Durante la visita non è stato permesso fare foto o video, ed è un vero peccato perché la produzione è molto interessante, in particolare del carbonio. Ci ripromettiamo però di tornare alla carica, visto che crediamo che il primo a guadagnarci sarebbe proprio Campagnolo visto il valore che avrebbe il mostrare il proprio know-how e capacità.
"Malcostume" tipico italiano, "taci che il nemico ti ascolta".
Altrove magari non ti lasciano fotografare quello che vuoi, ma ti danno almeno delle immagini da loro selezionate.
Così si è passati dai ricordi di Adorni riguardo i primissimi freni Campagnolo prodotti e proprio da lui provati, ai racconti delle richieste di pedivelle che annullassero il punto morto superiore che Bartali continuamente chiedeva a Campagnolo senza ottenerle (seppur brevettate), cosa raccontata dal figlio di Bartali;
http://www.bdc-forum.it/campy-80-e-bora-35/
Difatti andò all'Ofmega che gliele fece.
Ma non ebbero successo.
Quando ci passai io gli ultimi pezzi sopravvissuti stavano finendo nel rottame e riuscii a salvare questo.
So solamente che aveva la particolarità dei fori maggiorati che davano un certo gioco alle corone.
Mi dispiace di non aver raccolto qualche informazione in più su questa ed altre "stranezze" che si trovavano accantonate qua e là nei fondi di magazzino.
L'Ofmega ha chiuso da dieci anni circa e se gli eredi dei titolari non hanno salvato l'archivio è tutto perso.
La memoria storica, i fratelli Dino e Mario Perotti erano già allora ultraottantenni.