Magari ricordo male, ma credo che abbia un bel po' di strada per arrivare agli 'antaBenvenuto negli 'anta
Magari ricordo male, ma credo che abbia un bel po' di strada per arrivare agli 'antaBenvenuto negli 'anta
Allora... haiaaaahaiaaiaiiiii....Magari ricordo male, ma credo che abbia un bel po' di strada per arrivare agli 'anta
Esatto...Magari ricordo male, ma credo che abbia un bel po' di strada per arrivare agli 'anta
Le caratteristiche individuali e l'evoluzione della capacità che definiscono la durabilità restano sempre aspetti da considerare.io negli anni addietro soffrivo molto il volume e "meno la qualità" però poi con l'aumentare degli anni ho notato che questa "avversità" al volume è diminuita. Magari era una cosa mia personale, però ho notato in tanti giovani che sono scattanti ed esplosivi ma se gli fai fare elevati volumi si cuociono facilmente.
Da quello che in generale ho capito (anche su me stesso) è che la z2 serve quando fai veramente tanto volume di lavoro.Dopo Coggan ora anche Bu il divino
Mi sembra che dal discorso emerga soprattutto il limite di ragionare in zone senza tenere conto delle effettive limitazioni da correggere (per fissare le precedenze e completare il tempo disponibile con ciò che è complementare o utile alla gestione complessiva). Non posso che essere d'accordo :)Dopo Coggan ora anche Bu il divino
Diciamo che più passa il tempo e più capisco l’uomo e la logica con cui fa le cose, anche grazie a mie esperienze, prove ed errori. Ha fatto un discorso abbastanza ampio e quello che secondo me ha fatto bene a sottolineare è la sostenibilità del l’allenamento e vedere il processo di allenamento in prospettiva ricercando la progressione.Mi sembra che dal discorso emerga soprattutto il limite di ragionare in zone senza tenere conto delle effettive limitazioni da correggere (per fissare le precedenze e completare il tempo disponibile con ciò che è complementare o utile alla gestione complessiva). Non posso che essere d'accordo :)
Non vorrei che l'hype sull'argomento specifico, che ha portato ad approfondire molto la cosa, abbia involontariamente enfatizzato l'intervento (ovvero: se all'Inigo della situazione fai solo domande su una cosa è ovvio che risponda su quella cosa; anche se non esiste solo quella cosa).Diciamo che più passa il tempo e più capisco l’uomo e la logica con cui fa le cose, anche grazie a mie esperienze, prove ed errori. Ha fatto un discorso abbastanza ampio e quello che secondo me ha fatto bene a sottolineare è la sostenibilità del l’allenamento e vedere il processo di allenamento in prospettiva ricercando la progressione.
Mettendo assieme un po’ di cose gioco forza va a privilegiare/creare un approccio piramidale; diciamo che sulla carta lo percepisco agli antipodi di “San Inigo” (cit.)
Sì certamente. Diciamo che io ho messo insieme, e sono pure andato a memoria, quel che San Millan ho detto in più podcast (GCN, Peter Attia e forse altri) in cui è emerso che la via per l’amatore, tenendo conto dei vincoli della vita, dovrebbe essere Z2 e Z5 (visto così sembrerebbe polarizzato). Bu secondo me ha fatto un discorso più generale che prescinde dal livello dell’atleta ed è riuscito a non farsi incastrare in ricette “one fits all”Non vorrei che l'hype sull'argomento specifico, che ha portato ad approfondire molto la cosa, abbia involontariamente enfatizzato l'intervento (ovvero: se all'Inigo della situazione fai solo domande su una cosa è ovvio che risponda su quella cosa; anche se non esiste solo quella cosa).
Assolutamente d’accordo!In fondo l'allenamento è trovare il compromesso più ragionevole, raramente è massimizzare a prescindere.
Sì, apprezzabilissimo e non necessariamente scontato :)Bu secondo me ha fatto un discorso più generale che prescinde dal livello dell’atleta ed è riuscito a non farsi incastrare in ricette “one fits all”
Assolutamente sì, in settimana lavori sulla qualità e nel weekend sul fondo.Ciao volevo chiedere qualche opinione e indicazione per aiutarmi a migliorare. Scrivo in "Fare fondo" perché il fondo è il mio obiettivo. A parte le ferie, faccio un giro a settimana con distanze tra 150 e 200 km e dislivelli elevati (> 4000 m). Durante la settimana, in estate, mi ci scappa ogni tanto, in modo casuale, un giro da 2 ore ma non programmabile. Quindi per il resto ho solo i rulli, uso Rouvy con cui faccio generalmente percorsi di sola salita (tra i 40 e gli 80 minuti, tre giorni a settimana in media, interpretato non come un "allenamento" ma semplicemente come un modo per fare un po' di fatica durante la settimana, tenere la gamba in tiro e aiutare a tenere sotto controllo il peso). Finora ho sempre fatto tutto a sensazione, mi sono posto un obiettivo e ho cercato di mettermi nelle condizioni di raggiungerlo, anche forzandomi (se la macchina per tornare a casa è al di là del valico, in qualche modo il valico lo devi superare). Non ho neanche obiettivi di prestazione in sé, ho un approccio completamente cicloturistico. Però proprio per questo motivo (la necessità di godersi il giro del sabato/domenica al massimo), mi piacerebbe riuscire ad andare un po' più forte (più forte per me vuol dire una media un po' più elevata, quindi magari chiudere una mezzora prima, fare meno fatica negli ultimi 50 km, avere più controllo di tutto il giro, poter accelerare ogni tanto).
