Alto Adige: paradiso per salitomani!

rapportoagile

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Settequerce (Bolzano)
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Scapin Dyapason

Miiii....2500 m di dislivello!!!??? Mica pochi, eh? Bravissima!!
Comunque è vero: se fai qualcosa che per te è un'impresa (magari per altri è una bazzeccola), vale il doppio
 

pantanina.64

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vicino alla montagna
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spezzotto
[MENTION=10802]rapportoagile[/MENTION] il bello di questo magico sport è che a qualsiasi età non ci manca mai la voglia di metterci alla prova. La montagna ci chiede molto ma quello che ci da è di gran lunga superiore
 

ciclo_beibo

Il Superuomo
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Goritschach - Austria, Carinzia
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di quelle che devi pedalare
Che bello...
Soprattutto la parte dove la tua compagna ti capisce e ti lascia andare [emoji106]
 

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
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Scapin Dyapason
la strada è questa:
https://www.strava.com/segments/5490800
dovrebbe essere quella che hai fatto anche tu

Sì, ma con una leggera differenza: è uguale fino alla frazione di Sant'Osvaldo, ma poi io ho percorso la strada (in bianco) sopra la traccia rossa, con due bei tornantoni subito dopo la frazione, e sono sbucato in centro paese di Siusi.
Tu, vedo, hai percorso un una strada alternativa, rimanendo più basso.
Interessante!... proverò anche questa.
Quest'anno sono attratto dalla val d'Isarco. Abitando a Settequerce per me la rottura grossa è attraversare la città, ma poi, dopo i Piani, sulla ciclabile non c'è più quasi nessuno.
 

ANDY MAN

Apprendista Passista
6 Ottobre 2011
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bianchi infinito

anch'io ero arrivato fino al paese solo, che non trovando + la mia traccia ho postato quella di un segmento che mi era sembrata la stessa
 

rapportoagile

Moderatoren
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Scapin Dyapason
Risveglio questo thread, che pisola da un po'.
L'avanzare dell'etá (in agosto saranno 57 gli anni che ho passato su questa Terra), e la scarsa preparazione mi fanno sembrare tutte le salite -che conosco e ho giá affrontato- più ripide. E come per esorcizzare l'invecchiamento continuo "farmi del male" e le sfido ancora.
Ieri la meta tardo-pomeridiana è stata il Villaggio di San Martino, una specie di agglomerato formato da belle casette in legno, tutte uguali, che godono di un vista strepitosa sulla conca di Merano. Ma per arrivarci bisogna affrontare una ostica salita di quasi 8 km con una pendenza media di 9,8%, caratterizzata da tratti più facili, ma anche rampe al 15/16%. `
Parto da casa alle 16:30 in punto, e percorro i 30 km fino a Lagundo con un fortissimo vento contro. Poi inizia la bella ciclabile lungo le rapide dell'Adige, con il tratto denominato piccolo Stelvio. Questo pezzo l'ho sempre sofferto e guardando il computerino capisco anche perché: segna 7- poi 8, e infine 9% con il solito vento contro, che mi sembra pure più intenso. Stringo i denti, e proseguo. Mi sorpassa un ciclista panzone, o meglio...più panzone di me, e nel farlo mi squadra come dire:" tssss, vedi come vado forte io!". Beh con la bici elettrica vanno forte tutti, ...insemenio!
Finalmente arrivo a Tel (Töll), dove passato il ponte sull'Adige inizia la salita. Sono decisamente stanco; pedalare contro un vento così forte e fastidioso toglie energie, non solo fisiche, ma anche mentali. La tentazione di rinunciare è tanta, ma poi? Ho bisogno di concludere i progetti, non di tornare a casa con la coda fra le gambe. Però questa salita è bastarda subito, e i primi kilometri al 12/13% mi ammazzano!
Inizia un "lavoro diplomatico" tra testa e gambe, con la testa che cerca di convincere le gambe a non mollare, e che in cima c'è lo strudel; e le gambe che rispondono:" ...che ce frega? tanto finisce nello stomaco, che non sta facendo un caxxo!...mentre noi scoppiamo" Questi pensieri scemi mi consentono di distrarmi, e metro dopo metro di avanzare. La strada è stretta, e l'asfalto in buone condizioni. L'aria si fa frizzantina, e l'alternanza bosco/prati è una panacea per la mente. E di questa panacea paiono trarne vantaggio pure le gambe. Alla fine raggiungo la meta, e il tanto agognato "Eggerhof" (trattoria), che - porcoggiuda- è chiuso. Per fortuna il titolare è all'interno, e pur non avendo lo strudel, mi concede una Coca Cola grande, che sorseggio ammirando le montagne dell'Ifinger e Hirzer e del gruppo del Tessa.
Il gestore incosapevolmente mi tira su il morale, facendomi i complimenti per essere arrivato in bici da corsa: sono rarissimi i "bitumari" quasù e mi dice che ormai il 70% dei ciclisti che vede sono "elettrificati". Queste parole mi inorgogliscono e mi fanno quasi scordare che fino a poco prima zigzagavo in salita al limite del surplace.
Il vento e l'altitudine (1300 m) hanno abbassato la temperatura a 16°. Non voglio raffreddarmi troppo e riparto, anche perché sono quasi le 20:00 e la strada per tornare è ancora lunga. Raggiunto il fondovalle il vento è -per fortuna- a favore; cosa non così scontata, non sarebbe la prima volta che ad un certo punto cambia direzione e me lo sono trovato contro sia in andata che al ritorno. Se l'avessi trovato contro, sarei tornato in treno, giuro! Invece è favore, e pedalo tranquillo gustandomi -nel vero senso della parola-questo tratto di ciclabile che corre a fianco dell'Adige, con il sole già tramontato da un pezzo, ma con una luce particolare che colora le nuvole di rosa, con in mezzo la luna quasi piena- è una limpidezza del cielo unica (il vento serve a qualcosa).
Arrivo a casa alle 21:05 ...stanco, ma molto appagato!
Alla fine 82 km e 1300 m di dislivello....e 2020 calorie consumate (lo so, è un dato approssimativo), e questo mi convince a darci dentro con la cena...esagerando come al solito. NON DIMAGRIRÒ MAI!!
 

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ciclo_beibo

Il Superuomo
27 Aprile 2009
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di quelle che devi pedalare

bellismo testo e carino il pensiero delle gambe che parlano allo stomaco
purtroppo molti delgli "Hof" sono chiusi in questo almeno quassu, ho notato, essendo un periodo strategico prima della transumanza dei vacanzieri.
simpatico il proprietario che comunque ti ha servito una coca-cola. almeno quello!
la panza non ci pensare, e' puro divertimento cosi. e sso' soddisfazioni, in barba al popolo elettrificato che oramai arriva dappertutto, purtroppo togliendo un po di quel piacere e abbassando l'asticella della qualita in certi posti.
 

Lightwave

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Complimenti, salita impegnativa! Ma...tradisci origini venete?
 

pensopositivo

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Complimenti, salita impegnativa! Ma...tradisci origini venete?

Non si sa, perchè Klaus pur avendo quotato 2 volte il tuo messaggio non ha risposto.

Comunque, se ti riferisci all' "insemenio!" è un' espressione che si usa comunemente anche in Alto Adige in quanto molti della comunità italiana sono di origine trentina - veneta.
Durante il ventennio, quando si decise di "italianizzare" questo territorio, molti arrivarono proprio dalle zone più vicine.
 

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Scapin Dyapason

Boh, il computer non permetteva di scrivere alcun testo. E comunque, Andrea, hai risposto molto meglio di quanto avessi potuto fare io.