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Bici e telai
Titanio
Bici in titanio vs carbonio
Testo
<blockquote data-quote="alvan" data-source="post: 6590279" data-attributes="member: 72450"><p>Non solo sul tuo telaio, ma qualunque saldatura sul Ti va fatta in atmosfera controllata il che rende il lavoro, se manuale, piuttosto difficile (non è un caso che il Ti, metallo presente in grande quantità, sia pure localizzato, sulla Terra, costi molto, non per rarità, ma per difficoltà di lavorazione). Anni fa, vidi alla Minardi, quanti collettori di scarico in Ti venivano scartati prima di montarli sulla F1. Sempre anni fa, circolavano repliche in Ti del Telaio delle mie Ducati 998. Io, allora, ero un fan del Ti (scarichi Termignoni in Ti, bielle Pankl etc), e mi documentai su tale possibilità. In Ducati mi guardarono con molta degnazione. Metallo per metallo, ci sono leghe in acciaio che soddisfano meglio del Ti per quelle applicazioni in cui la massa non sia in movimento (il vero reame del Ti, basti pensare agli scarichi, molle valvola o alle bielle, componenti in cui il rapporto massa/resistenza è veramente importante) e occorrano costose e capricciose saldature. Sarà un caso che nell'automotive, salvo i casi sopra citati, i compositi, anche di enorme complessità, non siano minimamente in discussione rispetto al Ti?</p><p></p><p>Purtroppo il problema sul la bici da 3500 euro completa dimostra che i controlli di qualità che sull'alto di gamma vengono fatti uno per uno, a scendere sono fatti a campione, il che non è corretto, e le case preferiscono sostituire quando succede piuttosto che sostenere i costi dei controlli non a campione. Non ho capito bene quale fosse ilproblema con Pinarello, certo è che quando ti succede qualcosa, di chiunque sia la responsabilità, è abbastanza normale perdere fiducia.</p><p>3800 euro per un telaio di alta gamma non sono molti. Un telaio Dogma disk costa, scontato, dai 4500 ai 6200 dello X-light.</p><p>Il comportamento commerciale delle case non c'entra nulla con le caratteristiche del materiale. Potrebbero essere d'oro e avere una pessima politica commerciale.</p><p>Telai a misura. Continuo a essere convinto che sia una cosa più psicologico/commerciale. Io ho le gambe molto lunghe e mi trovo benissimo con un telaio di serie, anche perché su un telaio di serie sono possibili tutti gli aggiustamenti dimensionali che contano. E insisto a far notare che se così non fosse, la maggioranza dei team World Tour, che hanno atleti di ogni taglia e proporzione, i telai se li farebbe fare su misura, il che non è, tenuto conto di quanti soldi ci sono in gioco.</p><p>Se poi il singolo ciclista si sente appagato/gratificato/rassicurato da un telaio fatto a mano da un artigiano, mi pare una legittima scelta, anche perché i telai in Ti sono molto belli (ma per esempio a me, che in campo bici sono un antinostalgico, i telai monoscocca piacciono molto di più dei telai in tubi stile Coppi/Bartali, ma è una scelta assolutamente personale...)</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="alvan, post: 6590279, member: 72450"] Non solo sul tuo telaio, ma qualunque saldatura sul Ti va fatta in atmosfera controllata il che rende il lavoro, se manuale, piuttosto difficile (non è un caso che il Ti, metallo presente in grande quantità, sia pure localizzato, sulla Terra, costi molto, non per rarità, ma per difficoltà di lavorazione). Anni fa, vidi alla Minardi, quanti collettori di scarico in Ti venivano scartati prima di montarli sulla F1. Sempre anni fa, circolavano repliche in Ti del Telaio delle mie Ducati 998. Io, allora, ero un fan del Ti (scarichi Termignoni in Ti, bielle Pankl etc), e mi documentai su tale possibilità. In Ducati mi guardarono con molta degnazione. Metallo per metallo, ci sono leghe in acciaio che soddisfano meglio del Ti per quelle applicazioni in cui la massa non sia in movimento (il vero reame del Ti, basti pensare agli scarichi, molle valvola o alle bielle, componenti in cui il rapporto massa/resistenza è veramente importante) e occorrano costose e capricciose saldature. Sarà un caso che nell'automotive, salvo i casi sopra citati, i compositi, anche di enorme complessità, non siano minimamente in discussione rispetto al Ti? Purtroppo il problema sul la bici da 3500 euro completa dimostra che i controlli di qualità che sull'alto di gamma vengono fatti uno per uno, a scendere sono fatti a campione, il che non è corretto, e le case preferiscono sostituire quando succede piuttosto che sostenere i costi dei controlli non a campione. Non ho capito bene quale fosse ilproblema con Pinarello, certo è che quando ti succede qualcosa, di chiunque sia la responsabilità, è abbastanza normale perdere fiducia. 3800 euro per un telaio di alta gamma non sono molti. Un telaio Dogma disk costa, scontato, dai 4500 ai 6200 dello X-light. Il comportamento commerciale delle case non c'entra nulla con le caratteristiche del materiale. Potrebbero essere d'oro e avere una pessima politica commerciale. Telai a misura. Continuo a essere convinto che sia una cosa più psicologico/commerciale. Io ho le gambe molto lunghe e mi trovo benissimo con un telaio di serie, anche perché su un telaio di serie sono possibili tutti gli aggiustamenti dimensionali che contano. E insisto a far notare che se così non fosse, la maggioranza dei team World Tour, che hanno atleti di ogni taglia e proporzione, i telai se li farebbe fare su misura, il che non è, tenuto conto di quanti soldi ci sono in gioco. Se poi il singolo ciclista si sente appagato/gratificato/rassicurato da un telaio fatto a mano da un artigiano, mi pare una legittima scelta, anche perché i telai in Ti sono molto belli (ma per esempio a me, che in campo bici sono un antinostalgico, i telai monoscocca piacciono molto di più dei telai in tubi stile Coppi/Bartali, ma è una scelta assolutamente personale...) [/QUOTE]
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