Gare Il circuito ONE Cycling prende forma

bradipus

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Quindi il circuito non andrebbe a contrapporsi all'UCI ed ai maggiori organizzatori (ASO ed RCS), ma, almeno inizialmente, si affiancherebbe ad essi.
Direi che è un passaggio obbligato per riuscire ad invogliare tutte le squadre del WT ad entrare nel circuito; a rimanere col cerino in mano rimarranno gli organizzatori 'indipendenti' (non tanto Flanders Classics, che ha le spalle abbastanza coperte dal giro delle Fiandre, ma immagino soprattutto organizzazioni come quello del giro dell'Emilia e simili).
Interessante quanto dichiarato a proposito del canale televisivo, che pare essere il core business del progetto (altre fonti di ricavo non ne vedo, e non credo al mecenatismo a lungo termine degli arabi); per stare in piedi dovrebbe quantomeno fare il pieno delle gare ora trasmesse da Eurosport, oltre alle proprie. E sicuramente a tariffe ben maggiori delle attuali, altrimenti il rischio di finire come GCN è concreto.
Vedremo...
 
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Ser pecora

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450 milioni di entrate in cinque anni, con gare che non entrino in competizione con gli eventi principali. Ossia gare secondarie organizzate nei ritagli di calendario.... Sembra dura.

A me sembra che l'idea sia in fondo una specie di Hammer Series con premi più ricchi. Mi sa che sarà un'impresa in perdita per anni. L'obiettivo mi sembra più quello di invogliare gli organizzatori delle gare attuali ad entrare nel circuito coprendoli di soldi. Da come ne parlano tutti il Fiandre pare già interessato.
 

pedalone della bassa

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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
Quindi il circuito non andrebbe a contrapporsi all'UCI ed ai maggiori organizzatori (ASO ed RCS), ma, almeno inizialmente, si affiancherebbe ad essi.
Direi che è un passaggio obbligato per riuscire ad invogliare tutte le squadre del WT ad entrare nel circuito; a rimanere col cerino in mano rimarranno gli organizzatori 'indipendenti' (non tanto Flanders Classics, che ha le spalle abbastanza coperte dal giro delle Fiandre, ma immagino soprattutto organizzazioni come quello del giro dell'Emilia e simili).
Interessante quanto dichiarato a proposito del canale televisivo, che pare essere il core business del progetto (altre fonti di ricavo non ne vedo, e non credo al mecenatismo a lungo termine degli arabi); per stare in piedi dovrebbe quantomeno fare il pieno delle gare ora trasmesse da Eurosport, oltre alle proprie. E sicuramente a tariffe ben maggiori delle attuali, altrimenti il rischio di finire come GCN è concreto.
Vedremo...

Gli organizzatori indipendenti potrebbero "vendere" o entrare in questa struttura.
Simpatico Prudhomme. :yoga:
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si ma, non capisce che il problema è che quei soldi, vanno "tutti" a loro. Di quella quota, quanto ne vedono le squadre?!?!?!?!
 

Ser pecora

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si ma, non capisce che il problema è che quei soldi, vanno "tutti" a loro. Di quella quota, quanto ne vedono le squadre?!?!?!?!

Zero, ma il punto di Proudhomme è che i diritti tv si vendono, ma poi lasciando che la visione nel mondo sia gratuita. Implicando che invece facendo pagare per vedere le gare il bacino di utenti si restringerebbe drasticamente, con conseguenze anche per le squadre, visto che gli sponsor pagano per la visibilità globale data dagli eventi, non per 4 abbonamenti.

Vari organizzatori saranno sicuramente attratti dai soldi arabi, ma devono farsi bene i conti sulla copertura che poi avranno dell'evento. Quelli del Fiandre immagino se li siano fatti e sappiano che comunque loro possono contare anche su un pubblico locale mostruoso per numeri. Gli eventi Arabi possono solo che stare contenti visto che il pubblico in strada è zero invece.

