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Resta appunto la domanda se sia possibile o meno che oggi (o nel 2017) in una squadra si possa rimanere all'oscuro che un proprio corridore si dopi o meno. E non col salbutamolo e basta, ma nel caso specifico con trasfusioni e Gh.
È una vera domanda che faccio, non retorica. Perché i meccanismi dietro queste cose non sono banali.
Personalmente già mi sembra più difficile che un allenatore non si accorga di assunzione di epo.
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Se quando inizi il rapporto con l'altro soggetto (allenatore o squadra) sei già carico e dunque mostri un certo livello iniziale, potrebbe anche non dare nell'occhio. La realtà è che io credo che molti sappiano, ma non necessariamente tutti. Soprattutto le squadre più grosse, le WT, almeno in alcuni casi, siano ben chiare con i loro atleti e siano le prime a controllarli. Non ce lo vedo uno Sky,
Trek, Astana palesemente carico che viene lasciato correre. Lo fermano loro, magari con una scusa. Quando accade (raramente, spesso sono corridori di squadre minori), magari sfugge al loro stesso controllo. Viceversa le squadre minori, almeno alcune, credo chiudano proprio gli occhi, oberate dalla necessità del risultato a qualunque costo ancor più di quelle grosse.
In teoria, ma in pratica è una cosa illegittima.
Se veramente un corridore ha fatto da solo perché deve pagare la squadra? Non sono un giurista, ma credo che cosi si contravvenga al principio di responsabilità personale............
La responsabilità oggettiva può essere prevista nell'ordinamento sportivo (in altri ambiti si parla di responsabilità solidale ma è simile il risultato finale, ossia paga qualcuno che non ha direttamente commesso la violazione, anche se in quel caso solo se non paga il responsabile della violazione.) Però nello sport moderno, a cominciare dal calcio è quasi del tutto sparita. Troppo grandi gli interessi economici in ballo di una troppo grande pluralità di soggetti (si pensi alle società quotate, ma anche sponsor ecc.). Una responsabilità oggettiva pura stile anni 80 (un calciatore vende una partita e la squadra anche se all'oscuro retrocede), coinvolgerebbe troppi soggetti realmente non responsabili in alcuna maniera. Di fatto solo per responsabilità gravissime ai massimi livelli, paga anche la società. Nel caso del ciclismo, se scoprono, Vinokourov o Brailsford o Rijs (ho scelto questi perché stanno sulle balle a molti e nessuno si offenderà) che dopano tutti o quasi i loro atleti, ci sta che la squadra venga squalificata....per singoli atleti, è difficile.....anche se comunque la positività ripetuta in un arco di tempo breve se non erro, coinvolge anche le squadre a livello di sospensione temporanea.