Hanno solo sbagliato i tempi perché il giro era ad ottobre e non a maggio come al solito.2013- Di Luca e Santambrogio
2014-Rabottini
2015-Carretero
2020-Spreafico
2021-De Bonis
Hanno solo sbagliato i tempi perché il giro era ad ottobre e non a maggio come al solito.2013- Di Luca e Santambrogio
2014-Rabottini
2015-Carretero
2020-Spreafico
2021-De Bonis
ma scusa ser ma debonis porta sponsor. carrettero porta sponsor.
oh, ma è così bello fare il ciclista alla zabù?
sì, almeno pare.
ossia arrivi dietro di tuo eppoi ti fai di epo e ti beccano e finisci sui giornali dove ti danno pure di scemo.
non mi pare una grande mossa...questo a logica.
poi l'animo umano...
Capisco che é sempre la stessa squadra a "cascarci", ma bisognerebbe capire cosa spinge un ragazzo di 25 anni che é passato professionista da nemmeno un anno, a buttare via la carriera. Una delle mie teorie é che c'é una qualche relazione tra la pratica del doping e la "caccia al contratto". Per fortuna non é più di uso generalizzato il ricorso al doping, ma proprio perché i corridori oggi corrono puliti al 99%, mi viene da pensare che quell'1% fa ricorso al doping per una falsa convinzione psicologica. A conferma di ciò, potrebbe essere sottolineato che i residui casi di doping da un bel po' di tempo riguardano corridori con scarse prospettive agonistiche di squadre di seconda fascia.
Che se non altro è molto meglio che essere un nessuno fra i prò....anche a livello economico..............
D'altronde c'è gente che si paga di tasca sua n-mila euro di doping per "essere vincente" tra i ciclosuonati...
Che se non altro è molto meglio che essere un nessuno fra i prò....anche a livello economico.
Prò o pro signor nessuno? Perchè Nibali e compagnia è un tipo di prò, De Bonis è un altro tipo di prò.boh, questo è da vedere. Essere stato "pro" apre comunque varie porte nell'ambiente, anche tra le aziende.
Se invece di lavorare nelle aziende, ti fai un negozio di bici, non è che uno vive a Dubai e l'altro a Mergellina. Anzi magari il secondo guadagna più del primo, con la stessa solita gente come cliente che gli girava attorno...magari fornendo oltre alle bici anche gli "integratori".... e senza contare che il prò finisci di farlo a 30 anni, la Oetztaler la vinci anche a 50 ()e il pummarola prò lo fai pure a 60.Essere il re dei pummarola-pro, no.
Ma infatti dipende dal pro. Un conoscente ha iniziato un contratto pro, magari poteva pure fare 4-5 anni da gregario in una Continental, ma ha cambiato aria prima di ritrovarsi a 30 anni senza risparmi e senza un mestiere. Penso che contatti con l'industria potesse sognarseli. Un altro amico che conosco bene, avrebbe probabilmente avuto le carte per una carriera pro piu' ambiziosa, ma (anni '90) ha visto che aria tirava, che rischi bisognava prendere, e che alternative aveva (molte). Non ci ha pensato due volte a lasciar perdere, ed a posteriori ha fatto bene.Prò o pro signor nessuno? Perchè Nibali e compagnia è un tipo di prò, De Bonis è un altro tipo di prò.
Se invece di lavorare nelle aziende, ti fai un negozio di bici, non è che uno vive a Dubai e l'altro a Mergellina. Anzi magari il secondo guadagna più del primo, con la stessa solita gente come cliente che gli girava attorno...magari fornendo oltre alle bici anche gli "integratori".... e senza contare che il prò finisci di farlo a 30 anni, la Oetztaler la vinci anche a 50 e il pummarola prò lo fai pure a 60.
Su questo argomento si puo' dire tutto e niente: chi fa uso di cosa, perche', se lo fanno tutti o solo alcuni etc. Difficile fare di un'erba un fascio.Capisco che é sempre la stessa squadra a "cascarci", ma bisognerebbe capire cosa spinge un ragazzo di 25 anni che é passato professionista da nemmeno un anno, a buttare via la carriera. Una delle mie teorie é che c'é una qualche relazione tra la pratica del doping e la "caccia al contratto". Per fortuna non é più di uso generalizzato il ricorso al doping, ma proprio perché i corridori oggi corrono puliti al 99%, mi viene da pensare che quell'1% fa ricorso al doping per una falsa convinzione psicologica. A conferma di ciò, potrebbe essere sottolineato che i residui casi di doping da un bel po' di tempo riguardano corridori con scarse prospettive agonistiche di squadre di seconda fascia.
CREDO CHE SAPPIANO BENE CHI PRENDE E CHI NON PRENDE.....alla fine il ciclismo e' un'ambiente di 700-800 professionisti,di cui 300-400 di alto livello il resto lasciamo stare.Non lo so, ma nello specifico mi pongo delle domande:
questo De Bonis è passato professionista nel 2019, e si legge in giro, "per i risultati ottenuti da dilettante". Nel 2020 ha compiuto 25 anni. Quali siano stati i risultati da dilettante non lo so, ma presumibilmente li ha avuti tardi. Da quello che vedo un 4° posto al giro del casentino nel 2018...
Da pro ha un 21° posto al giro dell'Albania nel 2019, un 51° al Giro di Brescia stesso anno.
