve affrontare è accomodante, quindi costantemente proporzionale alla forza espressa dal paziente stesso. Queste caratteristiche dell'apparecchiatura isocinetica ne fanno uno strumento molto versatile che si presta ad un impiego in valutazione funzionale, in riabilitazione e in allenamento.
In riabilitazione, come ampiamente documentato in letteratura, può venire utilizzato in tutti i trattamenti rieducativi laddove sia richiesta la ripresa della funzionalità muscolare. L'esercizio isocinetico è infatti finemente modulabile per cui può essere impiegato sia in pazienti estremamente deboli, sia in pazienti molto forti, come descritto in decine di lavori scientifici sulla rieducazione sportiva.




come funziona questa isocinetica, visto che stiamo tutti sulla stessa barca è meglio specificare le varie terapie che si seguono,magari può essere di aiuto agli altri
 

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E' un macchinario tipo leg-ex, (che utilizzano anche molto i calciatori) con la cosa positiva che non carica con dei pesi fissi e magari sbagliati, ma in base alla propria forza e successivamente si implementa in base ai miglioramenti. Poi carica sia in andata che in ritorno, a differenza della leg.
A me personalmente la leg-ex mi faveva vedere le stelle.

Cmq per maggiori dettagli copio e incollo da articolo online:
Le apparecchiature isocinetiche sono strumenti che consentono di effettuare esercizi muscolari a velocità costante lungo l'intero arco di movimento. Dopo una fase di accelerazione, una volta raggiunta una data velocità angolare, l'apparecchio isocinetico rende impossibile il superamento di tale velocità poiché la forza muscolare che consentirebbe di aumentare la velocità della leva, viene assorbita dall'apparecchio e restituita come resistenza.
Quindi, poiché la massima forza varia seconda l'angolo articolare, anche la resistenza meccanica incontrata dal muscolo varierà col variare dell'angolo articolare, in modo che alle estremità dell'arco di movimento sia bassa ed aumenti proporzionalmente man mano che aumenta il vantaggio meccanico della leva. Così facendo il muscolo incontra una resistenza che rimane costante lungo tutto l'arco di movimento, al contrario di quanto avviene nei comuni esercizi dinamici dove la tensione varia al variare della leva. Ne deriva che la resistenza che il paziente deve affrontare è accomodante, quindi costantemente proporzionale alla forza espressa dal paziente stesso. Queste caratteristiche dell'apparecchiatura isocinetica ne fanno uno strumento molto versatile che si presta ad un impiego in valutazione funzionale, in riabilitazione e in allenamento.
In riabilitazione, come ampiamente documentato in letteratura, può venire utilizzato in tutti i trattamenti rieducativi laddove sia richiesta la ripresa della funzionalità muscolare. L'esercizio isocinetico è infatti finemente modulabile per cui può essere impiegato sia in pazienti estremamente deboli, sia in pazienti molto forti, come descritto in decine di lavori scientifici sulla rieducazione sportiva.



ho presente quali sono.....certo è che il mio problema resta sempre quello di fidarsi di quello che ti dicono, e più alternative esistono e più uno va in crisi perchè pensa ma sarà quella giusta per il mio caso?

Io comunque se girassero pinocchio adesso vincerei l'oscar per la migliore interpretazione come attore protagonista :cry
 

carmine72

Novellino
26 Agosto 2008
21
1
Mercato San Severino(sa)
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Orbea Orca 2010
La butto lì, nel 2009 quando mi diede fastidio la condropatia avevo risolto con giovamenti tangibili con 15 sedute di isocinetica! Un semplice macchina ma su di me miracolosa!
Ora attendo che si liberi il posto...

o-o
Anche io ho avuto notevoli benefici dall'uso dell'isocinetica:circa quattro anni fa ebbi dei fastidi ad entrambe le ginocchia,mi rivolsi ad un centro di fisioterapia dotato di questo attrezzo e fortunatamente da allora ho risolto gran parte dei miei fastidi;
ogni anno poi approfitto di questo periodo di transizione per effettuare delle sedute di richiamo,circa una quindicina,che sto tuttora facendo a giorni alterni abbinati anche ad esercizi di propiocezione sempre svolti sotto la guida del fisioterapista che mi tornano utili poi per l'inizio della preparazione in bici
 

Le0

Pignone
12 Giugno 2011
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A me personalmente la leg-ex mi faveva vedere le stelle.