Ma per tutti gli eventi "nel mezzo", che godono della visibilità gratuita starei attento. Una Strade Bianche o una Sanremo solo pay-per-view non so sarebbero convenienti. No views->no sponsors.
 
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Zero, ma il punto di Proudhomme è che i diritti tv si vendono, ma poi lasciando che la visione nel mondo sia gratuita. Implicando che invece facendo pagare per vedere le gare il bacino di utenti si restringerebbe drasticamente, con conseguenze anche per le squadre, visto che gli sponsor pagano per la visibilità globale data dagli eventi, non per 4 abbonamenti.

tecnicamente non paghiamo già per vederle? Canone RAi e/o abbonamenti vari (sky/eurosport)
Vari organizzatori saranno sicuramente attratti dai soldi arabi, ma devono farsi bene i conti sulla copertura che poi avranno dell'evento. Quelli del Fiandre immagino se li siano fatti e sappiano che comunque loro possono contare anche su un pubblico locale mostruoso per numeri. Gli eventi Arabi possono solo che stare contenti visto che il pubblico in strada è zero invece.

Ma per tutti gli eventi "nel mezzo", che godono della visibilità gratuita starei attento. Una Strade Bianche o una Sanremo solo pay-per-view non so sarebbero conveniente. No views->no sponsors.

Però, se partono con quelle minori (Coppi e Bartali, giro dell'Emilia.....) ed il prodotto viene "costruito" bene.......

Che poi, ok c'è la "casalinga di Voghera" che si guarda la corsa famosa, e fà visibilità lo sponsor, ma, più andiamo avanti con gli anni, meno ci saranno di questi casi
 

Ser pecora

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tecnicamente non paghiamo già per vederle? Canone RAi e/o abbonamenti vari (sky/eurosport)

Meh, si, in teoria, ma c'è un bel salto dal pagare il canone in bolletta a farsi l'abbonamento a "One Cycling network"....lo vedete anche voi che con i soli appassionati ste cose non stanno in piedi...da Bike Channel a Gcn+.

Che poi, ok c'è la "casalinga di Voghera" che si guarda la corsa famosa, e fà visibilità lo sponsor, ma, più andiamo avanti con gli anni, meno ci saranno di questi casi

Perché? Gli sponsor che gravitano nel ciclismo a chi puntano? Onestamente qualche appassionato che si spara tutte le gare possibili in tv qui ha mai comprato un corso di lingue EF? O un infisso Deceuninck?
E' palese che questi puntano alla casalinga di voghera. I team sponsorizzati solo da aziende del settore non stanno in piedi, o hanno budget risibili.
 
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Meh, si, in teoria, ma c'è un bel salto dal pagare il canone in bolletta a farsi l'abbonamento a "One Cycling network"....lo vedete anche voi che con i soli appassionati ste cose non stanno in piedi...da Bike Channel a Gcn+.



Perché?

Perchè i tempi cambiano, e le nuove generazioni fruiscono in maniera differente il prodotto "televisivo"
Gli sponsor che gravitano nel ciclismo a chi puntano? Onestamente qualche appassionato che si spara tutte le gare possibili in tv qui ha mai comprato un corso di lingue EF? O un infisso Deceuninck?
E' palese che questi puntano alla casalinga di voghera. I team sponsorizzati solo da aziende del settore non stanno in piedi, o hanno budget risibili.

questo sì, però, come detto, non si può puntare sempre e solo sullo sponsor X che per 4-5 anni su vuol fare pubblicità, e poi sparisce. Bisognerebbe pensare ad una "struttura" più stabile.

Diciamo che, io, quelli che partono per partito preso "contro" ad i cambiamenti, comincio a far fatica a comprenderli (e non mi riferisco a te, ovvio)
Starò invecchiando male io :cry:
 

bicilook

Ammiraglia
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Colnago C60
Non è certo un segreto che ormai i paesi arabi sono diventati quelli dove si ricicla molto facilmente denaro senza che nessuno faccia domande...
Si stanno buttando su ogni evento sportivo che muove milioni di dollari e anche il ciclismo ne fa parte...
Vedremo cosa verrà fuori.
Io,personalmente sono d'accordo con Prudhomme.
 

