Vi segnalo la mia situazione, che potrebbe interessare. Grazie ai consigli degli amici del Forum ho deciso di acquistare un telaio della Top-Fire dalla Cina(FM-R869 , con un po' di altro, manubrio, etc.). Arrivato in dogana italiana, ricevo una telefonata dall'operatrice postale di turno ( non si parla direttamente con le dogane, ma per il tramite di un servizio delle poste italiane, un servizio piuttosto efficiente), la quale mi chiede , a nome della dogana, di dichiarare per iscritto se il telaio in questione é verniciato o meno; in caso affermativo, oltre all'IVA e al 4,7% di imposte doganali c'é da pagare una extra tassa (anti-dumping) del 48,5%.
Rispondo per iscritto che il telaio ha un codice TARIC tale per cui secondo il regolamento della Comunità Europea N 88/97 ( art. 14) , essendo in quantità inferiore alle 300 unità al mese non é soggetto all' anti-dumping.
La operatrice mi scrive, piccata, che quella normativa riguarda solo le ditte, non i privati, che pertanto o rispondo alla richiesta o di rivolgersi direttamente alla Dogana.
Rispondo che che il telaio acquistato é in copia unica, é per scopi personali e non per rivendita, e ovviamente é al di sotto delle 300 unità al mese. Le fornisco il link del sito dove può trovare visione esatta del telaio acquistato, che riporta il logo (Topmost) del venditore.
Tre giorni dopo, il 20 dicembre, ricevo la merce dal corriere delle Poste italiane con l'importo da pagare compreso di dazio ( 28,54 pari al 4,7%), IVA (139,89, pari al 22% di merce, spedizione,paypal+dazio) e 11 Euro di oneri postali, senza alcuna tassa anti-dumping.
Visto lo scampato pericolo, se posso permettermi un piccolo suggerimento: se prendete telai dalla Cina, prendeteli non verniciati, la normativa evidentemente si presta a interpretazioni...