come dico ioio penso che un Under 23 top vincerebbe facile qualsiasi granfondo
come dico ioio penso che un Under 23 top vincerebbe facile qualsiasi granfondo
ma volete metteverlo in testa che arrivare 50 esimo in una granfondo si e' una pippa???
io quando andavo alle granfondo ci andavo per piacere senza prendermi nessun rischio...in piu' lavoravo......quando correvo under.....le granfondo che facevo ( poche) le chiudevo nei primissimi dal secondo al decimo.....ma non significa nulla......non ero un top under....lo fossi stato avrei vinto tutte le granfondo se avessi voluto....
Ma veramente credete che i piu' forti under avrebbero problemi a vincere le GF??
Stamani Di Luca era ospite a radio 24, nella trasmissione condotta dal duo Mian-Giannino
Non è che abbia detto molto, però!
Il concetto base è che il doping non altera più di tanto i valori
Se non ho capito male (non ho letto il libro, premetto): tutti si dopano quindi vince sempre e comunque il più forte
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Un po' troppo semplicistico.Stamani Di Luca era ospite a radio 24, nella trasmissione condotta dal duo Mian-Giannino
Non è che abbia detto molto, però!
Il concetto base è che il doping non altera più di tanto i valori
Se non ho capito male (non ho letto il libro, premetto): tutti si dopano quindi vince sempre e comunque il più forte
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Un po' troppo semplicistico.
Lo stesso Di Luca, nel suo libro, sostiene che esista una correlazione diretta tra aumento percentuale dell'ematocrito e aumento percentuale delle prestazioni.
Un punto in più di ematocrito, indotto farmacologicamente, determina l'1% in più di prestazioni.
Ora, se tutti i corridori si pongono al medesimo livello di ematocrito, non è detto che abbiano tutti le stesse prestazioni, proprio per via delle difformità biologiche tra gli individui.
E questo senza considerare l'uso di altre sostanze (testosterone, GH, ecc).
Si lo soEsatto. Proprio lui nel libro sostiene che chi parte da valori fisiologici piu bassi (come nel caso dell'ematocrito), ha un incremento di prestazione molto piu alto di chi ha già, naturalmente, un livello di ematocrito piu vicino al limite.
Parliamo sempre di atleti che hanno, di base, piu o meno pari prestazioni (tutti prof), e quindi da "brocco" - ossia colui che arriva in gruppo - diventi un vincente. E questo la differenza la fa, eccome se la fa. Ballano onori ed oneri (soldi e gradi di capitano)
Di Luca vuole solo un po' di pubblicità per fare l'Armstrong all'italiana
parla x vendere il libro ma dice banalità che si sanno da 10 anni, niente di nuovo.
Cmq il doping come tutti i farmaci ha effetti diversi sulle persone, ci sarà chi ha avuto enormi benefici e chi quasi zero, non è possibile la controprova.
Cmq sono stati anni tristi x il ciclismo (magari non da vedere alla TV ), meglio non continuare a parlarne...
il mondo è piccolo ragazzi ;
io e il signor Di Luca abbiamo CONOSCENZE COMUNI
sono curioso di sapere cosa dice del suo libro il nostro amico comune..
adesso se lo incontro glielo voglio proprio chiedere..
Inoltre, mi pare che di probabilità di incontrare De Luca, così mentre passeggi, non è che ne hai molte, visto che tu abiti, se non erro, in Romagna e lui in Abruzzo.....
Penso si riferisca all'"amico comune"...
Ah, Ok......non avevo capito.
Rimane peró che piacerebbe sapere chi è questo amico comune, altrimenti a che serve scrivere questo post?[/QUOTE]
..."farsi le pose".
Esatto. Proprio lui nel libro sostiene che chi parte da valori fisiologici piu bassi (come nel caso dell'ematocrito), ha un incremento di prestazione molto piu alto di chi ha già, naturalmente, un livello di ematocrito piu vicino al limite.
Parliamo sempre di atleti che hanno, di base, piu o meno pari prestazioni (tutti prof), e quindi da "brocco" - ossia colui che arriva in gruppo - diventi un vincente. E questo la differenza la fa, eccome se la fa. Ballano onori ed oneri (soldi e gradi di capitano)
Oggi invece è vietato farsi di EPO e non esiste limite. Come lo valutano? Contando la percentuale di globuli rossi neonati ( che si chiamano .... Ve lo posso far sapere) rispetto al totale dei glob Rossi. Sè questa percentuale è molto bassa, si presuppone la assunzione di epo.
Si lo so
Ma non capisco perché alla radio abbia fornito una versione quasi assolutoria
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Mi permetto di inserire una altra variabile che non hai considerato: sono mutate le norme sull'Epo tra quando lui correva ed oggi (mi pare) dal 2010 in poi.
Infatti, fino ad una certa data valeva un solo limite di ematocrito, il 50%. Ed era allora che valva il concetto per cui un atleta di vertice con un naturale ematocrito basso (es 40%) poteva bombarsi di più di un atleta che a parità di prestazioni iniziali naturalmente aveva un ematocrito più alto (es 45%)
Oggi invece è vietato farsi di EPO e non esiste limite. Come lo valutano? Contando la percentuale di globuli rossi neonati ( che si chiamano .... Ve lo posso far sapere) rispetto al totale dei glob Rossi. Sè questa percentuale è molto bassa, si presuppone la assunzione di epo.
(La gabola oggi ruota intorno alle microdosi, che permetterebbero di restare entro valori accettabili di quella percentuale)
Scusa, scusate tutti la superpippola tecnicistica
la risposta è già nella tua domanda, a mio parere ... versione assolutoria. L'ho scritto qualche post addietro, la mia sensazione è che per tutte le pagine del libro lui voglia convincerci che sia nato predestinato campione e che quindi le sue vicende nulla hanno contribuito alle vittorie a cui era destinato.
Una versione un po' egocentrica mi sembra ...
Nel libro c'è una parte in cui parla di come venga alterato il passaporto biologico, anzi mi correggo ed esprimo meglio ... di come si faccia a far rimanere stabili (rectius "sempre alterati" ma con poche variazioni) i valori il passaporto biologico: Ora non ricordo con precisione se entra nei dettagli ed il metodo, ma ne parla.