Fine dei giochi per Chris Froome?

Doppiomisto ha scritto:

Oggi è arrivato a oltre 22 minuti dai primi. A questo punto diventa difficile immaginare una sua presenza al TdF.

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io credo che alla fine lo fara',certo che vederlo cosi fa' veramente pieta',spero' per lui che sia veramente sicuro che si ritrovera' perche' per me non lo rivediamo piu' lottare davanti

Ma in salita,dove si è deciso il giro,non è che i gregari ti piazzano una borraccia nelle natiche o ti pigliano uno di qua e uno di la per le orecchie o ti prendono a calci nel culo,per farti salire.....

sunboy ha scritto:

Che il Bernal di quest'anno con un'altra squadra non vinceva e che se anche Froome fosse a più alti livelli di quello visto al tour of alps che al Delfinato (è evidente che non è il Froome dei tour) con la Israel non avrebbe comunque vinto il Tour in presenza di avversari qualificati

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In pratica ci hai messo il flame Bernal, ma appunto non c'entrava nulla con la carriera di Froome. Capito.

pecoranera ha scritto:

Ma in salita,dove si è deciso il giro,non è che i gregari ti piazzano una borraccia nelle natiche o ti pigliano uno di qua e uno di la per le orecchie o ti prendono a calci nel culo,per farti salire.....

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Tutto inutile.

Io provo a dare questa lettura alla vicenda. Secondo me sia Froome che la Israel sono ben consci (e lo sono stati sin da subito) del fatto che purtroppo il buon Chris non tornerà mai ai fasti di un tempo, quindi hanno unito le forze: il primo per avere ancora un anno buono di visibilità social con la sua sfida social del recupero impossibile; la squadra, sempre tramite questa operazione social, acquisisce visibilità tramite il campione.
Il tutto penso si possa concludere con i saluti da parte di Chris alla fine di quest'anno. Purtroppo

BDC-MAG.COM ha scritto:

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Ometto la foto e l'elenco dei danni, ma la mia gamba aveva anche più tagli e punti di Froome....e posso confermare che si creano buchi muscolari, danni ai tendini ecc che non si ricostruiranno, non al 100%
Fatichi e lavori, ma il buco resta ed io a distanza di due anni e 3/4, so che non tornerò come prima.
Ho il doppio della sua età quindi tutto più difficile, ... e per questo mi auguro, spero ancora, che Froome riesca a trovare una giornata meno peggio o in cui tutto gli vada al meglio per chiudere con una soddisfazione personale. Troppo comodo smettere con l'incidente... mi pare lo abbia detto lui, in ogni caso provo tanta ammirazione.

dave_and_roll ha scritto:

Io provo a dare questa lettura alla vicenda. Secondo me sia Froome che la Israel sono ben consci (e lo sono stati sin da subito) del fatto che purtroppo il buon Chris non tornerà mai ai fasti di un tempo, quindi hanno unito le forze: il primo per avere ancora un anno buono di visibilità social con la sua sfida social del recupero impossibile; la squadra, sempre tramite questa operazione social, acquisisce visibilità tramite il campione.
Il tutto penso si possa concludere con i saluti da parte di Chris alla fine di quest'anno. Purtroppo

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Considerazioni effettivamente verosimili. Per la Israel è considerato un investimento pubblicitario perché dopotutto hanno in squadra uno con un palmares da grande campione, e inoltre credo possa trasferire un po' di esperienza ai ciclisti di quella giovane squadra, che male non fa.
D'altro canto lo stesso Froome trae vantaggio da questa operazione potendosi allenare e soprattutto gareggiare con i migliori, cosa che se fosse rimasto in una grande squadra quasi certamente l'avrebbe lasciato a casa nei grandi giri.
Se poi riuscisse a tornare ad alto livello, non per vincere una classifica generale, ma magari puntare a una tappa "regina" del tour certamente avrebbe la garanzia di un contratto per un altro anno.
Finora ha dimostrato di esserci con la testa con carattere e volontà. Se la cosa non funziona si ritroverà felicemente seduto in ammiraglia a fare il direttore sportivo.
Riguardo a chi mette in giro sospetti di doping alla ineos, pur non mettendoci la mano sul fuoco, credo siano solo cattiverie. In primis potrebbe continuare a doparsi anche alla israel, anzi, non vincendo più sarebbe anche molto meno controllato. Se non si hanno delle prove non si può pensare che siano tutti drogati, altrimenti potremmo pensare che ogni volta che un ciclista ci supera in montagna è perché è dopato. Ma allora chiunque abbia una bici, un auto, una casa più bella della nostra è solo perché ruba e traffica armi? Che brutta cosa l'invidia!

samuelgol ha scritto:

Anche i calzini, probabilmente.

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Anche le SiDi condividono, non il numero però

Diciamo che dimostra di avere carattere e non è poco, quindi va ammirato. Io non lo sopportavo , anni fa ma da quando ha fatto il giro , da come si presenta in conferenza e dall' azione del colle delle finestre mi sono dovuto ricredere.
Il discorso doping può valere per tutti e per nessuno, spero per nessuno, ma allora certe performance monstre di corridori ora in auge andrebbero viso con la stessa ottica?
Chi è un somaro non può comunque diventare un purosangue

a due anni dall'incidente e con tutto l'impegno che ci ha messo mi aspettavo di più, non dico una condizione per vincere il tour ma neanche lo staccarsi da un gruppetto di 30-40 corridori in salita

credo anche io che la israel abbia più puntato sul nome che sulla reale possibilità che tornasse a vincere

Lo so , è di un paio di mesi fa . Ma lo metto comunque

...si è finiti quando ci si sente tali... quello che pensano gl'altri di te è sempre e solo un problema degl'altri ... e quando si ama il proprio sport non si è certo finiti...vedi il Nostro Vincenzo Nibali al giro...

Come tanti anche a me Chris Froome non stava simpatico quando dominava con la Sky. Non mi piaceva il suo modo di correre sebbene fosse funzionale all'obiettivo: sfruttare lo strapotere della sua squadra e piazzare gli acuti vincenti oltre alle crono.
Il Giro del 2018 ha cambiato, per tutti, l'immagine di Froome. Sembrava spacciato, in crisi con la pioggia, caduto, eppure non ha mollato.
Ha vinto sullo Zoncolan e poi ha regalato a tutti gli appassionati di ciclismo, con la tappa del Colle delle Finestre, la più bella impresa degli ultimi 20 anni andandosi a prendere il Giro e dimostrando che c'è ancora posto per chi vuole correre all'attacco e dare spettacolo come una volta.

Difficilmente tornerà quello di prima, ma merita tutta la stima, la considerazione e il rispetto di ogni appassionato di ciclismo per tutto quello che ha dato a questo sport e per lo stile che ha sempre dimostrato come uomo.

Grazie Chris!