ACSI ciclismo, situazione risolta?

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Nota del presidente ACSI ai componenti della Consulta
Ho avuto modo nei giorni scorsi di seguire via e-mail il “pensiero unico” intorno alla girandola di tracce che sono servite a partorire il verbale del 28 febbraio u.s. che si incentra intorno alla mia nota inviata al Segretario Coordinatore Enzo Martino.

Vorrei manifestare in proposito alcune considerazioni brevi per evitare di essere frainteso:


sono amareggiato per il fatto che qualcuno si sia sentito offeso, non comprendo da cosa, ma non è stata mai mia intenzione mettere in campo offensive nei confronti di qualcuno;
l’interpretazione data alla mia lettera è totalmente in contrasto con il comportamento che l’Ente assume in coerenza con l’ordinamento sportivo e giuridico italiano:
al riguardo vorrei conoscere, come affermato nel verbale, dove appaiono “violate le normative del CONI”;
dove, inoltre, viene formalizzata la richiesta di “derogare dal mancato rispetto delle normative e dal contraddire delle regole dell’ordinamento sportivo”;
segnalo anche che quando un dirigente dell’ACSI “cambia idea”, vuol dire che come uomo non si sente autoreferenziale, può ammettere di sbagliare e non si sente consolidato nell’alto di un piedistallo,
Questo solo per avere contezza di alcune affermazioni contenute nel verbale.

Se, invece vi avessi detto, che ACSI e UDACE erano la stessa cosa, come avreste risposto? Mi sono limitato semplicemente a segnalare alla Consulta quanto stabilito dall’ordinamento di diritto privato di questo paese, che attribuisce alle associazioni, anche non riconosciute, la capacità di agire con tutto quello che ne consegue.

Avevo inoltre la convinzione che la Consulta fosse un organo (organismo) di rappresentanza per dare voce alle società di ciclismo, per elaborare calendari comuni, e altri lodevoli scopi come sancito nel regolamento e nei principi fondamentali in esso contenuti. Scopro, invero, una spiccata vocazione inquisitoria con una conseguente emissione di verdetti.

La consulta, anche se composta di Enti riconosciuti dal CONI, non ha il riconoscimento del CONI, e il CONI non può essere usato come alibi per risolvere “presunti” problemi che non risiedono nell’ambito della gestione delle attività sportive.

Stigmatizzo l’affermazione che si sta diffondendo in modo spregiudicato, non so per quali fini, che gli atleti ACSI/UDACE sono privi di assicurazione, ed al riguardo vi invito ad una verifica garantendovi che le nostre polizze sono tra le migliori. Rileggete pertanto i vostri verbali nei quali sancite la validità di queste polizze. Nello stesso modo condanno affermazioni che circolano in alcuni siti web a “suggerimento partecipato” che le regole di affiliazione delle società sportive sono difformi con le comuni normative.

Assicuro e riconfermo che sotto il profilo sportivo-associativo ACSI-UDACE sono in piena sintonia e unità, anzi sono contigue sul piano organizzativo e seguono le regole stabilite mettendo particolare cura al livello qualitativo delle attività organizzate e alla sicurezza degli atleti.

Per chi ci frequenta, ha cognizione della nostra volontà di cooperare, e siamo pronti al confronto, il resto lo lasciamo a chi ha tempo di vaporizzare le idee e le attività per dividere i movimenti ed avere il predominio nella spasmodica ricerca del nulla.

Attendo un cenno di cortese assicurazione al riguardo e con l’occasione invio i migliori saluti.

