Stai facendo un minestrone ma scrivendolo con ordine sembra quasi sensato….ma di sensato ha ben poco…Indubbiamente App di bio-data collecting, monitoring and processing come Stamina Fitness permettono di ottimizzare sia gli allenamenti che la nutrizione (non per altro sono usati anche dai nutrizionisti).
Un paio di ragazzi di GCN Italia ha intervistato alcuni (ciclisti) Pro per capire quali dati tenessero sul loro ciclocomputer.
Mi aspettavo che in molti tenessero solo pochi dati, non dico in gara, li e' quasi scontato, anche in allenamento.
Interviste in questo (clicca) video.
- cardio (che serve poco per le Zone, rispetto ai sensori di potenza, ma e' sempre meglio averlo)
- cadenza
- potenza (su ogni singolo pedale, per capire anche se si sta pedalando "dritti")
- gps mappe con punti di pericolo (tipo curve troppo strette, ecc)
servirebbe un sensore di segnalazione del livello di trollaggineStai facendo un minestrone ma scrivendolo con ordine sembra quasi sensato….ma di sensato ha ben poco…
Te lo richiedo…
Dove hai letto che il red ha le corone fuse alle pedivelle?
poi…hai contestato tutti sti sensori che riempiono il Garmin…
Te lo ripeto…i sensori saranno 4/5 e ti danno un centinaio di dati utili…e inutili…mettila come più ti piace…
Ma di questi 100 dati puoi farne visualizzare 4 sul tuo Garmin,li altri dati li analizzi con calma a casa
sinceramente non capisco "di che stiamo a parlà"
parti chiedendo feedback su una precisa e specifica loro qualità, ti rispondono OT che i cerchi in legno si sono sostanzialmente estinti circa 90anni fa, anzi, ti eri già risposto fa solo, adesso elucubri tu stesso sul perchè e il percome..
Infatti non vanno bene ne ai velocisti, ne a chi fa salite (e discese, questo perche' l'efficienza dei rim-brake e' ... meh).
Questo tipo di ciclista sportivo non puo' che trovare vantaggioso il carbonio fasciato in tutte le sue declinazioni.
Dal telaio, ai cerchi, e per un motivo molto semplice: sia che tu voglia accelelrare massa nel minor tempo possibile, sia che tu voglia ottimizzare le energie durante una scalata, e' la massa che devi ottimizzare, e non c'e' nulla di meglio del carbonio fasciato in questo caso.
Dico "fasciato", perche', nemmeno a farlo apposta, in questo momento sto lavorando sul carbonio monoscocca di una C4/AirOne.
Sono all'aperto perche' la puzza di resina e' piuttosto fastidiosa, e sto dando le ultime mani, cosi' poi finalmente la do via.
Quella bici, non si dica mai che non ho "provato di tutto", e' una cosa che nel 1992 significava appiccicare 572 foglietti di carbonio dentro uno stampo, tutti nel modo corretto, poi stendere resina di struttura, a mano, chiudere lo stampo, infilarlo in una autoclave a pressione e temperatura controllate, e pregare di non aver commesso errori.
Il risultato era un blocco unico di carbonio, da stuccare qui a le, da spennellare con resina protettiva, perche' la resina di struttura ha la pessima abitudine di reagire con i raggi UV diventando tipo patatine San Carlo.
Sta roBBa permetteva di fare design impossibili con acciaio, alluminio, e titano, ma era decisamente pesante (e per certi versi fragile), ed ecco uno strano esempi di "carbonio" che non interessa per nulla ai ciclisti "sportivi".
Ironico, no? :D
parti chiedendo feedback su una precisa e specifica loro qualità, ti rispondono OT che i cerchi in legno si sono sostanzialmente estinti circa 90anni fa, anzi, ti eri già risposto fa solo, adesso elucubri tu stesso sul perchè e il percome..
non mi sono risposto un accidenti, perche' (ancora) non so se e' vero o meno che assorbano meglio le vibrazioni, che e' IL nocciolo dell'intera faccenda.
...poi vuole i feedback quando a quanto pare è già capace di farseli da solo, dal taglio del faggio ai sensori e software di analisi compresi....ma Sheldon Brown (morto nel 2008) ha detto che vanno bene per il cicloturismo quindi la C4 del 1990 era pesante anche se in carbonio, ma oggi c'è chi le fa uguali, ma pesano meno perché sono passati 40 anni....ma fa gnente lo stesso...
Ma magari assorbono meglio le vibrazioni della signora in bicicletta che passa sul Pavé della zona pedonale, semplicemente perché sono elastici, alla signora non interessa ma nel mondo sportivo si cerca la rigidità a tutti i costi e quindi dei cerchi in legno che funzionano come gli stivali a molla di Paperinik probabilmente non interessa a nessuno.
