Ho letto tutta la discussione che mi sembra molto interessante.
Sono d'accordo con chi dice che siano più legati ad uno sforzo eccessivo (rispetto a quello a cui si è abituati) e che il bere conta ma fino ad un certo punto. Infatti a me puntualmente ad inizio stagione, alle prime GF, vengono i crampi mentre nel corso della stagione stessa non mi vengono (o succede raramente), eppure non è che alla prime GF bevo "male" e dopo invece bevo "bene".
Per quanto mi riguarda sicuramente c'è una correlazione con il raffreddamento del muscolo, infatti mi vengono puntualmente nelle ultime discese, ed anche una correlazione con le zone in cui pedalo. Mi spiego meglio, il concetto dello sforzo eccessivo, rispetto a ciò a cui si è abituati, in me, trova pieno riscontro in termini di intensità dello stesso e non tanto di durata. Cioè se a Marzo, quando magari ho un buon fondo nelle gambe, una consolidata abitudine a pedalare in Z1/Z2/Z3, mi faccio anche un super-lungo, rimanendo in quelle zone, non soffro mai di crampi. Invece nello stesso periodo se mi presento a qualche GF potete stare certi che nel finale di gara sarò bombardato da crampi, perchè mi tocca pedalare anche in Z4, Z5 e a volte oltre e non sono abituato a frequentare tali zone.
Vero è però che conta anche il tempo passato in quelle zone, perchè è impossibile che mi vengano i crampi prima di 2,5/3h di sforzo.
Quindi ho capito che o arrivo più pronto a determinate competizioni oppure accetto che mi vengano i crampi ed imparo a "convivere" con questi.
Dato che ammazzarmi in zone alte a Gennaio e Febbraio implica il grosso rischio di arrivare bolliti a Luglio, accetto il fatto che mi vengano i crampi.
Come dicevano alcuni di voi, io ho comunque notato che non sono un fenomeno irreversibile. Come detto, mi colpiscono sempre in discesa, quindi in quella fase indurisco al massimo il rapporto e cerco di massaggiare/scuotere/shakerare il quadricipite, poi appena inizia la salita, se insisto con un rapporto duro, nell'arco di qualche km mi passano e poi posso nuovamente pedalare con cadenza standard.
Una cosa strana che però mi succede è la comparsa di crampi (o meglio di accenni di crampo) anche lontano dalle gare e fuori stagione. Succede se assumo determinate posizioni particolari, ad esempio più accovacciate o contratte. Ho scritto "accenni di crampo" perchè poi mi basta distendere la gamba e la situazione si normalizza. Questo mi succede anche in questa stagione dopo allenamenti non esageratamente intensi (certo non dopo l'uscita blanda blanda).
Io credo sia semplicemente una mia peculiarità, ho una muscolatura più predisposta a contrazioni involontarie.
Ritenete sia così oppure che ci possa essere qualche scompenso/problema in termini di alimentazione? (cosa che mi suona strana perchè mangio in quantità, non sono uno che si tiene, in modo sano e variegato). Se sì, quali minerali e vitamine (e quindi quali alimenti) sono fondamentali per un'efficiente contrazione muscolare? (che poi non so nemmeno se il crampo è sinonimo di non efficiente contrazione).
Sono d'accordo con chi dice che siano più legati ad uno sforzo eccessivo (rispetto a quello a cui si è abituati) e che il bere conta ma fino ad un certo punto. Infatti a me puntualmente ad inizio stagione, alle prime GF, vengono i crampi mentre nel corso della stagione stessa non mi vengono (o succede raramente), eppure non è che alla prime GF bevo "male" e dopo invece bevo "bene".
Per quanto mi riguarda sicuramente c'è una correlazione con il raffreddamento del muscolo, infatti mi vengono puntualmente nelle ultime discese, ed anche una correlazione con le zone in cui pedalo. Mi spiego meglio, il concetto dello sforzo eccessivo, rispetto a ciò a cui si è abituati, in me, trova pieno riscontro in termini di intensità dello stesso e non tanto di durata. Cioè se a Marzo, quando magari ho un buon fondo nelle gambe, una consolidata abitudine a pedalare in Z1/Z2/Z3, mi faccio anche un super-lungo, rimanendo in quelle zone, non soffro mai di crampi. Invece nello stesso periodo se mi presento a qualche GF potete stare certi che nel finale di gara sarò bombardato da crampi, perchè mi tocca pedalare anche in Z4, Z5 e a volte oltre e non sono abituato a frequentare tali zone.
Vero è però che conta anche il tempo passato in quelle zone, perchè è impossibile che mi vengano i crampi prima di 2,5/3h di sforzo.
Quindi ho capito che o arrivo più pronto a determinate competizioni oppure accetto che mi vengano i crampi ed imparo a "convivere" con questi.
Dato che ammazzarmi in zone alte a Gennaio e Febbraio implica il grosso rischio di arrivare bolliti a Luglio, accetto il fatto che mi vengano i crampi.
Come dicevano alcuni di voi, io ho comunque notato che non sono un fenomeno irreversibile. Come detto, mi colpiscono sempre in discesa, quindi in quella fase indurisco al massimo il rapporto e cerco di massaggiare/scuotere/shakerare il quadricipite, poi appena inizia la salita, se insisto con un rapporto duro, nell'arco di qualche km mi passano e poi posso nuovamente pedalare con cadenza standard.
Una cosa strana che però mi succede è la comparsa di crampi (o meglio di accenni di crampo) anche lontano dalle gare e fuori stagione. Succede se assumo determinate posizioni particolari, ad esempio più accovacciate o contratte. Ho scritto "accenni di crampo" perchè poi mi basta distendere la gamba e la situazione si normalizza. Questo mi succede anche in questa stagione dopo allenamenti non esageratamente intensi (certo non dopo l'uscita blanda blanda).
Io credo sia semplicemente una mia peculiarità, ho una muscolatura più predisposta a contrazioni involontarie.
Ritenete sia così oppure che ci possa essere qualche scompenso/problema in termini di alimentazione? (cosa che mi suona strana perchè mangio in quantità, non sono uno che si tiene, in modo sano e variegato). Se sì, quali minerali e vitamine (e quindi quali alimenti) sono fondamentali per un'efficiente contrazione muscolare? (che poi non so nemmeno se il crampo è sinonimo di non efficiente contrazione).