Confermo quanto scritto riguardo alla pressione massima: i tubolari possono sopportare circa il DOPPIO di quanto indicato come pressione massima (almeno i Vittoria e altri simili, con carcassa in polycotton e camera d'aria il
lattice). Il 'burst test' di tubolari e copertoncini viene fatto montandoli su cerchi in acciaio, immergendoli sott'acqua e pompando dentro acqua: date le pressioni massime a cui resistono, se lo stesso test fosse effettuato all'aria aperta l'esplosione sarebbe troppo pericolosa (per non parlare del rumore).
Tornando al tuo caso, è possibile che la foratura fosse peggiore di quanto apparisse e la carcassa si fosse in qualche modo lesionata... magari si è segnata nel poco tempo in cui hai pedalato con il tubolare sgonfio, prima di fermarti.
In generale, in caso di foratura e riparazione con gonfia&ripara, utilizzare una pressione di gonfiaggio leggermente più bassa facilita la riparazione del sigillante: riportare subito la pressione a valori così alti (10 bar!) può in alcuni casi far riaprire il foro.
Ultima nota: gonfiare molto duro, soprattutto con telai e
ruote molto rigidi, inibisce l'unico elemento 'ammortizzante' della bicicletta... e anche se su superfici perfettamente lisce aumenti la scorrevolezza, sulle strade 'normali' il dispendio energetico per mantenere la velocità diventa maggiore. Questo è un OT ma cerca in rete, c'è tutta una letteratura a riguardo (tyre rolling resistance vs inflating pressure).
Buone pedalate!