Come vestirsi d’inverno

Tapinaz

Maglia Iridata
3 Giugno 2005
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Parco agricolo sud Milano
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C50 e RCA
Uscire con il freddo intenso è controproducente come diceva Chris Carmichael allenatore di Armstrong (lasciamo stare le successive deviazioni del soggetto)
...l'unica protezione invernale valida è trasferirsi alle Canarie insieme a tutti gli altri pensionati.
Io non so se ci arriverò alla pensione, ancora con un minimo di voglia di andare in bici, ma se trovo un traghetto, dato che non sono mai andato in aereo, prima o poi ci andrò.
 

doublet

Pignone
22 Gennaio 2013
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specy
per quanto mi riguarda a temperature più basse di 5 gradi, la miglior protezione è quella di starsene a casa a fare le divaniadi
dai 5 ai 10 gradi, balaclava, intimo compressivo, giacca, guanti, pantaloni lunghi e copriscarpe il tutto adatto per temperature più basse, perché quello che conta è la temperatura percepita
 

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Pignone
22 Gennaio 2013
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specy
per quanto mi riguarda a temperature più basse di 5 gradi, la miglior protezione è quella di starsene a casa a fare le divaniadi
dai 5 ai 10 gradi, balaclava, intimo compressivo, giacca, guanti, pantaloni lunghi e copriscarpe il tutto adatto per temperature più basse, perché quello che conta è la temperatura percepita
ed i calzini, ovviamente
 

Super Ciuk

Apprendista Cronoman
23 Ottobre 2012
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Tra il ring e la realtà
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a pedali
Esatto !!
Mi hanno letteralmente cambiato la vita... le ho prese così tanto per sfizio (ne ho di ogni tipo dalle castelli merinos, craft, etc etc) ma queste sono decisamente un altro pianeta ;)
Ah per la cronaca ho anche calze che uso per sciare, come consigliato nell'articolo, e negli anni ho fatto varie prove con calze di tutti i tipi... ma queste non so come e perchè ma oltre che comodissime tengono la punta del piede molto più calda di ogni altro calzino che abbia mai provato.

Qui tralaltro si trovano anche a buon prezzo (visto che le ho pagate sopra i 30 euro)
https://www.assos-onlineshop.de/epa...ectPath=/Shops/61803937/Products/13.60.661.18


Ciao ma sono molto spesse?
 

dagos

via col vento
19 Maggio 2013
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molto bella e funzionale
Così, così. Le ho anch'io, sono consigliate per l'autunno inoltrato, in caso di freddo intenso dovrebbero essere abbinate con le fugu.
Secondo me le xbionic socks sono superiori. Poi ognuno ha i suoi piedi e le proprie percezioni del freddo.
In ogni caso utilizzo le solette riscaldanti.
Chiaro che ognuno ha la propria percezione... eppure, visto che ho provato varie soluzione (passando appunto anche dalle calze dedicate al freddo intenso tipo lo sci) con queste socks con punta rinforzata e molto morbida il piede si accomoda in maniera molto libera nella scarpa e dirò di più... essendo fini nella parte del collo piede si riesce a stringere la scarpa senza avere la tipica compressione usando calze di lana dallo spessore consistente bloccando poi in parte la circolazione con ovvie conseguenze, per di più ho notato che con queste calze il piede ha una sorta di micro scorrimento nella calza e questo crea un effetto riscaldante.
Cmq se capita proverò anche xbionic anche se non sono per niente amante di questo brand... vista la delusione avuta con la salopette, al contrario di Assos che a mio avviso è insuperabile per quanto riguarda l'abbigliamento ciclistico.
 

dagos

via col vento
19 Maggio 2013
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Ciao ma sono molto spesse?
No... per niente, anzi a vederle, se si esclude la punta, paiono fin troppo fini... ma credo sia proprio questo il loro vantaggio, con queste calze invernali riesco a stringere le scarpe uno scatto in più rispetto a tutte le altre calze invernali che posseggo nonostante il piede non soffra nessun tipo di costrizione... anzi ho la netta impressione che la scarpa fasci molto meglio il piede ma nello stesso tempo il piede ha una sorta di frizione e secondo me questo è il motivo per cui si riesce ad avere una percezione riscaldante.
 
