Mi risulta che Nikka per lo più importi il carbone di torba, poi nello specifico la bottiglia postata è la loro entry level, probabilmente parte del blend è su distillati di seconda fascia poi ingentiliti nell’assemblaggio, ma rimane una bevuta piacevole. Sempre Nikka nel black, che a mio parere rimane un ottimo prodotto, si occupa del malraggio presso la distilleria. La differenza di prezzo sui prodotti giapponesi è un tema poco veritiero, certo è che oggi la Scozia nel main stream produttivo ci ha assuefatto di prodotti no age, sostanzialmente delle bibite vestite da distillato. Comunque per arrivare merdesimi nelle Gran Fondo possiamo continuare a bere serenamente…