OK Robero ci porteremo l autogiustificazione in tasca dentro un bel celofan con le ragioni del DPDM su attività all' aria aperta lontano da casaPurtroppo la cosa è molto complicata , perché il d.c.p.m. in questione , non ha tenuto conto che il ciclismo è uno dei pochi sport che si pratica con mezzi di trasporto . Di conseguenza fatto sicuro che si può praticare "attività motorie all'aperto e lontano dal proprio domicilio " il decreto parla anche di divieti legati ai mezzi di trasporto, e la bicicletta è uno di questi . tutti noi , compresi i legislatori , hanno inteso che l'attività ciclistica , ( da soli) si può praticare , ma l'interpretabilità di tale decreto ,cosi scritto , e discrezionata ad un qualsiasi funzionario rappresentante le forze dell'ordine . Quindi , la possibilità di essere sanzionati pur avendo ragione , e sempre costante . cosa vuol dire avere ragione in questo caso ? E cosa bisogna fare per avere conferma di tale ragione ? Fatto presente che la contestazione al novanta per cento è quella relativa all'art. 650 del cod. penale che prevede un ammenda di euro 206 ,e un'arresto fino a sei mesi .Non basta un giudice di pace , ma purtroppo una denuncia , in questo caso penale , comporta quantomeno una comparizione davanti ad un pubblico ministero , con conseguente difesa da parte di un avvocato , che non lavora gratis. Quindi si spera quanto prima che per quanto riguarda l'attività motoria all'aperto "svolta con la bicicletta " ci sia una direttiva alle forze dell'ordine che chiariscano definitivamente ciò . Fino a quando la situazione continua ad essere poco chiara , purtroppo uscire in bici , pur non costituendo di sicuro un pericolo verso il prossimo , può essere un pericolo per noi , non sanitario , ma pecuniario e fastidioso , ripeto , pur avendo ragione !
HAI FATTO BENE... credo che bisognerà verificare Regione x Regione le disposizioni in meritoIo ieri pomeriggio sono uscito, nel comune di Albenga (SV) si può girare con autocertificazione, se non si può me ne frego ed esco lo stesso, mi sono rotto di tutti sti incompetenti che ci comandano.
Buongiorno....finalmente direi
Il problema sono i semafori dove si possono creare assembramenti, spero solo di non incontrare il vigilie cosi tanto pignolo
uN altra considerazione... gli allenamenti delle squadre sono proibiti, basta che loro escano con maglie diverse ed a cadenza metrica x evitarte i divieti
ammeno che non si chieda i documenti e si controlli se fanno parte di un associazione ciclistica o tesserato agonista
spero che per amor di tutti non ricorrano a questa furbizia che ci danneggerebbe tutti ,in primis noi amatori e poi tutto il movimento ciclistico
Ciao #buttiamogiustapanza#divanoaddio
Raul
Tu sei molto confuso, confondi gli illeciti amministrativi con quelli penali, non hai letto e capito la bozza del dpcm del 04 e instilli negli altri dei dubbi inesistenti, se avessi letto e seguito la storia avresti capito che siamo passati da una normativa sanzionatoria avente carattere penale (appunto 650 cp rivelatasi inefficace e fondamentalmente errata nella sua attuazione) che è stata successivamente depenalizzata e sanzionata amministrativamente come una semplice multaPurtroppo la cosa è molto complicata , perché il d.c.p.m. in questione , non ha tenuto conto che il ciclismo è uno dei pochi sport che si pratica con mezzi di trasporto . Di conseguenza fatto sicuro che si può praticare "attività motorie all'aperto e lontano dal proprio domicilio " il decreto parla anche di divieti legati ai mezzi di trasporto, e la bicicletta è uno di questi . tutti noi , compresi i legislatori , hanno inteso che l'attività ciclistica , ( da soli) si può praticare , ma l'interpretabilità di tale decreto ,cosi scritto , e discrezionata ad un qualsiasi funzionario rappresentante le forze dell'ordine . Quindi , la possibilità di essere sanzionati pur avendo ragione , e sempre costante . cosa vuol dire avere ragione in questo caso ? E cosa bisogna fare per avere conferma di tale ragione ? Fatto presente che la contestazione al novanta per cento è quella relativa all'art. 650 del cod. penale che prevede un ammenda di euro 206 ,e un'arresto fino a sei mesi .Non basta un giudice di pace , ma purtroppo una denuncia , in questo caso penale , comporta quantomeno una comparizione davanti ad un pubblico ministero , con conseguente difesa da parte di un avvocato , che non lavora gratis. Quindi si spera quanto prima che per quanto riguarda l'attività motoria all'aperto "svolta con la bicicletta " ci sia una direttiva alle forze dell'ordine che chiariscano definitivamente ciò . Fino a quando la situazione continua ad essere poco chiara , purtroppo uscire in bici , pur non costituendo di sicuro un pericolo verso il prossimo , può essere un pericolo per noi , non sanitario , ma pecuniario e fastidioso , ripeto , pur avendo ragione !
