Concordo sulla considerazione riguardo all'opinione pubblica del ciclismo (sport di drogati) rispetto al tennis, ma vale anche per automobilismo, motociclismo, calcio, ecc. (sport di eroi) in cui a seguito di un trauma/problema si prendono medicinali per alleviare dolori e consentire una buona prestazione.
E' veramente difficile esprimere un giudizio che sia scientificamente inequivocabile perché non basta dire "per me anche quello è doping" perché sconfinerei nel mero giudizio personale, che è un'opinione di un individuo non un elemento comprovato dalla scienza.
Ricordo che l'elenco dei medicinali (e pratiche) proibite nel ciclismo si allunga ogni anno di più proprio per il tentativo di contrastare i reali (o presunti) effetti vantaggiosi di queste sostanze.
Faccio un esempio assurdo: ho dolore al piede, che mi serve per giocare a tennis, allora con una serie di infiltrazioni/iniezioni/ecc, faccio sparire quel dolore in modo da poter giocare normalmente. Sarà anche consentito (per ora), ma mi pare palese che sia un trucco per migliore la prestazione, che altrimenti con una caviglia dolorante non potrei avere.
Dai, non è un mal di denti dove certamente mi farebbe giocare male, ma la causa del mal di denti non è, almeno direttamente, il tennis.
Che differenza ci sarebbe con un ciclista che alla terza settimana di un grande giro, con emoglobina/globuli rossi al limite dell'anemia si facesse un'iniezione di epo o un'autotrasfusione?
La differenza è solo perché è proibita dalla WADA!
E' qui che secondo me sta la vera differenza: in uno sport sono proibite, mentre nell'altro no.
Io ci vedo questo nella lamentela di Martin. Il ciclismo è abbastanza compresso dalla normativa antidoping mentre altri sport lo sono moooolto meno. Non significa che si dovrebbero allentare le maglie da una parte, ma forse andrebbero strette n po' di più sugli altri sport.