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<blockquote data-quote="Bert5quant1" data-source="post: 7602283" data-attributes="member: 121134"><p>Gianca, ti rendi conto che nessuno, nella fattispecie io e [USER=28265]@SoftMachine[/USER], ha ribadito che serve una cultura tecnicista per, diciamo, approfondire la conoscenza della musica? Non serve più di tanto saper leggere il pentagramma, sapere se ad un certo punto si passa da una tonalità maggiore a minore per un accordo di quinta diminuita, questa cosa per un musicista è un valore aggiunto che né io ne tu possiamo capire, o meglio gustare, ma prima si parlava di educazione musicale, di ascolto guidato che manca, di quanto sia utile leggere la storia e l'evoluzione nei secoli della musica, dal gregoriano ad oggi, per avere un'idea delle strade nel tempo aperte, e poi ognuno ha il diritto di scegliere. Anche se prima non ha fatto esperienza alcuna, ma non potrà certo dire di avere la Verità in mano. E si fermerà all'orecchiabile, al mi piace.</p><p>E quindi? Chiedi tu</p><p>E quindi perdi perché "non ti piace" tanta creazione che invece sarebbe potuta piacerti. Amen.</p><p>Non sto dichiarando la Bibbia per tutti, ma semplicemente cosa ti si apre in più se un po' ti informi, in qualsiasi campo.</p><p>Si è sempre detto che più ne sai e più avanti vai, prima nella comprensione e poi, magari si e altre volte no, nell'approvazione e poi nel godere di certa musica e certi autori.</p><p></p><p>[USER=72450]@alvan[/USER]</p><p>Bach sopravvalutato vs Wagner Mahler e Bruckner, (per inciso li apprezzo tutti)?</p><p>Ero stato chiaro, Bach pone basi nuove e rivoluzionarie a inizi '700, gli altri da 150 a 200 anni dopo. Che senso ha confrontarli, confrontare storia distante due secoli?</p><p>Ogni tappa umana è una base per una nuova tappa a seguire, per evoluzioni e diversificazioni.</p><p>Lo stesso senso di confrontare architettura 1800 e 2000. È storia, con secoli in mezzo.</p><p>Ogni realizzazione è base per dopo.</p><p>Bach ti sembra musica matematica, non sarebbe, questa definizione, un leggerissimo "buttarla" sul tecnicismo?</p><p>io sono rivolto all'ascolto di Bach, con in mente gli inizi del '700 fino a metà di quel secolo, sapere cosa c'era prima e come suonavano, punto. Nemmeno guardo in che tonalità siano i brani, a meno che sia riportata nel titolo. Pura semantica? Spero.</p><p>Di fatto non so leggere musica....</p><p></p><p>Leggo solo ora dopo ore di impegno, vedo solo adesso che il Soft mi ha preceduto...</p><p>E Aldo pure... ricordo ancora che non si è detto che il piacere dell'ascolto richieda saper leggere lo spartito. </p><p>Però, pero... ahi, i ricordi.... quando misero strimpellatore di chitarra trovai un libro con gli accordi di alcune canzoni di Peter Paul & Mary... dopo qualche giorno il mio gusto era ingigantito, e non per il lato tecnico, ero semplicemente più "dentro".</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Bert5quant1, post: 7602283, member: 121134"] Gianca, ti rendi conto che nessuno, nella fattispecie io e [USER=28265]@SoftMachine[/USER], ha ribadito che serve una cultura tecnicista per, diciamo, approfondire la conoscenza della musica? Non serve più di tanto saper leggere il pentagramma, sapere se ad un certo punto si passa da una tonalità maggiore a minore per un accordo di quinta diminuita, questa cosa per un musicista è un valore aggiunto che né io ne tu possiamo capire, o meglio gustare, ma prima si parlava di educazione musicale, di ascolto guidato che manca, di quanto sia utile leggere la storia e l'evoluzione nei secoli della musica, dal gregoriano ad oggi, per avere un'idea delle strade nel tempo aperte, e poi ognuno ha il diritto di scegliere. Anche se prima non ha fatto esperienza alcuna, ma non potrà certo dire di avere la Verità in mano. E si fermerà all'orecchiabile, al mi piace. E quindi? Chiedi tu E quindi perdi perché "non ti piace" tanta creazione che invece sarebbe potuta piacerti. Amen. Non sto dichiarando la Bibbia per tutti, ma semplicemente cosa ti si apre in più se un po' ti informi, in qualsiasi campo. Si è sempre detto che più ne sai e più avanti vai, prima nella comprensione e poi, magari si e altre volte no, nell'approvazione e poi nel godere di certa musica e certi autori. [USER=72450]@alvan[/USER] Bach sopravvalutato vs Wagner Mahler e Bruckner, (per inciso li apprezzo tutti)? Ero stato chiaro, Bach pone basi nuove e rivoluzionarie a inizi '700, gli altri da 150 a 200 anni dopo. Che senso ha confrontarli, confrontare storia distante due secoli? Ogni tappa umana è una base per una nuova tappa a seguire, per evoluzioni e diversificazioni. Lo stesso senso di confrontare architettura 1800 e 2000. È storia, con secoli in mezzo. Ogni realizzazione è base per dopo. Bach ti sembra musica matematica, non sarebbe, questa definizione, un leggerissimo "buttarla" sul tecnicismo? io sono rivolto all'ascolto di Bach, con in mente gli inizi del '700 fino a metà di quel secolo, sapere cosa c'era prima e come suonavano, punto. Nemmeno guardo in che tonalità siano i brani, a meno che sia riportata nel titolo. Pura semantica? Spero. Di fatto non so leggere musica.... Leggo solo ora dopo ore di impegno, vedo solo adesso che il Soft mi ha preceduto... E Aldo pure... ricordo ancora che non si è detto che il piacere dell'ascolto richieda saper leggere lo spartito. Però, pero... ahi, i ricordi.... quando misero strimpellatore di chitarra trovai un libro con gli accordi di alcune canzoni di Peter Paul & Mary... dopo qualche giorno il mio gusto era ingigantito, e non per il lato tecnico, ero semplicemente più "dentro". [/QUOTE]
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