Poi se magari vuoi costruirti un velocipede replica di qualche modello di fine 1800, i cerchi in legno sono un must.
Certo che posso fare da solo visto che nessuno sa mai nulla e lo stesso produttore non ha voglia di andare quello che a me sembrano solo chiacchiere di marketing.
Se apri il sito di Ghisallo ci trovi tutta una serie di cose per le quali diresti
"si, ok, ma perche'?" E nessuno sai mai un ca**o, solo che il legno va messo nel caminetto, perche' "si".
Sheldom stesso ha scritto delle cose, ma non le ha motivate, e chi ha preso in mano il suo sito non ha voglia/tempo di approfondirle.
E mi irrita un bel po' che ti mi venga a pisciare sulle scarpe.
Se sono uno dei pochi che e' disposto a fare prove, misure, ed investirci denaro, beh, come dire ... alla fine posso anche non pubblicare nulla, tanto a me che me ne viene?
Ah ok, io comunque ho messo una ruota sulla maglietta di Sheldon per restare in tema...parla di questo: https://www.sheldonbrown.com/gloss_w.html#wooden
Se sono uno dei pochi che e' disposto a fare prove, misure, ed investirci denaro, beh, come dire ... alla fine posso anche non pubblicare nulla, tanto a me che me ne viene?
Il primo cerchio in alluminio apparve al Tour de France del 1934, costruito da Mavic e "cammuffato" per sembrare fatto di legno.
A quei tempi i cerchi erano tutti in legno, una tecnologia che in italia e' ancora presente in un paio di botteghe artigianali.
In particolare Ghisallo, che propone due soluzioni
Indipendentemente dal tipo di pneumatico, publicizzano i loro cerchi dicendo che il legno assorbe molto meglio le sollecitazioni stradali.
- per tubolari, quindi tipo i "palmer", da incollare con nastro bi-adesivo specifico
- per copertoncini "hockless" (ISO TSS), con camera d'aria da gonfiare a non piu' di 5 BAR
Mi chiedo: quanto?
Qualcuno le ha mai provate? Guidate per almeno 50Km?
Fatemi sapere.
Scusate....ma sul serio nel 2024 stiamo parlando di cerchi in legno sulle bici!!? Su un forum di bici da corsa poi......capisco fosse un forum di bici non più vintage ma proprio d'epoca, l'epoca degli albori del ciclismo!!!!!! Con tutto il rispetto ma quando poi dai cerchi in legno si passa alla moka VS macchina da caffè.....vince a mani basse la macchina da caffè! Io ho una Philips automatica, riempio il serbatoio di chicchi, premo un pulsante e con le sue belle lame in ceramica mi macina i chicchi e mi scende un caffè quasi come al bar, se poi premo un pulsante diverso e nel serbatoio apposito metto il latte, lo monta, lo butta nella tazza, poi ci fa il caffè e mi esce un cappuccino con un dito di schiuma!!!! Periodicamente metto vaschetta raccogli acqua e contenitore polvere in lavastoviglie e una volta al mese estraggo il corpo macchina e lo pulisco, c'è una spia che mi dice quando vuotare il contenitore dei filtri, u a chei dice quando manca l'acqua e una quando è da sostituire il filtro anticalcare....cosa vuoi di più dalla vita? Un Lucano col portafogli a fisarmonica??!
Capisco se si parla (a distanza di anni....) di rim vs disk, di meccanico vs elettronico di Campagnolo vs resto del mondo ma di cerchi in legno proprio no dai, com tutto il rispetto......le uniche bici con cerchi in legno sono di qualche produttore di super nicchia che ti costano come due full carbon media gamma,se sul 99% delle bici ci sono cerchi in alluminio o carbonio ci sarà un motivo!!?
E sai cosa? Coi vecchi finestrini a manovella quando finivi in un sottopasso allagato riuscivi ad abbassare il vetro e a salvarti, mentre oggi fai la fine del topo perchè quando vai a mollo si spegne qualsiasi cosa di elettrico a bordo.Probabilmente è un po' come domandare se sono meglio i vecchi finestrini delle auto con la manovella oppure quelli moderni elettrici con il pulsante…
Perlomeno gli over 50 quelli a manovella li hanno usati tutti, su qualche macchina vintage che però usi solo magari per portarla alla mostra, sono d'obbligo, ma nessuno credo metterebbe dei finestrini a manovella in un'automobile moderna.
E sai cosa? Coi vecchi finestrini a manovella quando finivi in un sottopasso allagato riuscivi ad abbassare il vetro e a salvarti, mentre oggi fai la fine del topo perchè quando vai a mollo si spegne qualsiasi cosa di elettrico a bordo.
Ogni cosa ha vantaggi e svantaggi, non è mai tutto bianco e nero.
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