intendevo quelle di carta
comunque anche quelle in tessuto non le puoi lavare 1000 volte: anche se la metti in un sacchetto, se poi la usi la tocchi e la devi lavare
meglio il tubo in sintetico fatto apposta per il ciclismo che lo lavi tutte le volte che vuoi
Tu sei molto confuso, confondi gli illeciti amministrativi con quelli penali, non hai letto e capito la bozza del dpcm del 04 e instilli negli altri dei dubbi inesistenti, se avessi letto e seguito la storia avresti capito che siamo passati da una normativa sanzionatoria avente carattere penale (appunto 650 cp rivelatasi inefficace è fondamentalmente errata nella sua attuazione) che è stata successivamente depenalizzata e sanzionata amministrativamente come una semplice multa
ho capito, anche da me in toscana sono obbligatorie le mascherine, ma se dobbiamo parlare di situazione nazionale, parlando delle regioni/comuni ecc. non si fa altro che generare confusione.in Veneto sono obbligatorie mascherina e guanti sempre quando si esce di casa
io i guanti mai messi per stare fuori in giro
Tu sei molto confuso, confondi gli illeciti amministrativi con quelli penali, non hai letto e capito la bozza del dpcm del 04 e instilli negli altri dei dubbi inesistenti, se avessi letto e seguito la storia avresti capito che siamo passati da una normativa sanzionatoria avente carattere penale (appunto 650 cp rivelatasi inefficace e fondamentalmente errata nella sua attuazione) che è stata successivamente depenalizzata e sanzionata amministrativamente come una semplice multa
non è mica la stessa cosa
dal 4 maggio ci sarà moooolta più gente in giro e, dunque, maggiori possibilità di infettarsi.
una finestra immunitaria "aperta" può durare anche 24h
esci, fai la spesa, ti passa un infettato: sei fottuto
auguri
ho capito, anche da me in toscana sono obbligatorie le mascherine, ma se dobbiamo parlare di situazione nazionale, parlando delle regioni/comuni ecc. non si fa altro che generare confusione.
Sono obbligatori in Veneto.ma le mascherine sono da utilizzare in ambienti chiusi ma solo laddove non si possano rispettare le misure di distanziamento, i guanti sono suggeriti in ambienti pubblici ma non obbligatori....perché parlate di indossare questa roba in bici?
Ok , ma in ogni caso se trovi quello che per interpretazione sua ,stai andando su un mezzo di trasporto per attività ludica , la multa te la prendi , e così come è già successo rischi anche il sequestro del mezzo . E' chiaro che ormai le maglie vanno ad allentarsi , e penso e spero che in tutti e alle forze dell'ordine in primis , prevalga il buon senso .
ma non tutti siamo in veneto...Sono obbligatori in Veneto.
L' ordinanza regionale è molto chiara a tal proposito.
e Tu Gentilmente:Ok , ma in ogni caso se trovi quello che per interpretazione sua ,stai andando su un mezzo di trasporto per attività ludica , la multa te la prendi
Non si tratta di buon senso ma di leggere le norme rispetto ai precedenti in questo caso sono chiare, io non sto giocando a pallone tra amici al parco ma sto facendo attività sportiva con una bici a maggior ragione se ho indumenti tecnici c’è poco da interpretare, è scritto.Ok , ma in ogni caso se trovi quello che per interpretazione sua ,stai andando su un mezzo di trasporto per attività ludica , la multa te la prendi , e così come è già successo rischi anche il sequestro del mezzo . E' chiaro che ormai le maglie vanno ad allentarsi , e penso e spero che in tutti e alle forze dell'ordine in primis , prevalga il buon senso .
perdonami, corretto leggere le cose attentamente, non è però corretto farci le supercazzole:
se, detto in soldoni, il decreto specifica che e`ammessa l'attività motoria/sportiva anche in bicicletta, non puoi interpretare che la bicicletta è un veicolo (e quindi vietato) o che è un attività ludica (e quindi vietato), e non lo può nemmeno fare un rappresentante delle forze dell`ordine.
D'altronde, se esaminassimo la cosa da un punto di vista neutro, vi sembra normale che non si possa andare in giro se non per giustificati motivi, e poi si possa permettere di andare in lungo e in largo in bicicletta, così senza meta e ad libitum?
art.1 comma f
Perdonami , ma io il passaggio a cui ti riferisci non lo trovo
Purtroppo la cosa è molto complicata , perché il d.c.p.m. in questione , non ha tenuto conto che il ciclismo è uno dei pochi sport che si pratica con mezzi di trasporto . Di conseguenza fatto sicuro che si può praticare "attività motorie all'aperto e lontano dal proprio domicilio " il decreto parla anche di divieti legati ai mezzi di trasporto, e la bicicletta è uno di questi . tutti noi , compresi i legislatori , hanno inteso che l'attività ciclistica , ( da soli) si può praticare , ma l'interpretabilità di tale decreto ,cosi scritto , e discrezionata ad un qualsiasi funzionario rappresentante le forze dell'ordine . Quindi , la possibilità di essere sanzionati pur avendo ragione , e sempre costante . cosa vuol dire avere ragione in questo caso ? E cosa bisogna fare per avere conferma di tale ragione ? Fatto presente che la contestazione al novanta per cento è quella relativa all'art. 650 del cod. penale che prevede un ammenda di euro 206 ,e un'arresto fino a sei mesi .Non basta un giudice di pace , ma purtroppo una denuncia , in questo caso penale , comporta quantomeno una comparizione davanti ad un pubblico ministero , con conseguente difesa da parte di un avvocato , che non lavora gratis. Quindi si spera quanto prima che per quanto riguarda l'attività motoria all'aperto "svolta con la bicicletta " ci sia una direttiva alle forze dell'ordine che chiariscano definitivamente ciò . Fino a quando la situazione continua ad essere poco chiara , purtroppo uscire in bici , pur non costituendo di sicuro un pericolo verso il prossimo , può essere un pericolo per noi , non sanitario , ma pecuniario e fastidioso , ripeto , pur avendo ragione !
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