Cmq per maggiori dettagli copio e incollo da articolo online:
Le apparecchiature isocinetiche sono strumenti che consentono di effettuare esercizi muscolari a velocità costante lungo l'intero arco di movimento. Dopo una fase di accelerazione, una volta raggiunta una data velocità angolare, l'apparecchio isocinetico rende impossibile il superamento di tale velocità poiché la forza muscolare che consentirebbe di aumentare la velocità della leva, viene assorbita dall'apparecchio e restituita come resistenza.
Quindi, poiché la massima forza varia seconda l'angolo articolare, anche la resistenza meccanica incontrata dal muscolo varierà col variare dell'angolo articolare, in modo che alle estremità dell'arco di movimento sia bassa ed aumenti proporzionalmente man mano che aumenta il vantaggio meccanico della leva. Così facendo il muscolo incontra una resistenza che rimane costante lungo tutto l'arco di movimento, al contrario di quanto avviene nei comuni esercizi dinamici dove la tensione varia al variare della leva. Ne deriva che la resistenza che il paziente deve affrontare è accomodante, quindi costantemente proporzionale alla forza espressa dal paziente stesso. Queste caratteristiche dell'apparecchiatura isocinetica ne fanno uno strumento molto versatile che si presta ad un impiego in valutazione funzionale, in riabilitazione e in allenamento.
In riabilitazione, come ampiamente documentato in letteratura, può venire utilizzato in tutti i trattamenti rieducativi laddove sia richiesta la ripresa della funzionalità muscolare. L'esercizio isocinetico è infatti finemente modulabile per cui può essere impiegato sia in pazienti estremamente deboli, sia in pazienti molto forti, come descritto in decine di lavori scientifici sulla rieducazione sportiva.



l'unica mia domanda è quale differenza ci sia di fatto relativamente all'articolazione del ginocchio nel senso che il movimento è lo stesso ed il ginocchio è comunque libero.
Comunque chiedo al mio fisio, però che palle ogni volta che chiedi ste domande mi sento sempre in imbarazzo perchè poi vengono prese come se non ti fidassi
 

overlord44

Apprendista Passista
27 Febbraio 2007
933
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Cuneo
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Bici
S-Works Specialized + Caad 10
Ma di preciso non so dirti. L'aticolazione non è vincolata, nel senso il movimento è idenntico a quello della leg, solo che i carichi sono ponderati in base alle proprie capacità. Mai esagerati e mai irrisosi.
Poi ricordo solo che la leg in palestra a me faceva più male che bene, infatti quando il fisiatra mi propose l'isocinetica come cura era terrorizzato dagli effetti, poi ne sono rimasto molto entusiasta.
Cosa confermata anche da un mio amico che ha provato pure lui con ottimi risultati!

l'unica mia domanda è quale differenza ci sia di fatto relativamente all'articolazione del ginocchio nel senso che il movimento è lo stesso ed il ginocchio è comunque libero.
Comunque chiedo al mio fisio, però che palle ogni volta che chiedi ste domande mi sento sempre in imbarazzo perchè poi vengono prese come se non ti fidassi
 

Fiatocorto

Pignone
18 Maggio 2006
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Giant TCR Advanced
Oggi ho fatto, d'accordo col fisioterapista, la prima corsetta a piedi (5km) dopo 2 mesi di stop assoluto, cosi da avere una settimana per valutare eventuali postumi in vista della visita di venerdi prossimo.
Ebbene, la corsa è andata bene, ho solo avuto una "strana" sensazione di "lasco" (è difficile da spiegare, avete presente la sensazione che si ha quando il ginocchio sta per scrocchiare sotto torsione, o quando qualcuno ti tira il braccio e senti l'articolazione della spalla che si "molla"?) durante il rientro in macchina, credo (spero) dovuto solo alla posizione di guida con la gamba destra in perenne posizione semi-tesa dovuta alla pressione sul pedale.
Nulla da segnalare riguardo le brutte sensazioni da condropatia. Speriamo bene. Se venerdi il fisio mi dice che già posso tornare a correre a piedi sarebbe già qualcosa.
Vediamo poi per la bici, che in teoria, da quanto dettomi da più persone, è ciò che più di tutto ha aiutato la comparsa della condropatia; non mi spiego comunque questo arrivo repentino e secco, dato che vado in bici da tre anni e non ho mai avuto problemi, ed ho avuto problemi solo quest'anno verso fine stagione, e considerando A che quest'anno ho fatto allenamenti mediamente molto più brevi dello scorso anno (quest'anno non ho mai fatto uscite più lunghe di 80km e mediamente stavo sui 50, mentre l'anno scorso mediamente stavo sui 90 e sono arrivato qualche volta over 100) e B durante la stagione ho fatto qualche auto-aggiustamento della posizione della sella, ma sempre al rialzo, perciò in teoria a favore mio ed a sfavore del problema... Bah.
La cosa più brutta del nostro problema è che non sapremo mai quando/se/come riotterremo la completa funzionalità, perchè è sempre ipersoggettivo e non valutabile a priori, maledizione.
Ah, dato che voglio tentare tutte le strade, nonostante tanti siano dubbiosi io voglio provare degli integratori. Leggendo online sembra sia pieno di palestrati che ne tessono le lodi, indi per cui ce provo. In tanti parlano bene di uno il cui nome "ha a che fare con gli animali e la flessibilità" :) ma dato che rimanendo nel legale è possibile reperirne di ancora più potenti vado sulla "sostanza" e ne provo un'altro, sempre americano, dal dosaggio di principi attivi più corposo.
Un'amica mi ha consigliato la cartilagine di squalo in polvere (si dovrebbe trovare in farmacia o centri omeopatici) e dice che su du lei ha funzionato, ma sinceramente a me gli squaletti stanno tanto a cuore e mi secca usare le loro parti tritate per curarmi :cry: (anche se un lato di me dice chissenefrega, è per una buona causa o-o).
Qualcuno ha esperienze a riguardo?
 

