Se sono nel giusto non scappo da nessuno tantomeno su una moto targata, sulle voci se ne sentono tante, nella bozza non è riportata aspettiamo quello definitivo che sarà, suppongo, a grande linee uguale se vi sarà qualche restrizione riguarderà ordinanze comunali sparse, ma domenica e nei gg successivi avremo più certezzeIn effetti se non si è su rettilinei infiniti, se si vede che vengono incontro con fare "cattivo", oppure come a te dicono qualcosa affiancandosi, la cosa migliore è tirare giù qualche dente e sparire.
A breve lo confermeranno, ma girano voci che sarà possibile girare solo nel proprio comune.
Che si sta facendo sport è evidente, ma non lo è dove si risiede e quindi se si è all'interno della zona legittima (qualunque essa sia). per cui non è impossibile che vengano chiesti documenti e/o venga fatta sottoscrivere l'autocertificazione.Scusate ....ma il ciclismo è o non è uno sport che si pratica con un mezzo (di trasporto) chiamato bicicletta? Se le forze dell'ordine vedono un ciclista con divisa sportiva, scarpini specifici, casco, borraccia, a bordo di un mezzo funzionale alla pratica ciclistica - secondo voi - lo considerano come sportivo ( e dunque come soggetto autorizzato, nei limiti del decreto) oppure come un soggetto qualsiasi a bordo di un mezzo di trasporto qualsiasi (e quindi sottoposto alle regole più stringenti dell'autocertificazione)?
Non è una bozza il DPCM è ufficiale in vigore dal 04/05, bisogna vedere solo le varie regioni e comuni se stringono le maglie o no.Se sono nel giusto non scappo da nessuno tantomeno su una moto targata, sulle voci se ne sentono tante, nella bozza non è riportata aspettiamo quello definitivo che sarà, suppongo, a grande linee uguale se vi sarà qualche restrizione riguarderà ordinanze comunali sparse, ma domenica e nei gg successivi avremo più certezze
Beh quella è una cosa che è apparsa lampante anche a un esterno, basta aver anche solo fatto il militare per capire certe dinamiche.e hai visto poco guarda, c'è di peggio.
Non sono così sicuro che si possa uscire dal proprio comune dal 4 maggio. Allo stato attuale non è stato ancora chiarito ma ho come l'impressione che verrà utilizzato il "modello liguria" ovvero sport all'interno dei confini comunali. Sinceramente a me andrebbe anche bene così.
Pardon è vero già pubblicato sulla guNon è una bozza il DPCM è ufficiale in vigore dal 04/05, bisogna vedere solo le varie regioni e comuni se stringono le maglie o no.
Vedo che non hai letto tutti i post. Ti faccio quindi una domanda: cosa ne sa un che è lì a far controlli, da dove vieni? Se vieni da un'altra regione (o nel caso del Veneto da un altro comune). Cosa ne sà chi sei e se sei un positivo o un quarantenato che dovrebbe stare a casa a prescindere?Mah....secondo me, qui, molti si stanno facendo troppe s***e mentali.
Leggo su questo topic che fare sport in bici avrebbe limitazioni poichè la bici è un mezzo di trasporto e, come tutti i mezzi di trasporto, necessita di rigorosa autocertificazione. Scusate ....ma il ciclismo è o non è uno sport che si pratica con un mezzo (di trasporto) chiamato bicicletta? Se le forze dell'ordine vedono un ciclista con divisa sportiva, scarpini specifici, casco, borraccia, a bordo di un mezzo funzionale alla pratica ciclistica - secondo voi - lo considerano come sportivo ( e dunque come soggetto autorizzato, nei limiti del decreto) oppure come un soggetto qualsiasi a bordo di un mezzo di trasporto qualsiasi (e quindi sottoposto alle regole più stringenti dell'autocertificazione)?
Se preferisci, posso preoccuparmi anche di qualche rappresentante delle FFOO dell'ordine che entra nella cabina elettorale, ma sinceramente dubbi che avanzi, mi paiono ammantati già da quel minimo di soggettività in più di quanto possa esserlo la possibilità di uscire in bici ora e la possibilità che una irregolarità sia ora sanzionata con il 650 (anche se c'era qualcuno che lo considerava ridicolo già quando pur era in vigore).Può darsi, ma non tutti possono avere la voglia ed il tempo di mettersi a fare ricorsi, tanto più in certe situazioni locali con dinamiche particolari.
Sarebbe un dubbio non ammissibile quello della bici come mezzo di trasporto per andare a fare la spesa, ma qua (o sul marrone, non ricordo) c'è stato chi ha raccontato di essere stato rimandato a casa mentre andava a fare la spesa perchè "la bici non è ammessa, l'attività sportiva è vietata". Sarebbe un dubbio non ammissibile anche quello di chi passeggiasse il cane a 50 metri da casa e temesse di sentirsi intimare di andarsene perchè "si potrebbe pensare che sta lì a prendere il sole", cosa accaduta alla moglie di un mio amico.
