Iscritto anche quest'anno.
Vediamo se si passerà ancora sulla sponda comasca del lago (e i km diventano 258 x 3700dsl) oppure se si andrà da Lecco, come previsto dal percorso.
Lo scorso anno ci ho messo poco meno di 11h ma senza fretta: sosta bar per pranzo e una mezz'ora fermo con i bambini che erano in vacanza a Bormio e mi hanno portato viveri lungo la strada.
Lo Stelvio fatto dopo 235km e 2000dsl , col brutto tempo e vento forte, è un esperienza mistica. La strada e il tempo si dilatano, i rettilinei non finiscono mai.
Il mio consiglio è di non interpretare la Duomo Stelvio come una gara: è un esperienza e come tale richiede tempo da dedicare. Un percorso che ti trasporta dall'ambiente cittadino cui tutti siamo abituati verso strade che pian piano si svuotano, paesaggi che diventano prima verdi poi lunari.
Ti può far incontrare fenomeni naturali molto intensi come successo lo scorso anno con il nubifragio sull'alto Lario.
La fatica, ad un certo punto, diventa di tutti e diventa naturale fermarsi ad aiutare chi è in difficoltà. Lo scorso anno c'era chi attaccava la salita finale anche alle 7,8 di sera dopo 12 ore in bicicletta.
È stato bello mettersi sulla strada, offrire qualcosa da bere, dare una spinta o fare qualche centinaio di metri con loro, insieme a loro.
Ricordo un signore che quando ha visto sulla strada la linea dei -16km è caduto in preda alla disperazione più profonda. La testa che non vuole mollare, le gambe che non ne hanno più: spero davvero per lui che sia riuscito ad arrivare in cima.
Riguardo il rientro: scendendo a Tirano c'è la stazione ferroviaria. Meglio di nulla. Molti hanno fatto così o sono rientrati in bicicletta il giorno successivo.