Ser pecora

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Diciamo che, io, quelli che partono per partito preso "contro" ad i cambiamenti,

Io non sono contro ai cambiamenti, ma qui bisogna considerare com'è strutturato lo sport ciclismo, che è un caso abbastanza unico.

Alla fine quello che non vedo qui è proprio questo cambiamento. Nel senso che spargere soldi a pioggia non mi pare sia una novità, come non è una novità l'idea delle gare di 3 giorni con specifiche discipline.
Nel primo caso spesso i soldi a pioggia hanno fatto più male che bene, con conseguenze che poi diventano strutturali (costi d'ingresso sempre più alti per gli sponsor, disparità, etc..).
Nel caso del format di gare ricordo il fallimento sonoro delle Hammer Series, che a dispetto di quanto detto dai propositori (colpa dell'Uci -come sempre- i complotti di Aso...) secondo me non erano niente di che. Non certo delle cose da saltare sul divano...

Poi ricordo che se c'è uno sport che ha cercato di cambiare continuamente nel corso della propria storia è il ciclismo. Le regole sono state cambiate n-mila volte, in particolare proprio nei GT, provandole veramente tutte: cambiato numero di tappe, semitappe, lunghezza delle tappe, lunghezza totale, classifiche a tempo, a punti, per nazioni, per regioni, cronosquadre, senza cronosquadre, coi dilettanti, solo coi pro, senza cambio, col cambio, senza assistenza, con l'assistenza, con la griglia di F1, coppa del mondo si, no, Pro Tour, WT, etc. etc...

E paradossalmente è al contempo uno degli sport più radicati nella tradizione. Dove la parola "sacro" salta fuori ogni 3x2.
 

Ser pecora

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Aggiungo solo una cosa:

è vero che i tempi cambiano e che i giovani fruiscono diversamente i media. Ma appunto, un canale a pagamento per vedere le gare ha senso per sti'giovani? Abituati a video di 20" e tutti gratis? Basti vedere la Mtb da quando è sparita da RedBull Tv gratis che numeri fa ora...
 

stambecco

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si
tecnicamente non paghiamo già per vederle? Canone RAi e/o abbonamenti vari (sky/eurosport)

perchè è obbligatorio, se non lo fosse credo che il 95% degli abbonati farebbe a meno di pagarlo


Aggiungo solo una cosa:

è vero che i tempi cambiano e che i giovani fruiscono diversamente i media. Ma appunto, un canale a pagamento per vedere le gare ha senso per sti'giovani? Abituati a video di 20" e tutti gratis?

no, non avrebbe senso
 

Ser pecora

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non si può puntare sempre e solo sullo sponsor X che per 4-5 anni su vuol fare pubblicità, e poi sparisce. Bisognerebbe pensare ad una "struttura" più stabile.

Ripensando a questo faccio notare una cosa: questa è la narrativa venduta quotidianamente dai Lefevère, Vaughters, Plugge & c. ma corrisponde a realtà?

Che gli sponsor cambino ok, ma conta veramente? L'età media delle squadre WT oggi è di oltre 21 anni. La Visma e la Movistar sono in gruppo da 40 anni. La AG2R e la Groupama da 30. Per carità sarà una palla cercarsi ogni tot anni nuovi clienti, ma alla fine mi pare ci riescano senza poi grandi problemi (ed è quello che fa ogni azienda di solito).
Trent'anni fa al Tour de France c'erano 11 squadre che avevano meno di cinque anni. Adesso sono 0.
La più "giovane" è la Bahrain che ne ha 7.