Per cui consentimi di avere dei dubbi sulla competenza (e talvolta forse anche sulla buona fede) di tutti gli attori, siano cittadini come FFOO.
Per forza, dopo due mesi che non vedono un ciclista, manco sanno più come è fatto. Hanno avuto paura come se fossi un alieno!In Liguria potevamo dalle 6 di stamani.
Per la cronaca, dove ho girato io ho beccato tre posti di blocco fissi e fermavano tutte le macchine. A me, non hanno filato di striscio.
Guarda, è vero che il virus non conosce confini, ma in giro ce lo portano le persone. Secondo me, creare dei compartimenti stagni fra territori (io farei province, nemmeno regioni) oltrepassabili solo per pochissime ragioni, fa si che la sitazione resta più sotto controllo....un eventuale focolaio che dovesse partire qui o lì, avrebbe molto meno modo di espandersi prima che ce se ne accorga, limitando la circolazione degli abitanti di quel luogo. A Vò (ok realtà piccola ma esemplificativa) il virus è sparito presto perchè li hanno isolati (e tamponati). Non stavano a casa, semplicemente non potevano uscire dal comune. Quindi trovo corretto e volendo anche magnanimo un limite regionale che sia oltrepassabile solo per le strettissime motivazioni previste (lavoro, salute, assoluta necessità) bloccando invece visite parenti nazionali, domicili e residenze varie, acquisto di beni di prima necessità fuori regione ecc.ecc.ecc.grazie, il dubbio spero\penso fosse lecito appunto per la mancata precisazione
peccato perchè senza senso (il virus non riconosce una linea su una mappa) , basti vedere la differenza enorme di diffusione virus all'interno della stessa regione, ma comprendo la necessità di semplificare da parte del governo
Sempre.Vedo che sei sul pezzo
Riguardo al Veneto l'ordinanza di ieri era atta a far uscire la gente da casa . Il fatto che si possa ad esempio pedalare solo entro i confini del comune non e' altro che una conseguenza del decreto attualmente in vigore . A oggi qualsiasi regione che volesse permettere l'attivita' motoria non puo' andare oltre al territorio comunale . Dal 4 maggio il limite per la bici e sport vari dovrebbe essere la regione e come logica il Veneto dovrebbe aderire visto che l'ordinanza di ieri e' stata fatta per allentare la morsa e non per restringere . Stessa cosa aveva fatto la Liguria un giorno prima .Vedo che non hai letto tutti i post. Ti faccio quindi una domanda: cosa ne sa un che è lì a far controlli, da dove vieni? Se vieni da un'altra regione (o nel caso del Veneto da un altro comune). Cosa ne sà chi sei e se sei un positivo o un quarantenato che dovrebbe stare a casa a prescindere?
Semplicemente ti ferma, ti identifica e appurate generalità e residenza, può verificare se sei in regola con gli spostamenti e con le procedure sanitarie.
Non ovunque è così. Da me in Alto Adige (Alto Adige = provincia Bolzano, non regione Trentino Alto Adige che praticamente esiste solo sui libri di geografia), i vincoli comunali non ci sono. Possiamo pedalare anche fuori comune. Non fuori provincia.Riguardo al Veneto l'ordinanza di ieri era atta a far uscire la gente da casa . Il fatto che si possa ad esempio pedalare solo entro i confini del comune non e' altro che una conseguenza del decreto attualmente in vigore . A oggi qualsiasi regione che volesse permettere l'attivita' motoria non puo' andare oltre al territorio comunale . Dal 4 maggio il limite per la bici e sport vari dovrebbe essere la regione e come logica il Veneto dovrebbe aderire visto che l'ordinanza di ieri e' stata fatta per allentare la morsa e non per restringere . Stessa cosa aveva fatto la Liguria un giorno prima .
Ma no, perché mascherina nel sacchetto, metti in testa direttamente il sacchetto e poi vai a tutta! Se entri in crisi respiratoria tranquillizzati, non è per il virus!intendevo quelle di carta
comunque anche quelle in tessuto non le puoi lavare 1000 volte: anche se la metti in un sacchetto, se poi la usi la tocchi e la devi lavare
meglio il tubo in sintetico fatto apposta per il ciclismo che lo lavi tutte le volte che vuoi
Perchè i ciclisti si fermano ai semafori?
