Leggi tutto..."È una delle prime volte che sento di avere una vita normale. La fatica mentale è completamente scomparsa. Fare 10 o 15 notti di seguito a casa non mi era mai successo. Questa continuità mi da tranquillità. Ho il tempo di concentrarmi sulle cose più in profondità". Cosi si apre...
Niente controlli antidoping a sorpresa, comprensibile ma inquietante al tempo stesso.
Riguardo alle prime frasi dell'articolo lasciano ben comprendere quanti grossi sacrifici richieda essere veramente competitivi.
Chi lo ha detto che non possono uscire? In Italia possono, in molti altri paesi possono. Se fossero tutti confinati sui rulli, il doping potrebbe non servire (che poi anche lì, fatti 2 ore a tromba piuttosto che 2 ore light), ma molti escono regolarmente. Il famoso Empty the tank Froome lo ha fatto a gennaio e se lo è ritrovato al Giro. Fare tanto volume adesso è pienamente in linea con una ripresa di gare tra 3 mesi, o quantomeno per essere in forma fra 3/4 mesi. Fai tanto adesso e appena se ne sa qualcosa di preciso, cominci con lavori più di qualità e rifinisci la condizione con le prime gare, sperando che la 1 non sia il Tour. Che poi è una tecnica tipica degli amatori. I megacarichi in inverno senza controlli e poi starci più attenti quando con le gare ci sono anche i controlli.…... In questo periodo non penso che ci sia un solo ciclista che stia facendo chissà che carichi (vuoi perché non possono uscire, vuoi perché anche caricassero lo farebbero senza una "direzione" precisa...)
Chi lo ha detto che non possono uscire? In Italia possono, in molti altri paesi possono. Se fossero tutti confinati sui rulli, il doping potrebbe non servire (che poi anche lì, fatti 2 ore a tromba piuttosto che 2 ore light), ma molti escono regolarmente. Il famoso Empty the tank Froome lo ha fatto a gennaio e se lo è ritrovato al Giro. Fare tanto volume adesso è pienamente in linea con una ripresa di gare tra 3 mesi, o quantomeno per essere in forma fra 3/4 mesi. Fai tanto adesso e appena se ne sa qualcosa di preciso, cominci con lavori più di qualità e rifinisci la condizione con le prime gare, sperando che la 1 non sia il Tour.
Mi fa sorridere Greipel che sta facendo il Gravel Grinder, un programma di allenamento di Zwift.
Si, in quarantena da StravaIn Italia possono ma mi pare di intuire dai vari social che grossomodo il 90% dei pro si siano messi comunque in quarantena.
…….
Appunto.Mi fa sorridere di più Bernal che dice che non si sta allenando
Si, in quarantena da Strava
Giorni scorsi, Nibali (in Svizzera) dopo vari appelli a rullare, #iostoacasa ecc, con tanto di foto sui rulli (con i manicotti), ha scaricato un giro su Strava e dopo tot insulti lo ha cancellato.
Alcuni stanno pedalando alla luce del sole, altri di nascosto dalla massa, ma credo che quasi tutti stanno andando ben oltre i rulli, dichiarazioni pubbliche a parte. Quintana si è fatto fotografare sui rulli con i gambali….dai va
Ovviamente no che non c'è nulla di male. Per me non ci sarebbe nulla di male nemmeno che a pedalare in solitaria fosse permesso agli amatori, quindi figurati se penso male di un prò che fa il suo lavoro.Quella di Quintana l'ho vista, stendiamo un velo pietoso
Però non mi torna una cosa: fosse come tu dici (e non ci sarebbe nulla di scandaloso eh...) perché tutti i pro intervistati si "lamentano" che non si potrà riprendere subito tolto il lockdown perché (dicono loro) si stanno allenando sui rulli?
Mettiamoci pure il DS della Groupama (se non ricordo male) che dice che è preoccupato del potenziale aumento di peso...
O meglio, fosse come tu dici, per loro non dovrebbe essere cambiato nulla (a meno della mancanza del ritmo gara per via della sospensione del calendario), si stanno allenando normalmente quindi se gli dicessero che domenica c'è il Fiandre sarebbero pronti.
Thomas De Gendt...a me fa sorridere quel porf. bannato da zwift perche' troppo potente...
Davvero...lo stimo da sempreChe Bardet fosse a differenza di molti campioni nazionalpopolari uno in grado di formulare dei pensieri in linea col saper stare al mondo non è una novità se il ciclismo professionistico lo si segue anche per gli aspetti umani e sociali dei vari protagonisti, e non guardando la sola classifica o peggio ancora la nazionalità, io personalmente questo ragazzo non ricordo abbia mai aperto la bocca solo per dargli fiato, ma al contrario ha sempre tenuto un profilo di spessore, umano e coerente.
Nelle sue parole traspare la fatica di fare questo lavoro, la preoccupazione di correre il grande giro più importante del mondo (per un francese poi) con una formula falsata dalla mancanza di pubblico, da allenamenti diseguali tra i vari protagonisti e soprattutto dall'incertezza che regna sul calendario 2020
Massima stima per lui.
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