Il Presidente Acsi

Antonino Viti
marzo 12th, 2012 | Category: Presidenza
 

Fermick69

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Morale: "siamo pronti alla guerra con la carta bollata".
Dopo mesi di silenzio "assordante",2 comunicati in un giorno e a muoversi finalmente sono i pezzi grossi,evidentemente il pericolo di poter varcare "la porta del mistero" a loro volta li ha smossi.
Mercoledì avremo a Parma una riunione in comitato con il pres. Prov. Acsi e Vanni Adorni,ora c'è solo da gestire il presente....per il futuro guarderemo al passato!
 

italianjet

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Ottimo quindi per i corridori saranno kaxxi e continuiamo a ringraziare questi signorotti anziani che di correre alla domenica non gliene frega niente e ci metto dentro tutti ma andate a c .....
Ma dire ragazzi da oggi ci diamo la mano e apriamo tutto a tutti come presumo TUTTI i corridori desiderano sarebbe troppo facile ?
Interessi personali ? Denaro ? Gloria ?

V E R G O G N A T E V I .......
 

mkr

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...io sinceramente ero convito che una volta esplosa la questione tutti facessoro qualche concessione per accordarsi perchè conveniva appunto a tutte le parti in causa... xò stanno continuando (tutte le parti) cocciutamente muro contro muro.... inizio a dubitare che la cosa si risolva in un paio di settimane...

ps non capisco sta riunione a parma??? è positivo che ci si incontri le parti in causa per risolvere i problemi!! però ormai è scoppiato il problema a livello nazionale quindi non possono prendere una decisione in ambito locale?? che vale solo per loro??? anche domenica mentre ne parlavano non capivo bene!!
 

calvid02

Pedivella
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ti straquoto!!!!!!!!
 

Fermick69

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Cosa trovi di strano in una riunione di Comitato provinciale,peraltro già calendarizzata,dove visto il momento è stato giusto chiamare il pres.Prov. di Acsi per chiarimenti.Già visto comunque alle premiazioni Udace 2011 dove presentò i termini dell'accordo e già presente all'apertura del cicloturismo dove a sua richiesta doveva circolare bene il logo Acsi.
Sarebbe diverso se qualcuno ha mai visto o si fosse fatto sentire il presidente Csain...
Vanni Adorni essendo di Parma vive anche il Comitato a fasi alterne,comunque ripeto è una normale riunione provinciale di chiarimento.
 

Scalatore

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29-02-2012

CONSULTA NAZIONALE CICLISMO EPS/FCI

La Consulta NazionaleCiclismo, preso atto che la nota trasmessa alla Consulta stessa dal Presidente ACSI Sig. Antonino Viti non chiarisce in modo univoco, come richiesto con il verbale del 23 gennaio 2012 , la rappresentanza di UDACE da parte di ACSI, (Ente di Promozione Sportiva riconosciuto dal CONI) , stabilisce che soltanto le manifestazioni organizzate dal settore ciclismo ACSI, possono essere ricomprese in quelle riconosciute dalla Consulta del ciclismo, come soltanto i tesserati ACSI possono prendere parte alle attività svolte sotto l’egida degli EPS/FCI della Consulta stessa


Allora se tutto va bene e siete in sintonia e d'accordo, chiarite sta' maledetta posizione in sede di Consulta e la si finisca qui una volta per tutte!!!!
 

mkr

Apprendista Scalatore
22 Gennaio 2008
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la mia non era una critica!! anzi è positivo che si trovino a discutere in un momento come questo!!! mi spiego meglio:alla corsa uisp di domenica hanno detto che c'era la riunione e dopo si sarebbe saputo se gli udace potevano correre o meno, etc.... di informarsi via internet o telefonando da giovedì... io non capivo e continuo ad essere perplesso che possano dare risposte da giovedì, se il problema è di contrasti a livello nazionale (e la lettera del coni data 09.03 è piuttosto dura visto che ha definito "cartoncini" le tessere udace!!!! indipendentemente dalle ragioni e dai torti è una definizione che trovo "fortissima", da sola basta a capire cosa pensano dell'Udace)!!!!
probabilmente cercheranno la possibilità di una soluzione provvisoria da adottare nella gare in prov. in attesa di chiarimenti superiori
 

