Ciclista trovato esanime, gravissimo al san Martino

pinoarello

Pedivella
1 Giugno 2007
398
3
ponente ligure
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Che dire!!!!Speriamo solo che ce la faccia!!!
Se penso che l'altro giorno una signora anziana in macchina mi ha toccato sul pedale e non se ne è nemmeno accorta!!
Questo vi dà l'idea dei rischi che corriamo ogni giorno!!
Spero almeno che non sia un pirata,altrimenti sarebbe ancora più dura da digerire!!
Coraggio che ce la fai!!!!!!
 

Furbetto

Apprendista Scalatore
27 Gennaio 2006
2.683
3
La Superba Repubblica Marinara di Genova
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Bici
TREK Madone SLR 7 Ultegra Di2 12
Fonte: SecoloXIX Web
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/...-ciclista-coma-cadutaincidente-autonomo.shtml


Ciclista in coma dopo caduta:
«Incidente autonomo»



Sergio Delbuono, l’ingegnere monegliese di 35 anni ricoverato in coma all’ospedale San Martino di Genova dopo una caduta dalla sua bicicletta a San Pietro Vara, è stato vittima di un «incidente autonomo». Ne sono certi gli investigatori della polizia stradale che hanno condotto gli accertamenti per fare piena luce sull’esatta dinamica e sulle cause della disgrazia avvenuta domenica mattina lungo la strada provinciale 583, che collega la val di Vara alla Riviera di Levante. «Ha fatto tutto da solo, è stato sbalzato dalla sella e catapultato sull’asfalto - scrivono gli agenti della polstrada nella relazione da consegnare alla procura della Repubblica della Spezia - Il ciclista ha sbattuto la nuca sull’asfalto e ha riportato una grave lesione, con conseguente sanguinamento». Di fatto, stando a quanto riferito dagli inquirenti, Delbuono stava percorrendo la provinciale in discesa a buona andatura: «Il rapporto del cambio utilizzato ci conferma che non stava affrontando la salita, bensì stava pedalando verso valle». Giunto in località Ponte della Macchia, il trentenne ha improvvisamente sterzato verso il centro della carreggiata, mettendo il manubrio di traverso. Una manovra brusca, repentina che ha provocato l’immediato blocco della ruota anteriore. La bicicletta dell’ingegnere si è quindi ribaltata. Sergio è stato sbalzato dal sellino e ha compiuto un vero e proprio volo, per poi ricadere in maniera scomposta sull’asfalto. «Secondo quanto riferitoci dai medici e dai soccorritori intervenuti per primi sul luogo dell’incidente - dicono i poliziotti della Stradale - la vittima è stata trovata con il viso rivolto a terra e un braccio ripiegato dietro la schiena e la bicicletta ancora inforcata. Non è riuscito a ripararsi in alcun modo e non indossava il caschetto di protezione». Resta il mistero su cosa abbia costretto Delbuono a sterzare bruscamente: «Un malore, un’auto ferma in mezzo alla via o comunque un veicolo che procedeva lentamente, ma anche un animale che potrebbe aver tagliato improvvisamente la strada al ciclista - aggiungono gli investigatori - Non escludiamo nessuna ipotesi, anche se occorre precisare che la bicicletta del trentenne non presenta alcun danno. solo una leggera abrasione sul manubrio, dovuta alla caduta». Incidente autonomo, quindi, nessun coinvolgimento di un presunto “pirata della strada”. «Resta il fatto che chiunque sia in grado di fornire indicazioni utili alle indagini - concludono gli agenti - può contattare la sede della polizia stradale alla Spezia oppure il più vicino comando delle forze dell’ordine». Nel frattempo, Sergio Delbuono resta in coma all’ospedale San Martino. È stato ricoverato nel reparto di rianimazione e sottoposto a un duplice intervento chirurgico. Secondo gli specialisti del nosocomio regionale, il trentenne di Moneglia ha riportato una frattura alle ossa alla base del cranio, all’altezza del tronco encefalico. La prognosi è riservata. In altre parole, lotta fra la vita e la morte. I familiari, la mamma Giuseppina Dall’Ò, il papà Luigi, e la sorella Barbara hanno trascorso la notte all’ospedale, aggrappati alla speranza, circondati dall’affetto degli amici di Sergio. «Di speranze non ce ne hanno date molte - spiega la sorella Barbara - dicono che ci vorrebbe solamente un miracolo, e io ci spero, non posso farne a meno». Sulla dinamica dell’incidente le parole della donna mostrano un cuore grande: «Siamo sollevati di sapere che sia stato un incidente autonomo, nella tragedia, almeno, non c’è un’altra persona che soffre con mio fratello sulla coscienza
».


:cry
Speriamo tutti in un miracolo, in quel miracolo che possa dare a Sergio un altra possibilità di pedalare con noi.
Però, ragazzi, cerchiamo di dare una mano alla provvidenza, il casco mettiamolo, sempre!!
:cry
 

ultimo

Scalatore
12 Settembre 2008
6.587
20
66
Pescara-Abruzzo
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Bici
Specialized Tarmac SL adesso incidentata
Fonte: SecoloXIX Web
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/...-ciclista-coma-cadutaincidente-autonomo.shtml
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Speriamo tutti in un miracolo, in quel miracolo che possa dare a Sergio un altra possibilità di pedalare con noi.
Però, ragazzi, cerchiamo di dare una mano alla provvidenza, il casco mettiamolo, sempre!!
:cry
Mi dispiace per lui, che comunque non portava il casco, e spero che il miracolo avvenga; sono felice che non sia un caso simile a quello del mio amico, il dolore e la rabbia che si prova è ancora più grande e devastante per i famigliari. Rinnovo il mio dispiacere e spero con tutto il cuore che possa salvarsi.

MA IMPARIAMO A PORTARE IL CASCO SEMPRE, CALDO O FREDDO CHE SIA, LA VITA E' TROPPO IMPORTANTE PER FARE I FIGHETTI IN BICI SENZA CASCO
 

stefano.72

Pedivella
27 Ottobre 2007
437
1
Meano
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Bici
Oria carbonio, Vetta alu, MTB Trek alu
Almeno non c'è la rabbia per l'ennesimo incidente causato da pirati.
Un appello a tutti ad usare sempre il casco: non aspettiamo che ci capiti qualcosa prima di convincerci di quanto serve.

Ad ogni modo, forza Sergio, non mollare la tua sfida più grande.
Un saluto dal veneto nord-orientale
 

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