Nel 2020, passato alla Zabù: 127° al Colombia 2.1, e tre DNF a Druivenkoers - Overijse, Brussels Cycling Classic e SkodaTour.
Nel comunicato UCI parlano di "target control", quindi un controllo fatto su segnalazione. Ora, non voglio essere maligno, ma i risultati sopra non mi fanno pensare che il controllo sia dovuto a prestazioni anomale.
Quindi a cosa? Delazione bella e buona? Perché? Per dispetto a lui o alla squadra?
Fatto sta che sono andati a botta sicura a quanto pare. Mi viene da ipotizzare che quindi "si sapesse" che De Bonis facesse uso di sostanze. Alla Zabù non lo sapevano? Ovviamente no, ma SE si, perché prenderselo come neo-pro a 25 anni? Porta soldi? (mi pare che il caso di Carretero lo fosse).
Non so, ma mi sembra sempre un po' il solito ambiente con tanti *?*
..non lo so... certi lunghi tratti di corse pianeggianti fatti sopra i 60 orari mi fanno più impressione dei record sulle scalate... vedere che nessuno scatta nel finale di certe corse perchè è chiaro che con i ritmi tenuti nessuno ne ha più per scattare... Chiaro che Van Aert Van der Poel, Alaphilippe e altri sono dei fenomeni... ma i loro motori sono sempre su di giri ...!!!però rifletti che le performance di oggi sono ancora inferiori alle prestazioni di metà anni 90-inizio 2000.
i record sul poggio, alpe d'huez, mortirolo etc sono ancora di fine anni 90, con bici da 8.5 kg in alluminio e senza power meter etc etc
per farti capire che comunque oggi vanno più piano nonostante le tecniche di allenamento, materiali etc etc
quindi meno dopati lo sono...
forse non ricordi le crono di 70 chilometri al tour de france con Indurain dove andavano a piu di 50 di media.... o Miguel che scatta da solo il giorno prima della crono per testare la gamba e lascia li il gruppo.......non lo so... certi lunghi tratti di corse pianeggianti fatti sopra i 60 orari mi fanno più impressione dei record sulle scalate... vedere che nessuno scatta nel finale di certe corse perchè è chiaro che con i ritmi tenuti nessuno ne ha più per scattare... Chiaro che Van Aert Van der Poel, Alaphilippe e altri sono dei fenomeni... ma i loro motori sono sempre su di giri ...!!!
Scusa ma 'sappiano' si riferisce a chi esattamente?CREDO CHE SAPPIANO BENE CHI PRENDE E CHI NON PRENDE.....alla fine il ciclismo e' un'ambiente di 700-800 professionisti,di cui 300-400 di alto livello il resto lasciamo stare.
Se hanno beccato lui e' perche' volevano colpire Scinto,il motivo non si sa',come non si sa' il mandante,unica cosa che si dovrebbe sapere che c'e' stato ovviamente un mandante......
Questi giovani ragazzi vengono presi dai team elitè (anche senza risultati di rilievo) perchè le PCT:Capisco che é sempre la stessa squadra a "cascarci", ma bisognerebbe capire cosa spinge un ragazzo di 25 anni che é passato professionista da nemmeno un anno, a buttare via la carriera. Una delle mie teorie é che c'é una qualche relazione tra la pratica del doping e la "caccia al contratto". Per fortuna non é più di uso generalizzato il ricorso al doping, ma proprio perché i corridori oggi corrono puliti al 99%, mi viene da pensare che quell'1% fa ricorso al doping per una falsa convinzione psicologica. A conferma di ciò, potrebbe essere sottolineato che i residui casi di doping da un bel po' di tempo riguardano corridori con scarse prospettive agonistiche di squadre di seconda fascia.
Se lo avessero trovato positivo al covid poteva essere sfortuna, ma al doping non credo proprio sia sfortuna.aspettando le controanalisi e aspettando le dichiarazioni del corridore……..
avanti un altro!!!!!!
che sfortuna però le squadre di Scinto………..
Per fortuna non é più di uso generalizzato il ricorso al doping, ma proprio perché i corridori oggi corrono puliti al 99%
Insomma sta "cielo" volenti o nolenti è sempre da tirare in ballo quando c' da spargere mer.a con la tastiera.Non è che questa squadra a meno coperture di altre tipo "cielo" o simili? Vedasi inchiesta sul ciclismo inglese...
allara ti faccio una domanda contraria.....cosi ci arrivi....Scusa ma 'sappiano' si riferisce a chi esattamente?
Comunque solo di WorldTour + ProTeams ci sono quasi 1000 ciclisti, di cui quasi 600 WT. Poi ci sono 170 squadre Continental, che in larga parte sono pro nel senso che fanno quello come unico lavoro nella vita, e dove militano tante promesse nelle squadre di sviluppo dei team maggiori. Senza contare quelli che in teoria non sono pro, ma lo sono (come i numerosi atleti che appartengono a squadre di corpi vari e partecipano alle olimpiadi). Secondo me gli atleti di alto livello, con uno stipendio dignitoso e la possibilita' di usare la loro esperienza come un trampolino per un lavoro post-carriera sono ben piu' di 300-400. Cio' non toglie che molti altri siano in situazioni difficili, con contratti insoddisfacenti, anche se pagano una scelta loro.