Fermick69

Apprendista Passista
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La riunione che hai sentito ieri,si riferiva al direttivo UISP Ciclismo nazionale che si riunisce Mercoledì.
La nostra parlerà solo del momento e null'altro,secondo quanto richiesto da noi.
 

giclismo

Novellino
13 Luglio 2008
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Letto il comunicato del Presidente dell'ACSI, letto il comunicato del Vice Presidente Udace messi sul sito Udace oggi,sono andato a rileggermi il comu nicato del CONI del 09.03.2012, perchè mi è parso che i rappresentanti ACSI e UDACE, non abbiano percepito la " tolleranza zero " del CONI;
1)l'unico logo che deve comparire sul tesserino, per non alimentare confusione circa l'effettivo Organismo di affiliazione è ACSI.
2) la collaborazione sportiva fra ACSI e UDACE deve essere a favore di TUTTI i praticanti il ciclismo amatoriale.
3) non più "... fittizi inquadramenti... come in precedenza accaduto con CSAIN-". ". ...non più artificiosi connubi.......non consentiti dalla normativa vigente."
Continuando l'arroccamento dove si arriverà? E' doverosa da parte della Consulta un'immediata risposta al Presidente ACSI ed al nominando, o nominato rappresentate Udace in Consulta. Risposta che per dar certezza e chiarezza, una volta per tutte, ai ciclisti, in merito alla propria attività amatoriale, a mio avviso, deve essere, senza compromessi, in linea con quanto ribadito dal CONI.
 

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24 Aprile 2009
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Ferrara
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P
A mio giudizio è molto più interessante il commento del vice presidente U.D.A.C.E. ( [URL]http://www.udace1.it/?p=9096#more-9096[/URL] )...
ma in sostanza non capisco una cosa: al di là delle schermaglie tra U.D.A.C.E. , A.C.S.I. e Consulta, c' è una ferma presa di posizione di C.O.N.I. che è il vero interlocutore e giudice della contesa. Le due precisazioni "ritardatarie" non soddisfano le richieste di chiarezza dell' ente sportivo nazionale cui dovrebbero far riferimento. In pratica, entrambe, mi pare affermino in realtà proprio ciò che il C.O.N.I. non vuole che si ripeta e cioè di essere 2 enti associati in forma federalista con organismi separati, uniti sotto un nome che non cela nemmeno le intenzioni. Si ripeterebbe quindi l' accordo UDACE/CSEIN.

Ma a me poco importa, vorrei solo sapere se, ad es. domenica prossima alla GF Cassani, i ciclisti appartenenti agli EPS della Consulta sono tutelati o no (sia a livello assicurativo, sia a livello organizzativo) nelle gare organizzate sotto l' egida U.D.A.C.E.
 

italianjet

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27 Gennaio 2009
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A parte tutte le discussioni e le varie carte bollate che stanno procedendo ... Direi che un primo risultato tangibile è l' effettiva apertura di molte Gare praticamente tutte.
Rimangono due enclavi da quello che si capisce cioè treviso e bergamo ...
Ci sono speranze di avere un Ciclismo libero e aperto a tutti in futuro e c'è il serio pericolo che questi genialoidi riescano a chiudere definitivamente e a rovinare quel poco di buono che rimane di questo ambiente ?

 

gamba di sedano

Apprendista Velocista
19 Agosto 2008
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gorgonzola (mi)
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Extreme C Colnago

A Bergamo quest'anno avranno una concorrenza spietata da parte di Mariotti, che organizzerà un challenge di gare in salita nelle stesse date dello Scalatore Orobico, per cui dovranno valutare bene i pro e i contro...
 