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samuelgol

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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Per le mani mi trovo benissimo con guanti lunghi anche tipo mtb non troppo spessi mettendo sotto i guantini di lana neri da 5 euro alla bancarella.
Per i piedi uso col freddo freddo le solette riscaldanti usa e getta messe a cavallo delle dita così proteggono anche dal vento.
Per la pioggia invece di quei bruttissimi copriscarpe da ospedale/studio medico, basta mettere la pellicola trasparente fra la soletta rimovibile e la suola e l'acqua dai buchi della tomaia non passa.
Sotto uso per le uscite più fredde le normali salopette felpate (salvo Dolomiti non innevate a capodanno che mi è capitato di usare la tuta da sci aderente da gara). Sopra Gabba o Oxygen se ancora più freddo. Parlo di uscite con zero gradi medi.
Solo per le punte dei piedi non ho ancora trovato la soluzione totale. Ma le scarpe invernali sono mediamente troppo scomode per pedalare ad alta cadenza tipo bdc. In tal senso mi dan fastidio anche i copriscarpe aderenti.
 

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
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Ottimo articolo, anche se avrei specificato a quali range di temperatura ci si riferisce quando si danno alcuni consigli sulla vestizione.

Abitando in zone (Toscana Centrale) dove le temperature veramente rigide sono pochi giorni all'anno, spesso non ho bisogno di tutti questi accorgimenti, anche se mi rendo conto di essere uno che soffre molto poco il freddo.

Personalmente trovo che molti cicloamatori si vestano male e si vestano troppo, fino al punto di diventare ridicoli. Domenica scorsa, con temperature già sopra i 10° alle 8:30 di mattina si vedeva gente col passamontagna e il completo invernale mentre io pedalavo (quasi sudato) con estivo, manicotti e gilet wintex.

Ben vengano dunque articoli come questo.
 

dagos

via col vento
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Personalmente trovo che molti cicloamatori si vestano male e si vestano troppo,
Ah beh... questa è una cosa non di poco conto, vestirsi nella stagione invernale è e resta cmq sempre un terno al lotto, non credo ci sia qualcuno che può dire di sapersi vestire sempre e cmq sapendo che le temperature e l'umidità cambiano anche repentinamente oltre al fatto che bisogna anche saper considerare il percorso che si andrà a fare e non ultimo l'intensità con cui si porterà a termine... un conto è passeggiare un altro è spingere... ecco perchè diventa difficile centrare alla perfezione la vestizione.
Domenica scorsa con un range di temperatura compresa tra i 5 e 10-11 gradi sono uscito mediamente coperto e stavo abbastanza bene (fatto salvo certe piccole discese in zona d'ombra) però al bar dove mi sono fermato per il classico caffè ho incrociato dei giovani di una squadra locale vestiti primaverili (giacche leggerissime e con intimo traforato pergiunta) ed erano sudati... chiaro segno di un impegno ben diverso dal mio.
hai ben voglia di riempirti l'armadio delle più succulente novità se poi il meteo vira o peggio da una semplice uscita ne esce una mezza gara ;)
 
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CHIAPPA

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Beh chiaro che tutto è tremendamente soggettivo eh ...

Ma è altrettanto certo che in giro spesso si vedono ciclisti imbaccuccati che nemmeno Confortola in cima al K2 ...

