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<blockquote data-quote="Violator" data-source="post: 7016350" data-attributes="member: 72401"><p>In Valbelluna se ti stacchi dalle due/tre strade principali, regna la pace assoluta. </p><p></p><p>Zone che hanno un loro fascino e che bene o male si riescono a fare tutto l'anno (tranne quando nevica ovviamente), anche se il top secondo me resta l'autunno. </p><p>Uno stillicidio di salite, salitelle e muri da classica del nord, c'è la possibilità di creare percorsi con infinite varianti. </p><p>Lo stesso San Boldo dal versante di Trichiana per esempio, da alcuni viene bistrattato ma forse non hanno mai provato a salire per una delle stradine parallele che passano in zona a Frontin... rampe cattivissime in certi punti!</p><p></p><p>Ricordo che dal piazzale del Nevegal si può ancora salire più in su (tra l'altro asfalto rifatto in molti punti da poco) e si arriva fino a quota 1400 con bellissima vista sulle Dolomiti. I più audaci possono provare anche qualche versante su strada bianca (leggi Calmada).</p><p></p><p>Altra posto spettacolare per i ciclisti è l'Alpago: molti si limitano alla Valcantuna e alla principale che scende dal Cansiglio, ma se svoltate e cambiate strada trovate di tutto! Dalla bellissima "cavalcata" di Malga Cate, alle salite non scollinabili e durissime del Dolada (11km al 10% medio!!!) e Mezzomiglio, passando per Col Indes e la sua appendice al Nido delle Aquile. Il tutto spesso e volentieri senza incontrare anima viva, specie fuori dal weekend.</p><p>Anche se qui eviterei la calura della piena estate: meglio girare con i bellissimi colori dell'atunno, oppure aprile/maggio quando le cime ancora innevate rendono ancora tutto più scenografico!</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Violator, post: 7016350, member: 72401"] In Valbelluna se ti stacchi dalle due/tre strade principali, regna la pace assoluta. Zone che hanno un loro fascino e che bene o male si riescono a fare tutto l'anno (tranne quando nevica ovviamente), anche se il top secondo me resta l'autunno. Uno stillicidio di salite, salitelle e muri da classica del nord, c'è la possibilità di creare percorsi con infinite varianti. Lo stesso San Boldo dal versante di Trichiana per esempio, da alcuni viene bistrattato ma forse non hanno mai provato a salire per una delle stradine parallele che passano in zona a Frontin... rampe cattivissime in certi punti! Ricordo che dal piazzale del Nevegal si può ancora salire più in su (tra l'altro asfalto rifatto in molti punti da poco) e si arriva fino a quota 1400 con bellissima vista sulle Dolomiti. I più audaci possono provare anche qualche versante su strada bianca (leggi Calmada). Altra posto spettacolare per i ciclisti è l'Alpago: molti si limitano alla Valcantuna e alla principale che scende dal Cansiglio, ma se svoltate e cambiate strada trovate di tutto! Dalla bellissima "cavalcata" di Malga Cate, alle salite non scollinabili e durissime del Dolada (11km al 10% medio!!!) e Mezzomiglio, passando per Col Indes e la sua appendice al Nido delle Aquile. Il tutto spesso e volentieri senza incontrare anima viva, specie fuori dal weekend. Anche se qui eviterei la calura della piena estate: meglio girare con i bellissimi colori dell'atunno, oppure aprile/maggio quando le cime ancora innevate rendono ancora tutto più scenografico! [/QUOTE]
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