Basso era partito con, come obiettivo MINIMO, il podio a Parigi. Si ritrova con due tappe dure da affrontare ottavo, e almeno sei dei corridori che si trova davanti si sono rivelati più forti di lui. La cronometro non lo favorisce. Ha più di tre minuti da dover guadagnare per avere speranze di maglia gialla, stando così non farà niente.
Cosa dovrebbe fare? Gli attacchi da lontano non sono così assurdi, chi ha da recuperare e vuole fare un buon risultato ha questo unico sistema per tentare. O salta lui oppure va bene e guadagna. Ma Basso nell'intervista cosa ha dichiarato? "Mai seguire l'istinto, il Tour è ancora lungo e duro, etc.etc."....sì, sì, aspetta e spera, intanto fra quattro giorni si arriva a Parigi e le parole conteranno poco. Domani la tappa per attaccare da lontano c'è, e c'è anche l'unica salita dove può veramente fare la differenza senza attacchi. Se aspetta il Galibier in primis vuoldire che non vuole neanche provarci, e poi con quelle pendenze rischierebbe addirittura di essere staccato.
Mi sembra un pò poco un settimo/ottavo posto, sarebbe la conferma che comunque quel Giro 2010 non voleva dire molto a livelli assoluti (rivali Scarponi che non aveva mai fatto nulla prima e Nibali, non al 100% e compagno di squadra). Domani che parta, se è vero ciò che diceva, altrimenti sarà la conferma che ci sono molti corridori più forti di lui. Sarebbe certamente un Tour non certo sufficiente. Non il fallimento del 2010 ma in termini di soddisfazione, mah....faccia lui. Il destino è nelle sue mani