Una pecca che non trovo molto discussa del tubeless, e' la perdita di flessibilita' data dai copertoncini. Una volta su strada, sono una soluzione ottima, ma le opportunita' date dal copertoncino sono infinite, specie con le bici un po' piu' recenti. Mi spiego meglio: finalmente iniziano ad uscire bici con forcelle larghe che accomodano OPZIONALMENTE coperture altrettanto ampie (si noti bene: coperture larghe--> svantaggio aerodinamico, forcelle larghe--> no). Questo ci da la possibilita' di cambiare la natura della bici con un semplice cambio di copertone (che non costa niente, se alla fine i
copertoni li consumate). Io ne ho moltissimi, che tengo in un semplice sportellino. 25 (che non uso mai), 28 (se voglio provare un tempo strava su asfalto), poi ho i 32 che uso spesso, quindi i 33 tacchettati per il fango, poi ho dei 35
gravel, ed infine delle coperture chiodate. Li cambio molto spesso, a seconda dell'uscita prevista, magari direttamente al mattino prima di uscire a seconda del tempo e degli ultimi cambi di percorso del boss.
Coi tubeless, la stessa strategia sarebbe un incubo, servirebbe un paio di
ruote per ogni opzione, cassette che renderebbero incalcolabile la rotazione delle catene etc. Poi certo, io come la maggior parte delle persone, abito in citta'. Mi costerebbe meno ricomprare la bici ad ogni uscita che affittare un garage dove tenere tutto il materiale.
Quindi in breve: tubeless ha tanti vantaggi, ma richiede un luogo comodo dove montare/smontare/pulire lattice/tenere le ruote e la
pompa con serbatoio etc. Per chi vive in citta' e pratica bici a 360 gradi, puo' essere un'aggiunta con un paio di ruote, ma non puo' sostituire il copertoncino interamente. Una volta su strada, niente da dire, specie per chi magari ha un sola bici un po' datata che monta max 25.