Secondo me li caricano sulla bici con carrucola dall' alto ... non riescono nemmeno a muoversi da tanta roba hanno addosso :azz :azz :azz

Una cosa del genere insomma:
 
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samuelgol

Flughafenwächter
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Ah beh... questa è una cosa non di poco conto, vestirsi nella stagione invernale è e resta cmq sempre un terno al lotto, non credo ci sia qualcuno che può dire di sapersi vestire sempre e cmq sapendo che le temperature e l'umidità cambiano anche repentinamente oltre al fatto che bisgna anche saper considerare il percorso che si andrà a fare e non ultimo l'intensità con cui si porterà a termine... un conto è passeggiare un altro è spingere... ecco perchè diventa difficile centrare alla perfezione la vestizione.
Domenica scorsa con un range di temperatura ccompresa tra i 5 e 10-11 gradi sono uscito mediamente coperto e stavo abbastanza bene (fatto salvo certe piccole discese in zona d'ombra... però al bar dove mi sono fermato per il classico caffè ho incrociato dei giovani di una squadra locale vestiti primaverili (giacche leggerissime e con intimo traforato pergiunta) ed erano sudati... chiaro segno di un impegno ben diverso dal mio.
Percorso, variabilità del clima in itinere, impegno fisico e altimetrico del giro....sono tutte cose che chi sa vertirsi a dovere sa tenere in conto. Non è affatto un terno al lotto....salvo casi particolari, più che altro legati un esempio per tutti alla variabilità estiva in montagna che puoi partire col sole e 25 gradi e trovarti sotto la grandine con 5. Ma anche qui, lo sai che può accadere e un abbigliamento di emergenza lo hai sempre appresso. D'estate sulle Dolomiti, anche con sole pieno, quasi mai esco senza almeno un antipioggia quantomeno leggero. E il cielo è sempre sotto osservazione.
Cose che in inverno non capitano. Il clima in inverno è ben più prevedibile. Il sole scalda relativamente poco, gli acquazzoni non ci sono (ci sono le perturbazioni che almeno in partenza da un giro si conoscono) ecc.ecc.ecc.
Ovvio che chi non sa vestirsi non sa interpretare nemmeno le variabili che possono esserci. Una per tutte chi esce e non ha almeno un pò freddo nei primi 5 minuti, ha già sbagliato tutto.
 

dagos

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Percorso, variabilità del clima in itinere, impegno fisico e altimetrico del giro....sono tutte cose che chi sa vertirsi a dovere sa tenere in conto.
Beh... questa è una tua personale opinione rispettabilissima ci mancherebbe ma purtroppo i fatti, di chi è capace di ammettere la realtà, non collimano con le tua personale impressione e non lo dico io... me lo dicono pro e altri che di questo sport ne fanno una professione, tant'è che se mi dici che si sanno vestire com'è che arrivi al bar sudato ? (esempio citato nel mio post precedente)
Ovvio che chi non sa vestirsi non sa interpretare nemmeno le variabili che possono esserci. Una per tutte chi esce e non ha almeno un pò freddo nei primi 5 minuti, ha già sbagliato tutto.
Quei 5 minuti spesso sono anche più di 15... e poi voglio vederti dopo una trenata al passo quando cali l'intensità rientrando e defaticando come te la passi se la temperatura è addirittura diminuita nel mentre della tua uscita.

Sempre alle solite capace solo di far apparire gli altri degli incapaci !!
 

CHIAPPA

Apprendista Cronoman
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Percorso, variabilità del clima in itinere, impegno fisico e altimetrico del giro....sono tutte cose che chi sa vertirsi a dovere sa tenere in conto. .....

Ovvio che chi non sa vestirsi non sa interpretare nemmeno le variabili che possono esserci. Una per tutte chi esce e non ha almeno un pò freddo nei primi 5 minuti, ha già sbagliato tutto.

Un po' a malincuore eh ... ma questa volta mi tocca essere d'accordo con te ...

