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Riccò fa spinning. E attende l'esito della sentenza
Mentre prepara la gran fondo che porta il suo nome che si terrà il 21 settembre, il ciclista aspetta il pronunciamento sulla squalifica: "Ho collaborato, spero che conti per non avere una sospensione troppo lunga"
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Modena, 4 settembre 2008 -
Chi stava salendo sulla bicicletta da spinning del ‘Tonic’ di via Padovani per la prima volta non poteva credere ai propri occhi: e invece quello in sella alla cyclette rialzata sulla pedana che...trainava il gruppo dando il ritmo alle pedalate di tutti era proprio Riccardo Riccò. Chi invece frequenta la palestra da tempo sa che il professionista formiginese si presta ormai da tre anni a dare qualche consiglio, e in passato ha anche preso parte alle maratone di spinning.
Merito dell’amico Alessandro Fabbri, istruttore della palestra nonché corridore con qualche puntata tra i professionisti nel circuito austriaco. E amico e vicino di casa di Riccò: "Io sto a Casinalbo, con Riccardo ci siamo allenati spesso insieme, e lui si è sempre prestato con molta gentilezza alle maratone, d’inverno. Anche per questa sua disponibilità la gente gli è stata vicina, ieri gli hanno fatto un applauso da brividi alla fine della lezione", spiega Fabbri.
Riccò conferma: "Lo spinning mi è sempre piaciuto perché permette di allenarsi bene anche d’inverno". squalifica fosse più lunga, credo che mi cercherei un lavoro nell’ambiente, magari in un negozio di bici".
La cosa più bella è che molti tifosi sono rimasti attaccati al formiginese, nonostante tutto: "Infatti sono molto contento per l’affetto che mi hanno manifestato, ho ricevuto tantissime lettere che mi hanno dato il morale per andare avanti. Anche quando siamo qui a fare spinning, sento che la gente è contenta di ricevere consigli da un ciclista più esperto, ma qui sono uno di loro e loro lo sentono".
Quanto al suo futuro, mentre prepara la gran fondo che porta il suo nome e che si terrà il 21 settembre, Riccò aspetta la sentenza prevista per metà settembre: "Io ho collaborato, spero che questo conti per non avere una sospensione troppo lunga. Se mi fermano per due anni, torno a correre. Se la squalifica fosse più lunga, credo che mi cercherei un lavoro nell’ambiente, magari in un negozio di bici".