kar38

Recordman
23 Ottobre 2010
33.234
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si grazie
anche io ero curioso di provare la cartilaggine di squalo ma non ho letto nulla di particolarmente positivo ho preferito tenermi i 18 euro in tasca da investire in ciclismo
 

m-dis

Apprendista Scalatore
3 Aprile 2008
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Osimo
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tarmac
Io ho sentito solo pareri (molto ) negativi su sta "cartilagine di squalo" ...di cose costose ed inutili ne ho già fatte abbastanza quindi questa me la risparmio :?
 

Fiatocorto

Pignone
18 Maggio 2006
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Giant TCR Advanced
Beh perversamente mi fa piacere che non funzioni, cosi almeno non sono tentato di usare quei poveri animali morti (non sono uno di quei vegetariani malati, ho però a cuore la questione dello sterminio degli squali perchè è un animale che da sempre amo ed ammiro, mi ci sono anche immerso assieme l'anno scorso).
Ad ogni modo, quando facevo riferimento agli integratori, sono stupidamente rimasto vago, intendevo quelli a base di condroitina, glucosamina, MSM, etc. ;)


ho provato la cartilagine di squalo, sempre dolore ma in aggiunta mi è venuta la forfora e per uno che non ha capelli non è i massimo :-)

:mrgreen: o-o
 

skitrainer

Pignone
21 Luglio 2011
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62
Santa Margherita Ligure
www.posturale.info
Bici
Focus Team Pro
Ciao a tutti,
sfogliavo il post e le varie " opinioni " in merito ad una possibile guarigione o almeno riduzione effetti collaterali della condropatia, che spesso viene definita " ginocchio dell'atlteta".
Siccome lavoro nel campo della rieducazione funzionale e ahime' ho sofferto per anni di dolori fortissimi per una condropatia di 3 grado (il massimo) e reltiva assenza di cartilagene intrarticolare.
E' stata dura, ma si puo' risolvere spesso, e fatta esperienza su di me, e poi su vari pazienti direi di si.

Quello che noto e' che si valuta sempre solo il livello "articolare" e non quello funzionale sia dell'arto che di tutto il sistema tonico posturale e quindi dell'equilibrio dinamico e statico.
Diciamo che e' usanza provare a levare il " peccato" ma non il "peccatore".
Detto questo, consiglio a chi soffre di tale problema di affrontare la risoluzione con un'ottica a 360 ° e non la solita fisioterapica e medica.

La causa e ' la terapia primaria, e la cura e' la secondaria.
Negli sport con forte usura delle articolazioni, vedi sport da torsione e compressione, il problema recupero e' spesso difficile.
Nel ciclismo e' molto piu' facile, visto che il moto "circolare" nella distribuzione delle forze e' spesso "terapico" se interpretato in un sistema "globale", se no spesso e' la causa.

Non aggiungo altro,ma okkio a vari integratori, l'unico e' l'acido ianurolico ora in vari pesi molecolari (densita') ma che spesso non aiuta se la pressione intrarticolare e quindi anche il tono muscolare non danno ovvio sollievo alla pressione meccanica da compressione.

Ect, ect, ect.

Ciao a tutti.
Alessandro
 

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