Beh... questa è una tua personale opinione rispettabilissima ci mancherebbe ma purtroppo i fatti, di chi è capace di ammettere la realtà, non collimano con le tua personale impressione e non lo dico io... me lo dicono pro e altri che di questo sport ne fanno una professione, tant'è che se mi dici che si sanno vestire com'è che arrivi al bar sudato ?

Beh ma un conto è sudare per lo sforzo che stai facendo ... un'altro è sudare perchè hai addosso 42 strati di vestiario ...
 
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dagos

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Un po' a malincuore eh ... ma questa volta mi tocca essere d'accordo con te ...
In questo c'è una parte di verità è una parte aleatoria quindi variabile, vero che se esci e stai bene come vai sotto sforzo rischi di avere troppo caldo e sudare ma è pur anche vero che determinare la sensazioni di freddo dei primi 5 minuti (io dico almeno 15 forse anche abbondanti a meno di non partire a palla) non è cosa così semplice... nel senso che puoi percepire il freddo e poi superarlo perchè ti riscaldi e hai centrato l'abbigliamento... così come puoi percepire il freddo e ottenere la giusta temperatura solo quando sarai sotto sforzo intenso... ma non è che in un uscita vai solo ed esclusivamente sotto sforzo o sempre quasi a tutta (poi è chiaro che se uno ha delle tabelle da seguire la cosa è un filo più facile ma non così scontata)
Beh ma un conto è sudare per lo sforzo che stai facendo ... un'altro è sudare perchè hai addosso 42 strati di vestiario ...
Questo sicuro... ma da qui a dire che chi si sa vestire non va mai incontro a brividi di freddo o sudate oltre il dovuto... ce ne corre, se ti vesti poco dopo la trenata quando rallenti il freddo lo percepisci, se ti vesti troppo dopo la trenata sei in un lago di sudore e ne consegue che puoi percepire altrettanto freddo così come rischi anche di beccarti un accidenti, si sa in medio stat virtus ma saper trovare sempre quel medio non è semplice a meno che uno faccia sempre lo stesso percorso e lo conosca a menadito ivi comprese le zone dove il freddo è più pungente.
Certo se poi uno mi dice che su un uscita di tot tempo la maggior parte di questo raggiunge un buon acclimatamento ci può stare... ma in fondo è ciò che tutti andiamo cercando ma, ripeto, non è così semplice come si vuol far credere.
 
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Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
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Scott Addict R2
Mi pare che qui il livello della discussione e la consapevolezza su come sia corretto vestirsi sia più elevata della media del cicloamatore.
E anche se il problema non è facile, qui sappiamo come affrontarlo al meglio.
Poi l'esperienza mi dice che gli errori più comuni non sono fatti da chi si veste poco ma di chi si veste troppo. Sarà il principio di precauzione che prevale nel ciclista medio, ma gli errori più clamorosi sono solo in un'unica direzione.
 

dagos

via col vento
19 Maggio 2013
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Mi pare che qui il livello della discussione e la consapevolezza su come sia corretto vestirsi sia più elevata della media del cicloamatore.
E anche se il problema non è facile, qui sappiamo come affrontarlo al meglio.
Poi l'esperienza mi dice che gli errori più comuni non sono fatti da chi si veste poco ma di chi si veste troppo. Sarà il principio di precauzione che prevale nel ciclista medio, ma gli errori più clamorosi sono solo in un'unica direzione.
Concordo in linea di massima... però se dovessi scegliere non saprei con esattezza cosa scegliere... se avere freddo per non essermi coperto a dovere (ed è una gran brutta sensazione) o sudare oltremodo per essermi coperto troppo... forse tra le due è meglio la seconda, pedalare percependo freddo è assai spiacevole... cosa tra l'altro che mi è successa non molto tempo fa (fine novembre) quando partito con 8-9 gradi e dopo aver fatto del dislivello è salita aria gelida che ha portato nel giro di poche ore a temperature polari... arrivato a casa con 2 gradi talmente ghiacciato che faticavo perfino nella svestizione.
 

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