E quindi? Se cerchi nella prima delle 3 parti di questo 3d è esattamente ciò che avevo scritto ben prima che lo scrivessero in quel link e che il Governo se ne rendesse conto.650CP
Il ruolo dell’art. 650 c.p. – Fatta questa precisazione sull’autonomia precettiva dell’abrogata norma incriminatrice, va detto che il rinvio al trattamento sanzionatorio dell’art. 650 c.p. è subito parso discutibile: anche e proprio per questo la nuova contravvenzione ha avuto vita molto breve. L’art. 650 c.p. è notoriamente un reato bagatellare punito con le pene alternative dell’arresto (fino a tre mesi) o dell’ammenda (fino a 206 euro). È una contravvenzione per la quale è possibile l’oblazione, ai sensi dell’art. 162 bis c.p., e che consente pertanto la definizione del procedimento penale pagando 103 euro e ottenendo così l’estinzione del reato (per non dire che ad esiti analoghi può arrivarsi attraverso il procedimento per decreto ex art. 459 c.p.p.). Secondo i dati disponibili sul sito del Ministero dell’Interno, in due settimane, tra l’11 e il 24 marzo, sono state denunciate per il reato di cui parliamo circa 100.000 persone. Si tratta di un reato procedibile d’ufficio, per il quale l’autorità giudiziaria – alle prese con la problematica gestione della macchina della giustizia, nel periodo dell’emergenza e in quello successivo, nel quale riprenderà l’ordinaria attività sospesa e rinviata – sarebbe stata chiamata a gestire altrettanti fascicoli, con enorme dispendio di tempo, risorse ed energie. Ciò a fronte di un esito irrisorio (il pagamento di 103 euro), al quale sarebbe peraltro stato possibile giungere solo nei casi in cui il pubblico ministero avesse richiesto al g.i.p. l'emissione di un decreto penale di condanna o avesse esercitato in altro modo l’azione penale. Diversamente, come è più che verosimile, la sorte dei procedimenti avviati con l’attività di controllo, in atto su tutto il territorio nazionale con enorme impiego di preziose energie da parte delle forze dell’ordine, sarebbe stata quella della morte per prescrizione del reato, negli armadi delle procure italiane, già pieni di fascicoli.
Più che prescrizione sarebbero stati archiviata d’ufficio, fidati, ma questo è un po’ che si dice650CP
Il ruolo dell’art. 650 c.p. – Fatta questa precisazione sull’autonomia precettiva dell’abrogata norma incriminatrice, va detto che il rinvio al trattamento sanzionatorio dell’art. 650 c.p. è subito parso discutibile: anche e proprio per questo la nuova contravvenzione ha avuto vita molto breve. L’art. 650 c.p. è notoriamente un reato bagatellare punito con le pene alternative dell’arresto (fino a tre mesi) o dell’ammenda (fino a 206 euro). È una contravvenzione per la quale è possibile l’oblazione, ai sensi dell’art. 162 bis c.p., e che consente pertanto la definizione del procedimento penale pagando 103 euro e ottenendo così l’estinzione del reato (per non dire che ad esiti analoghi può arrivarsi attraverso il procedimento per decreto ex art. 459 c.p.p.). Secondo i dati disponibili sul sito del Ministero dell’Interno, in due settimane, tra l’11 e il 24 marzo, sono state denunciate per il reato di cui parliamo circa 100.000 persone. Si tratta di un reato procedibile d’ufficio, per il quale l’autorità giudiziaria – alle prese con la problematica gestione della macchina della giustizia, nel periodo dell’emergenza e in quello successivo, nel quale riprenderà l’ordinaria attività sospesa e rinviata – sarebbe stata chiamata a gestire altrettanti fascicoli, con enorme dispendio di tempo, risorse ed energie. Ciò a fronte di un esito irrisorio (il pagamento di 103 euro), al quale sarebbe peraltro stato possibile giungere solo nei casi in cui il pubblico ministero avesse richiesto al g.i.p. l'emissione di un decreto penale di condanna o avesse esercitato in altro modo l’azione penale. Diversamente, come è più che verosimile, la sorte dei procedimenti avviati con l’attività di controllo, in atto su tutto il territorio nazionale con enorme impiego di preziose energie da parte delle forze dell’ordine, sarebbe stata quella della morte per prescrizione del reato, negli armadi delle procure italiane, già pieni di fascicoli.
E' che ormai è diventato sospettosoper darti ragione
Qui si diceva già prima mi saperò l'articolo è del 26 marzo
Per quanto riguarda l'area in cui si può fare sport, il decreto non dà indicazioni. Si evince dal testo del DPCM che si tratta di un limite regionale, fatte salve le limitazioni più stringenti introdotte con ordinanza regionale/comunale.Che si sta facendo sport è evidente, ma non lo è dove si risiede e quindi se si è all'interno della zona legittima (qualunque essa sia). per cui non è impossibile che vengano chiesti documenti e/o venga fatta sottoscrivere l'autocertificazione.
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