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Ciclocross stagione 2022/3

lap74

Apprendista Scalatore
[TrainerRoad] Team BDC
21 Maggio 2008
1.987
1.216
Ascoli Piceno
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Bici
Scott Addict Gravel Tuned Sram Force AXS monocorona
Bello l’ultimo giro, così così tutto il resto, anche il circuito velocissimo dove i mostri sacri non sono riusciti a fare la differenza come di consueto.
penso abbia anche influito il fatto che tutti quelli che corrono su strada siano in ritiro con le rispettive squadre ed in piena preparazione per la stagione, infatti non mi sembravano brillantissimi. Pidcock é letteralmente scoppiato dopo pochi giri su quella salita in asfalto che in teoria doveva essere il suo terreno.
 

bradipus

Vendicatore Mascherato e motore di ricerca
23 Luglio 2009
32.883
25.006
Bugliano
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Bici
qualunquemente
La gara di Benindorm e qualche considerazione in vista del mondiale, che si correrà tra due weekend:

- femmine U19: vince Lauren Molengraaf davanti ad Isabella ed Ava Holmgren (quinta Valentina Corvi, sesta Federica Venturelli, 13ma Arianna Bianchi). La ragazzina olondese (campionessa europea in carica) è la grande favorita per la gara di casa, in stagione ha vinto tutte le corse di categoria, difficile possa sfuggirle l'iride. Per il podio bel match tra le gemelle canadesi, la francese Gery, le belghe Moors e van Sinaey e le nostre Corvi (argento a Namur) e Venturelli.

- maschi U19: tre belgi sul podio (Corsus, van den Boer e Vandeberghe; 19mo Viezzi, 23mo Cafueri, dnf Paccagnella), per Hoogerheide forse è la gara più incerta. Oltre ai tre belgi, favoriti sono il francese Bisiaux (in testa alla CdM) e l'olandese van den Eijnden, possibile sorpresa l'americano August.

- femmine U23 (non si corre in CdM): dato che Puck Pieterse ha ceduto oggi la maglia di leader in CdM di categoria a Shirin van Anrooij, è probabile che quest'ultima correrà il mondiale giovanile, e la rossa Puck abbia optato per la gara della categoria maggiore. La sempre sorridente ragazza della Trek diventa così di gran lunga la favorita n. 1, mentre per il podio ci sarà battaglia tra Zoe Backstedt (oggi settima), Line Burquier (ottava), Marie Schreiber (15ma) e l'altissima diciannovenne olandese Bentveld (campionessa nazionale, quinta ieri a Zonnebeke). Meno possibilità per le altre francesi Fouquenet e Duraffourg e per le nostre Asia Zontone (oggi ventesima) e Carlotta Borello (26ma).

- maschi U23: con la vittoria di oggi (la quarta su quattro gare di categoria), Thibau Nys mette le mani sulla CdM e si candida a favorito per il mondiale, anche se è specialista nel fallire gli appuntamenti più importanti. Dietro di lui un sorprendente Tibor del Grosso ed il campione continentale Emiel Verstrynge (settimo Davide Toneatti, dnf Agostinacchio), per la gara iridata da tenere d'occhio anche gli altri belgi, Michels, Meeussen e Wyseure (iridato uscente). Speriamo di vedere un Toneatti brillante come a Namur, attenzione anche al diciannovenne olandese Haverdings.

- femmine elite: vince Fem van Empel davanti a Puck Pieterse ed a Shirin van Anrooij, splendido quarto posto per Silvia Persico, sempre con le tre olandesi fino ad un giro dalla fine (21ma Eva Lechner, già detto di Zontone e Borello). Le due ragazzine olandesi sembrano aver prenotato i primi due posti sul podio iridato, ma con una Silvia così sognare non è proibito. Possibili insidie per una medaglia possono venire da un'indomita Brand (oggi quinta, ma molto staccata) e dal resto della pattuglia olandese, mentre lontane sembrano sia H. Clauzel che una ritrovata Rochette (oggi nona), così come Blanka Vas e Clara Honsinger, entrambe alle prese con una stagione deludente. Poi c'è Marianne Vos: per quanto visto finora, le sue condizioni non le consentirebbero di ambire ad una medaglia (oggi 14ma), ma Marianne è Marianne.

- maschi elite: grande lotta e grande spettacolo tra MVDP e WVA, primo e secondo, che fanno categoria a se'; terzo un caparbio Iserbyt, che sembra deciso a chiudere bene la stagione. Il corto rettilineo d'arrivo di oggi favoriva la volata corta e bruciante di Mathieu, che non ha rivali in queste situazioni (citofonare Pogacar), ma se ben ricordo l'arrivo di Hoogerheide è piuttosto lungo ed in salita non lieve, cosa che dovrebbe andare a vantaggio di Wout in caso di sprint. Vedremo, godendoci lo spettacolo (ed oggi ne hanno dato tanto!). Per il terzo posto, dato assente Pidcock (oggi quinto), la cerchia dei favoriti si restringe a Iserbyt, Sweeck (quarto oggi) e Vanthourenout (non partito, ha scelto un bruttissimo momento per ammalarsi); mezzo gradino sotto van der Haar (settimo), che mi pare in calo di forma, Kuhn (sesto) Vandeputte (ottavo), Vandebosch (11mo) e Nieuwenhuis (14mo). Adams, caduto malamente saltando le barriere, si è ritirato, speriamo niente di rotto, anche se si è rialzato toccandosi la clavicola (è poi ripartito, per fermarsi dopo poco).

Vedremo cosa succederà la prossima settimana a Besançon; se ci saranno le stesse condizioni dello scorso anno (pioggia mista a neve e fango a iosa) sarà un bel banco di prova.
 
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Doctor Speck

Ötztalnauta
18 Settembre 2004
15.433
17.513
Nordest
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Bici
2
Bella disamina.
per quanto riguarda gli elite, nonostante abbia vinto VDP, credo che la prova mostri ancora un certo vantaggio di WVA per il mondiale: il belga ha appena finito un grosso blocco di lavoro in ritiro con la squadra, il percorso era decisamente a favore dell'olandese e nonostante questo sono arrivati assieme.
 

dinute

Maglia Gialla
13 Maggio 2009
11.040
8.097
Udine
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Sembrava averne di più ma MvdP è nettamente migliorato e soprattutto ha mostrato un po' di intelligenza tattica risparmiandosi trenate e attacchi prematuri. Van Aert un po' indeciso sulle barriere, per il resto impeccabile.
 
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Grande VDP che vince anche se gli sbagliano la mescola della posteriore montandone una di pietra... Non sgommavo così nemmeno in moto con 200 CV sotto alle chiappe
 

maccarello

Campagnolista
14 Gennaio 2020
691
845
Brescia
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Bici
Wilier GTR
Ogni volta che passavano sulla sabbia rimanendo in bici, io solo a guardarli cadevo dal divano
Sono dei veri equilibristi, la tecnica di guida della bici personificata, considerando che vanno a tutta quasi per l'intera gara.
Il bello del ciclocross, imho, è proprio che non contano solo le gambe ma anche la sensibilità e l'abilità (e che le corse durano un'ora al massimo).
Altro mondo rispetto alla strada.
 
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