Non è questione di temere o non temere...è il principio che è sbagliato.
Se poi chi detiene i dati di "tutti gli atleti" come dici, li rivende a qualche compagnia assicurativa?
Se i dati vengono manipolati?
Se vengono rubati?
Bisogna fare i conti con i disonesti anche in questo.
"Signor XY, mi dispiace ma non possiamo accettare di assicurarla, visto che la sua mappatura genetica la predispone a problemi cardiocircolatori più della media nazionale"
"Signor XY, mi dispiace, avrebbe i requisiti per questo lavoro, ma il suo dna ci dice che..."
In fin dei conti anche i professionisti sono uomini con le esigenze di tutti.
Visto che stiamo parlando di Sport, che ad ogni buon conto non è una componente indispensabile nella vita di uomo, ritengo che le misure dirette a tutelarlo debbano essere PROPORZIONATE.
Un esame del Dna non è invasivo fisicamente (o lo è meno di altri test) ma lo è (e molto) MORALMENTE.
Però attenzione, tu stai parlando di un utilizzo ILLEGALE dei dati contenuti in un archivio. Cose che, purtroppo, son sempre avvenute, ma che non pregiudicano l'utilità di un archivio. Sarebbe come essere contrari all'utilizzo dei telefoni, sapendo che vi sono casi di intercettazioni ILLEGALI, oltre a quelle legittime. Si puniranno le prime, ma i telefoni sono utilissimi, e le intercettazioni per la persecuzione dei reati giuste.
Detto questo, personalmente ritengo una schedatura del DNA degli sportivi inutile. E spiego perchè rispondendo al buon Lenky.
Ma quanto ti quoto!!!!!!!
Favorevole al dna schedato per i prof (in tutti gli sport!!!!!!!!)
Cosi come sono favorevole (OT) alla schedatura delle impronte digitali di TUTTA la popolazione. Come hai detto Tu, uno onesto non puo temere queste cose
Premesso che capisco ed in parte condivido il tuo esempio sulle impronte, quello in argomento è un caso molto particolare. Tutto nasce dal fatto che "sarebbero" state trovate sacche di sangue, nell'ambito di un procedimento per doping. Cosa che tra l'altro, non riguarda solo "lo sport", ma riguarda la giustizia penale, per ricitare Doc Speck. Sarebbero, perchè in realtà non si sa nulla di preciso sulle prove a carico di nessuno.
Questa è, comunque, un eventualità casuale, nel senso che non capita spesso divedere cose del genere come prove nel doping. Di solito è il contrario, si parte dal sangue dello sportivo e lo si analizza per vedere se contiene sostanze improprie.. raramente ci si trova nella condizione di dover attribuire la paternità genetica del sangue, no?
Ora, in questo "particolare" caso, ci sono due aspetti diversi, quello della giustizia penale e quello della giustizia sportiva. Quella penale ha le sue regole per acquisire il DNA di un indagato per compararlo con una prova, e sono diverse in ogni stato; non è ora indispensabile approfondire.
Per quanto riguarda quella sportiva, non conosco le leggi specifiche, ma non mi sembra necessaria una banca dati.
In queste condizioni, la federazione sportiva può tranquillamente dire: "La giustizia penale sospetta che un campione di sangue dopato sia tuo. Il procedimento penale è in corso, e sinchè non sarà terminato e passato in giudicato non potremo utilizzarne gli esiti. Ora, visto che in questa sede deve essere dimostrata la lealtà sportiva, se vuoi correre, dacci il tuo DNA e noi lo compariamo con quello sequestrato. Altrimenti non corri più sinchè non è finito il processo penale e noi potremo sapere con certezza".
C'è un solo motivo per cui un atleta non sputerebbe su un tampone.... in America si chiama "Quinto emendamento".
Voglio aggiungere un'ultima cosina: va bene per chiaccherare al bar, ma in fin dei conti, ma chissenefrega!!!!
Chissa se servono anche pizzette, al bar del forum...