CLICK17

Passista
21 Settembre 2008
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Il ciclismo , in Italia è lo sport più bersagliato in assoluto. Basti vedere come vengono interrogati i vari presunti dopati , nel ciclismo , comunque mai presunti. Come vengono trattati molti nostri prof. , per esempio Petacchi che non può andare ad un mondiale , o altri che non possono partecipare ad un campionato italiano , o ancora peggio i pistard non possono più fare niente perchè la maggiore attività si svolge con la nazionale. Mentre in altri sport , alla fine si getta la spugna , perchè l'Italia deve vincere.
Sono tesserato per una squadra Udace , e potete immaginare quanti fulmini ho pregato per i vari enti che non mi vogliono far correre. Ma questa volta non voglio giudicare il comportamento delle altre federazioni ciclistiche.
Non vi può sembrare , un tentativo di limitare anche il ciclismo amatoriale , con il pretesto della guerra all'UDACE ? Ci sono molte gare ciclistiche amatoriali , meno comunque del passato , ci sono tentativi , con i vari movimenti "salvaciclisti" di fare sentire la nostra presenza.
Ma alla fine si dirà , è una mia opinione personale , ma cosa vogliono unire se alla fine si scannano per 2 pacchi della spesa? (premio normalmente attribuito nelle corse)
 

littleboy

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5 Maggio 2005
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Piacenza
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W i cancelli
Secondo me sei un po' fuori strada.
Il discorso e' piu incentrato sul rispetto dei regolamenti Coni (che siano giudicati giusti o sbagliati, ci sono), sui benefici fiscali delle asd, sui ricavi dei tesserini, e sugli incassi che Udace fa anche sulle assicurazioni. Oltre al fatto di non pubblicizzare nessun bilancio e quindi la totale oscurita su come vengono spesi i danari incassati.
Un bel giocattolo, pero non so se riescono a tenerlo in piedi con le attuali normative.

Ripeto, le gare le organizzano le ASD sportive, per cui che le facciano da una parte o da un'altra non cambia molto per il ciclismo pedalato.
Ci saranno sia che l'udace trovi un modo di resistere, sia che sparisca.

Se diminuiscono e' solo perche organizzare una gara costa tanto tempo e tanto danaro per rispettare le normative.
Non basta una scritta arrivo, una linea bianca per terra e 4 bandierine. Le gare in bici sono sport pericoloso, MOLTO pericoloso, e le leggi sono tante da rispettare...
Cmq meglio meno gare, ma organizzate meglio, dal mio punto di vista.

Quello che e' sicuro e' che di questa storia il ciclismo pedalato e' il piu' tartassato in questo periodo di ridefinizione delle cose.
Pero' io sono fiducioso che sta volta ci sara una decisione piu' netta, meno grigia e fumosa del passato, il coni e' stato chiaro.
Dobbiamo soffrire qualche week end, ma poi le cose prenderanno una strada piu chiara e migliore per tutti.

Ma questo e' il mio pensiero, e sono discorsi che in realta i moderatori, giustamente, non vogliono vengano fatti per evitare che si instauri un botta e risposta su questioni di principio e opinioni personali che davvero lasciano il tempo che trovano.

Cmq ti consiglio di leggerti qualcosa anche dell'altro post, dove dalla pagina 150 in poi, piu o meno, abbiamo affrontato la cosa in ogni suo punto, sia genrico che specifico.


 
M

mazzoblu

Guest
uno dei tanti impicci burocratici del nostro paese...

in una maniera o nell'altra si risolverà al cosa

qual'è il problema alla base di tutto?

uno solo
perchè il ciclismo amatoriale non ha un UNICO ENTE riconosciuto dal coni come nel ciclismo giovanile o dilettantistico? dove TUTTI sono tesserati FCI e basta?

perchè nel ciclismo amatoriale si sono sviluppati diversi enti e oguno di loro CURA IL SUO ORTICELLO le storie sono poche.

per risolvere la cosa in maniera definitiva le strade sono due:

o si fa questo benedetto ente unico amatoriale (la vedo dura)
o TUTTI gli enti amatoriali devono SOTTOSCRIVERE l'accordo col CONI in piena regola se non lo sottoscrivono allora non fanno gli enti sportivi.
 

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