Inoltre oggi ci sono squadre che sono sponsorizzate non dal mercatone o dalla fabbrica di cucine, ma da intere nazioni: UAE, Bahrain, Astana, con risorse praticamente infinite e che prescindono ampiamente dai risultati (almeno nel caso dell'Astana...). La Ineos è un'azienda che ha fatturato ipermiliardario. La Lidl idem.

ASO che è dipinta come il monopolista tirannico alla fine ha molto meno potere decisionale di una volta. 20 anni fa al Tour venivano invitate 8 squadre, ed i criteri degli inviti erano totalmente a discrezione di ASO. Oggi le 18 squadre WT ci sono di diritto, 2 entrano in base al ranking UCI e quindi gli inviti discrezionali di ASO si riducono a 2. Idem per la Vuelta (ed alla fine sono sempre le solite conti locali che non spostano gli equilibri di una virgola).

Sicuri che la storia della stabilità sia poi cosi pressante oggi? Questa nuova lega quale problema di stabilità vuole risolvere nella pratica? :roll:

Occhio a bersi tutte le quotidiane frignate contro UCI e ASO dei team manager, soprattuto dei vecchi lupi che sono li da 40 anni ed hanno visto passare sul fiume tot presidenti UCI...

Lefevère è uno che gira in jet privato ed elicottero (pilotato dal figlio), non con l'intercity.
 

Alberto Baraldi

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Quindi il circuito non andrebbe a contrapporsi all'UCI ed ai maggiori organizzatori (ASO ed RCS), ma, almeno inizialmente, si affiancherebbe ad essi.
Direi che è un passaggio obbligato per riuscire ad invogliare tutte le squadre del WT ad entrare nel circuito; a rimanere col cerino in mano rimarranno gli organizzatori 'indipendenti' (non tanto Flanders Classics, che ha le spalle abbastanza coperte dal giro delle Fiandre, ma immagino soprattutto organizzazioni come quello del giro dell'Emilia e simili).
Però, se partono con quelle minori (Coppi e Bartali, giro dell'Emilia.....) ed il prodotto viene "costruito" bene.......
Le prime figure che ho pensato sono proprio Flanders Classics e GS Emilia (ed analoghi).

Secondo me, visto che di ulteriore spazio in calendario proprio non ce n'è (varie volte durante l'anno ci sono 2 o addirittura 3 eventi trasmessi nello stesso pomeriggio su Eurosport), l'unico modo perché questa idea possa prendere piede è accordarsi/accorparsi con questi organizzatori che hanno storia secolare e gli "slot" nei momenti giusti. Può essere anche nel loro interesse, qualche soldino in più e forza lavoro motivata (Adriano Amici avrà 80 anni), e magari si rimettono in piedi anche corse che al momento traballano o sono già saltate (ad esempio il GP Beghelli il giorno dopo l'Emilia, basta aggiungerne un'altra il venerdì e abbiamo già un trittico, magari trasmesso veramente e non con una sintesi di mezz'ora alle 23 su Raisport).
 

Ser pecora

Diretur
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16 Aprile 2004
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Pare ci siano stati ulteriori incontri tra i vari protagonisti, ed è venuta fuori una cosa veramente imprevedibile: il fondo arabo vorrebbe qualcosa in cambio per il proprio investimento!

Dei 250 milioni che ci metterebbero vorrebbero però almeno un ritorno di 100 in un anno. Più parte dei diritti di immagine di squadre e corridori singoli.

Pare che vari Team Manager abbiano avvertito un brivido lungo la schiena.
 

sembola

Velocista
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Pare ci siano stati ulteriori incontri tra i vari protagonisti, ed è venuta fuori una cosa veramente imprevedibile: il fondo arabo vorrebbe qualcosa in cambio per il proprio investimento!

Dei 250 milioni che ci metterebbero vorrebbero però almeno un ritorno di 100 in un anno. Più parte dei diritti di immagine di squadre e corridori singoli.

Pare che vari Team Manager abbiano avvertito un brivido lungo la schiena.
Credevano che fosse un regalo? ;nonzo%