Ciao, non frequento molto il forum, ma cazzeggiando ho notato questa discussione in cui si parla di una questione che ho sempre avuto io, e a cui nessuno ha mai saputo dare una risposta. Vedo che anche a te stanno dicendo le stesse cose che mi sono sempre sentito dire io: non sei allenato, stai facendo i calcoli sbagliati, hai la soglia impostata male, ecc. Che per me sono balle.
Io ho risolto il problema buttando via il cardio e continuando ad andare a sensazione come ho sempre fatto, tanto non faccio gare, e non mi interessa diventare scemo a seguire schemi per guadagnare al massimo una manciata di watt. L’allenamento a sensazione basta e avanza per portarti vicino al limite fisiologico della genetica, e i sacrifici che servono per andare oltre quel livello potrebbero non valerne la pena per un semplice amatore. Se uno impara a percepire il proprio sforzo, soprattutto basandosi sul ritmo e profondità del proprio respiro, del cardio un amatore può anche fare a meno.
Io sono come te, nel senso che le cosiddette z1 e z2 non riesco a comprenderle, perché il mio cuore tende a saltarle e passare direttamente in z3. Ora non ricordo nemmeno più i calcoli che avevo fatto tempo fa e i parametri esatti, ma sono abbastanza sicuro di non aver fatto alcun errore. Anche calcolando tutto per eccesso, le z1 e z2 venivano troppo basse. Ti dico solo che sono certo che non sarei mai capace di restare in z1-z2 in salita in bici, nemmeno se andassi più piano possibile, e che facendo alcuni test avevo scoperto che per riuscire a gestire il cuore nelle zone z1-z2 il modo ottimale sarebbe stato fare passeggiate a piedi in salita a passo lento. Ovviamente se la salita è ripida e il passo viene accelerato, si sfora in z3 e oltre.
Ti cito le mie varie ipotesi:
1. Forse sono abituato ad andare troppo forte. Questo credo sia vero, perché io quando vado in bici faccio fatica ad andare piano, ogni giro che faccio il giorno dopo in qualche modo si sente, infatti esco molto raramente due giorni di fila, metto sempre un giorno di riposo in mezzo. I giri inoltre sono “corti” rispetto agli standard dei fondisti, cioè faccio giri da 2-3 ore, e solo raramente faccio giri più lunghi. Sono convinto che se iniziassi a fare giri da 5-6 ore come fanno certi che conosco, e magari uscire più giorni a settimana, sarei costretto a tenere ritmi molto più bassi.
2. Forse il nostro sistema nervoso è più reattivo del normale, e il cuore
pompa a vuoto a ritmi bassi. Questa ipotesi può avere un senso se pensi a chi è ansioso, o sensibile, o agitato, ho sentito gente che alle prime gare per l’agitazione era tipo al medio solo stando fermo in griglia. Magari il nostro corpo reagisce eccessivamente agli stimoli, e alza il cuore più velocemente di altri, e questo diventa visibile durante piccoli sforzi, mentre a sforzi più sostenuti l’effetto probabilmente diventa meno visibile perché il cuore è costretto a pompare seriamente.
3. Forse chi sta in z1-z2 sta veramente quasi come sul divano, e siamo noi che pensiamo che si debba percepire uno sforzo maggiore, mentre dovremmo metterci in testa che z1-z2 è praticamente come non fare niente. Su questa ipotesi ho dei dubbi, nel senso che è probabile che lo sforzo percepito a livello cardio-respiratorio sia uguale per tutti in z1-z2, ma il nostro rapporto cuore-watt è probabilmente sballato. Cioè una persona normale in z1-z2 magari riesce a fare i 28 km/h, mentre noi in quelle zone magari faremmo i 16 km/h. Ora non ho dati precisi, ma ricordo dai miei test che per restare in z1-z2 avrei dovuto fare velocità ridicole, infatti credo di essere già al medio dopo pochi minuti che sono in sella, mi scaldo al medio praticamente. Quindi chi in z1-z2 riesce a fare i 28, sulle gambe magari sentirà già uno sforzo muscolare che gli fa sembrare di stare facendo qualcosa, più il vento in faccia che ti fa sembrare la cosa divertente. Chi in z1-z2 pedala ai 16 all’ora invece magari pensa che se stava seduto a casa sul divano era uguale.
4. Forse non ci siamo mai “allenati” ad andare piano, e questo si riflette sul nostro cuore. Può darsi che sforzandosi di fare molta strada andando piano, poi il cuore in z1-z2 si abbassi di conseguenza. Il problema è che a noi non frega un cazzo di andare piano! Vogliamo andare forte, magari non abbiamo tantissimo tempo, e quindi quando saliamo in sella vogliamo divertirci e andare forte. Questo andamento strano del cuore che abbiamo noi non credo di averlo mai sentito nominare da amatori di alto livello, cioè gente che si fa parecchie ore di bici alla settimana (mai meno di 10 ore, anche fino a 15 ore e oltre), e questa gente è gente che fa anche i lunghi veri (giri da 5-6 ore), e che ci aggiunge anche palestra, esercizi indoor, e altro. Carichi enormi di lavoro, che presuppongono ritmi più lenti, e forse proprio con quei ritmi più lenti hanno allenato il cuore a stare basso in z1-z2.