Il mio dubbio quindi è questo: c'è modo di sfruttare al meglio il tempo che ho a disposizione dal lunedì al venerdì (solo sui rulli appunto) per ottenere un reale miglioramento il sabato o la domenica considerando la differenza abissale tra il tipo di attività che posso fare in settimana e quella che voglio fare nel weekend? (Non chiedo la formula magica naturalmente, ma qualche indicazione)
Segui i programmi di allenamento di Rouvy.Ciao volevo chiedere qualche opinione e indicazione per aiutarmi a migliorare. Scrivo in "Fare fondo" perché il fondo è il mio obiettivo. A parte le ferie, faccio un giro a settimana con distanze tra 150 e 200 km e dislivelli elevati (> 4000 m). Durante la settimana, in estate, mi ci scappa ogni tanto, in modo casuale, un giro da 2 ore ma non programmabile. Quindi per il resto ho solo i rulli, uso Rouvy con cui faccio generalmente percorsi di sola salita (tra i 40 e gli 80 minuti, tre giorni a settimana in media, interpretato non come un "allenamento" ma semplicemente come un modo per fare un po' di fatica durante la settimana, tenere la gamba in tiro e aiutare a tenere sotto controllo il peso). Finora ho sempre fatto tutto a sensazione, mi sono posto un obiettivo e ho cercato di mettermi nelle condizioni di raggiungerlo, anche forzandomi (se la macchina per tornare a casa è al di là del valico, in qualche modo il valico lo devi superare). Non ho neanche obiettivi di prestazione in sé, ho un approccio completamente cicloturistico. Però proprio per questo motivo (la necessità di godersi il giro del sabato/domenica al massimo), mi piacerebbe riuscire ad andare un po' più forte (più forte per me vuol dire una media un po' più elevata, quindi magari chiudere una mezzora prima, fare meno fatica negli ultimi 50 km, avere più controllo di tutto il giro, poter accelerare ogni tanto).
Il mio dubbio quindi è questo: c'è modo di sfruttare al meglio il tempo che ho a disposizione dal lunedì al venerdì (solo sui rulli appunto) per ottenere un reale miglioramento il sabato o la domenica considerando la differenza abissale tra il tipo di attività che posso fare in settimana e quella che voglio fare nel weekend? (Non chiedo la formula magica naturalmente, ma qualche indicazione)
confermo quanto detto sopra...dato che non hai troppe pretese ma "solo" cercare di alzare un pò il livello attuale secondo me ti potrebbe bastare provare a fare uno di quei programmi di 1-2-3 mesi che trovi su diverse app e vedrai che qualche miglioramento lo avrai...se non vuoi una cosa così "specifica" in questo periodo si potrebbe cercare alcuni allenamenti da inserire in settimana e poi il week end di fondo...Ciao volevo chiedere qualche opinione e indicazione per aiutarmi a migliorare. Scrivo in "Fare fondo" perché il fondo è il mio obiettivo. A parte le ferie, faccio un giro a settimana con distanze tra 150 e 200 km e dislivelli elevati (> 4000 m). Durante la settimana, in estate, mi ci scappa ogni tanto, in modo casuale, un giro da 2 ore ma non programmabile. Quindi per il resto ho solo i rulli, uso Rouvy con cui faccio generalmente percorsi di sola salita (tra i 40 e gli 80 minuti, tre giorni a settimana in media, interpretato non come un "allenamento" ma semplicemente come un modo per fare un po' di fatica durante la settimana, tenere la gamba in tiro e aiutare a tenere sotto controllo il peso). Finora ho sempre fatto tutto a sensazione, mi sono posto un obiettivo e ho cercato di mettermi nelle condizioni di raggiungerlo, anche forzandomi (se la macchina per tornare a casa è al di là del valico, in qualche modo il valico lo devi superare). Non ho neanche obiettivi di prestazione in sé, ho un approccio completamente cicloturistico. Però proprio per questo motivo (la necessità di godersi il giro del sabato/domenica al massimo), mi piacerebbe riuscire ad andare un po' più forte (più forte per me vuol dire una media un po' più elevata, quindi magari chiudere una mezzora prima, fare meno fatica negli ultimi 50 km, avere più controllo di tutto il giro, poter accelerare ogni tanto).
Il mio dubbio quindi è questo: c'è modo di sfruttare al meglio il tempo che ho a disposizione dal lunedì al venerdì (solo sui rulli appunto) per ottenere un reale miglioramento il sabato o la domenica considerando la differenza abissale tra il tipo di attività che posso fare in settimana e quella che voglio fare nel weekend? (Non chiedo la formula magica naturalmente, ma qualche indicazione)
Se ma con una giusta programmazione, perché già i lunghi fatti così sono abbastanza devastanti fisicamente, e non sono nemmeno lavori di fondo, quindi necessariamente non ci potranno essere troppe giornate di qualità in settimana, sicuramente sarebbe bene mettere 1 o 2 giorni di qualità metà settimana e per il resto fare lavori di scarico o fondo anche corti che comunque male non fannoAssolutamente sì, in settimana lavori sulla qualità e nel weekend sul fondo.
È una programmazione abbastanza standard, diciamo.
Serve però che sia pianificata sul lungo periodo,in modo da sviluppare le varie capacità gradualmente e con costanza.
Pienamente d'accordo con te,per quello dicevo anche pianificata nel lungo periodo.Se ma con una giusta programmazione, perché già i lunghi fatti così sono abbastanza devastanti fisicamente, e non sono nemmeno lavori di fondo, quindi necessariamente non ci potranno essere troppe giornate di qualità in settimana, sicuramente sarebbe bene mettere 1 o 2 giorni di qualità metà settimana e per il resto fare lavori di scarico o fondo anche corti che comunque male non fanno
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