Io provo a dare questa lettura alla vicenda. Secondo me sia Froome che la Israel sono ben consci (e lo sono stati sin da subito) del fatto che purtroppo il buon Chris non tornerà mai ai fasti di un tempo, quindi hanno unito le forze: il primo per avere ancora un anno buono di visibilità social con la sua sfida social del recupero impossibile; la squadra, sempre tramite questa operazione social, acquisisce visibilità tramite il campione.
Il tutto penso si possa concludere con i saluti da parte di Chris alla fine di quest'anno. Purtroppo
Considerazioni effettivamente verosimili. Per la Israel è considerato un investimento pubblicitario perché dopotutto hanno in squadra uno con un palmares da grande campione, e inoltre credo possa trasferire un po' di esperienza ai ciclisti di quella giovane squadra, che male non fa.
D'altro canto lo stesso Froome trae vantaggio da questa operazione potendosi allenare e soprattutto gareggiare con i migliori, cosa che se fosse rimasto in una grande squadra quasi certamente l'avrebbe lasciato a casa nei grandi giri.
Se poi riuscisse a tornare ad alto livello, non per vincere una classifica generale, ma magari puntare a una tappa "regina" del tour certamente avrebbe la garanzia di un contratto per un altro anno.
Finora ha dimostrato di esserci con la testa con carattere e volontà. Se la cosa non funziona si ritroverà felicemente seduto in ammiraglia a fare il direttore sportivo.
Riguardo a chi mette in giro sospetti di doping alla ineos, pur non mettendoci la mano sul fuoco, credo siano solo cattiverie. In primis potrebbe continuare a doparsi anche alla israel, anzi, non vincendo più sarebbe anche molto meno controllato. Se non si hanno delle prove non si può pensare che siano tutti drogati, altrimenti potremmo pensare che ogni volta che un ciclista ci supera in montagna è perché è dopato. Ma allora chiunque abbia una bici, un auto, una casa più bella della nostra è solo perché ruba e traffica armi? Che brutta cosa l'invidia!